Alla fine era tutta una balla. Joquin Phoenix non è andato fuori di testa, non ha fatto spontaneamente le cose che fa in I'm Still Here e pure la figuraccia da Letterman era una finta. L'ha detto ieri Casey Affleck al New York Times e la notizia ha fatto il giro del mondo: tutti stupiti, un po' offesi, magari sollevati. E chissà, invece, se presi in giro ancora una volta. In fondo la grandezza del film è proprio quella di fare del dubbio l'unica modalità di sguardo possibile. Si può solo credere o non credere a quello che vede, al cinema; l'unica cosa di cui si ha bisogno è una base su cui poggiare piedi e pensieri, ma in questo caso a mancare è proprio quella: il corpo si distrugge inarrestabile, la pietas si ferma ben prima del lecito e con curiosità e orrore si assiste allo spettacolo osceno dell'autodistruzione altrui. Scervellarsi sulla veridicità di ciò che si vede non aveva senso dopo la proiezione di Venezia, né ce l'ha ora che sappiamo (ma sappiamo?). Ecco perché una notizia come questa - e il fatto che se ne parli come di uno scoop - segna una netta divisione tra giornalismo e critica, con buona pace di Mereghetti. Stupirsi della presa in giro e provare a ricostruirla è da giornalisti; perdersi nella magnifica e drammatica deriva dell'attore-personaggio è da critici o, più semplicemente, da amanti inguaribili di quella macchina spietata che è il cinema.
Magazine Cinema
Alla fine era tutta una balla. Joquin Phoenix non è andato fuori di testa, non ha fatto spontaneamente le cose che fa in I'm Still Here e pure la figuraccia da Letterman era una finta. L'ha detto ieri Casey Affleck al New York Times e la notizia ha fatto il giro del mondo: tutti stupiti, un po' offesi, magari sollevati. E chissà, invece, se presi in giro ancora una volta. In fondo la grandezza del film è proprio quella di fare del dubbio l'unica modalità di sguardo possibile. Si può solo credere o non credere a quello che vede, al cinema; l'unica cosa di cui si ha bisogno è una base su cui poggiare piedi e pensieri, ma in questo caso a mancare è proprio quella: il corpo si distrugge inarrestabile, la pietas si ferma ben prima del lecito e con curiosità e orrore si assiste allo spettacolo osceno dell'autodistruzione altrui. Scervellarsi sulla veridicità di ciò che si vede non aveva senso dopo la proiezione di Venezia, né ce l'ha ora che sappiamo (ma sappiamo?). Ecco perché una notizia come questa - e il fatto che se ne parli come di uno scoop - segna una netta divisione tra giornalismo e critica, con buona pace di Mereghetti. Stupirsi della presa in giro e provare a ricostruirla è da giornalisti; perdersi nella magnifica e drammatica deriva dell'attore-personaggio è da critici o, più semplicemente, da amanti inguaribili di quella macchina spietata che è il cinema.
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Libri messi all'indice e libri per ragazzi, buoni compagni di strada nella...
Libri “buoni e cattivi” scelti dai bambini e amati o non amati. Scelti tra proposte aperte, lontane da operazioni di censura. Il lavoro di Astrid Lindgren ha... Leggere il seguito
Da Zazienews
CULTURA, LETTERATURA PER RAGAZZI, LIBRI -
“Le mie parole d’acqua” di Maria Luisa Mazzarini. Recensione di Lorenzo Spurio
Le mie parole d’acqua di Maria Luisa Mazzarini Edizioni Divinafollia, Caravaggio, 2015 Recensione di Lorenzo Spurio “Le mie parole d’acqua” (2015) Dopo Lantern... Leggere il seguito
Da Lorenzo127
CULTURA, LIBRI -
La tua estate con Adelphi
Rodolfo Sonego e Il racconto dei racconti Se c’è una Casa Editrice che fa andare sul sicuro il lettore questa è Adelphi, vera e propria garanzia di qualità,... Leggere il seguito
Da Signoradeifiltriblog
ARTE, CULTURA -
ANTONELLA CILENTO e VANNI SANTONI ospiti di “Letteratitudine in Fm” di...
ANTONELLA CILENTO e VANNI SANTONI ospiti di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 1 luglio 2015 - h. 9:10 circa (e in replica nei seguenti 4 appuntamenti:... Leggere il seguito
Da Letteratitudine
CULTURA, LIBRI -
A me la tua mente: il progetto mk ultra (prima parte)
Un piccolo documentario, anzi meglio una denuncia sulla manipolazione mentale made in Italy. Preparai questi video tempo addietro e poi li lasciai decantare... Leggere il seguito
Da Marta Saponaro
CULTURA, DIARIO PERSONALE, PARI OPPORTUNITÀ, PER LEI -
6° Premio Internazionale per la Sceneggiatura Mattador: la Giuria 2015 si...
I migliori aspiranti sceneggiatori del 6° Premio Mattador saranno resi noti venerdì 3 luglio 2015 alle ore 17.30 al Teatro Verdi di Trieste, Sala di... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Pavimenti laminati: tutto quello che c’è da sapere
La sostituzione di un vecchio pavimento a piastrelle con una superficie in legno rappresenta un'esigenza estetica comune, spesso dettata dalla necessità... Leggere il seguito
Da Nicolasit
LIFESTYLE





