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Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo – 12/18 ottobre

Creato il 12 ottobre 2015 da Nereia @LibrAngoloAcuto
Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo – 12/18 ottobre
Pensavo a noi non sarebbe mai successo. E invece succede a tutti prima o poi. Di dover fare una puntata di un post come questo, che raccoglie davvero lammèrda più schifosa in uscita in libreria, con solo due uscite. Di cui una è una ristampa. Mai, davvero, mai pensavo sarebbe accaduto, considerando anche che l'editoria nostrana è piena di persone incompetenti che lavorano alle copertine – e non solo.E invece è così: questa puntata sarà breve. Brevissima. E manco avrò molto da dire, purtruppo, perché so' sì libri del cavolfiore, però... Però... Andiamo a incominciare, con la fascia nera al braccio in segno di lutto. Perché la prima uscita di cui mi occupo è un'uscita importante.
Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo – 12/18 ottobreLi maledetti mortacci vostra e delle vostre stronzissime strategie di marketing del cappero! Quando fate 'ste cose io mi auguro sempre che veniate presi da un attacco improvviso e fastidioso di singhiozzo, uno di quelli che dura mezz'ora. Maledetti pezzenti! Perché poi, vestiti da paladini della giustizia, mi venite a fà i discorsi che un libro non è un prodotto commerciale?! Vi potessero cascà le unghie dei piedi ogni volta che dite una cretinata di questo tipo. E comunque, che vogliamo dire? Le trame non posso raccontarvele, possiamo semplicemente guardare queste orrorifiche copertine che fanno sembrare il tutto promosso daa) Hasbro, casa produttrice dei Mini Ponyb) un'associazione che condanna le differenze di genere e va distribuendo nelle scuole volantini informativi sul mondo Gay & Lesboe dire, anzi urlare, tutte le parolacce che conosciamo. E magari mettere il punto alla situazione con un sonoro rutto. Perché, quando ti si presentano cose come queste (roba già successa con Twilight ) cosa puoi fare, a parte sognare di uccidere il responsabile dell'idea a tante cinghiate sul deretano?
Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo – 12/18 ottobrePensavo che la profondità fosse un concetto universale che solo i Simpson e The Sims 1 potevano violare e invece mi ritrovo la (nuova) copertina di Irresistibile tentazione che fa altrettanto. E non l'ho presa per niente bene.A parte lo specchietto/porta pillole di Rose di Titanic, ma quell'anello di plastica che si trova nell'uovo di Pasqua poggiato proprio lì, cosa mi rappresenta? Che senso ha? Ma qualcuno poggia i propri gioielli su uno specchio per caso? Così, io torno a casa dal lavoro, per dire, e prima di lavarmi le mani mi tolgo anelli e orologio. E se non trovo uno specchietto – cosa possibile in camera mia –? Che faccio, stacco un attimo quello del bagno così posso poggiarci i gioielli sopra? E poi basta, basta con 'ste copertine con lo sfondo tutto nero perché il grafico non sa usare le ombre. E basta, ancora, con oggetti a caso ritagliati dal dossier su Il segreto che è uscito con Amica due giorni fa. Basta, chiaro?Anche perché, poi, la scelta degli oggetti dovrebbe indicare la serie Georgiana di Sylvia. Peccato che tanto i suoi libri so' tutti uguali, cambiano solo i vestiti dei protagonisti – indossati poco me pare di capire, dato che stanno sempre a scopà. Con le condizioni igieniche praticamente inesistenti dell'epoca c'era poco che esse libertini. Anzi, le donne avrebbero dovuto avere il terrore degli amanti da una botta e via, altroché.Ma siccome poi dite che so' io che sono acida, che vedo tutto brutto, vediamo un po' la scheda (risalente alla prima pubblicazione, nel 2013, perché quella nuova non la trovo) che ci dice. Simon Quinn può avere qualsiasi donna, ma preferisce quelle da una botta e via. "La sua vita è fatta di pericoli e piaceri passeggeri, nulla da offrire al di fuori della propria esperienza di amante e di mercenario" (vi giuro, ho le lacrime agli occhi!). Fino a quando non incontra Lynn, per la quale prima ha una forte avversione, e poi invece si ritrova a immaginarla impegnata in posizioni poco ortodosse. Alla fine si rende conto di provare sentimenti contrastanti e forti, "quasi che vi siano due donne in una sola…" Ahahahaha maccheccazzo dici, scrittore di quarte di copertine? Fatteli altri due spritz prima di andare al lavoro, mi raccomando.
Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo – 12/18 ottobreGOMBLOTTO! PLAGGIO! Newton Compton si autoplaggia! Questa è la reazione che ognuno di noi dovrebbe avere non appena si imbatte in questa copertina. Cioè, prima trattieni un conato di vomito e un attacco di dermatite e poi gridi al complotto e all'autoplagio. Che poi la dermatite non credo si possa controllare con la forza del pensiero, a differenza del conato di vomito – anche se dipende da tante cose – ma sono inutili dettagli.Perché dico ciò? Del plagio, intendo, non del conato di vomito. Perché questa copertina è praticamente quasi uguale a quella del primo libro della Lick Serie. Lick Serie? Te credo che non l'hanno tradotto, io manco ve lo lo traduco, vi mando direttamente alla pagina di WordReference dove spiega cosa è la lick.Dicevamo. Il primo volume, eccolo qua. Avevamo lasciato la nostra battona su un pavimento dopo una sbornia colossale, sposata con uno sconosciuto – ma chitarrista però eh, tatuato – e nuda (mi pare). E dire che doveva festeggiare il suo compleanno. Ma poi con chi esci tesò? Con gente che ti lascia sposare con uno appena conosciuto? Ma le protagoniste di questi libri c'hanno tutti problema con le amicizie? Ma de che cazzo de gente ve circondante?Attenzione però, colpo di scena! La battona del primo volume non c'è nel secondo volume della serie. In che senso? Nel senso che il protagonista di questo libro è Mal, un batterista che ha deciso di ripulire la propria immagine. E perché? E che ne so io?!Vabbè, fatto sta che cerca una tipa casa e chiesa con cui farsi fotografare (forse è per questo che la battona non c'è, gli faceva fare una figura di merda colossale) e incontra Anne, sua fan che colleziona poster della band e pure di Mal. E poi boh, grasse risate, dicono i commenti di illustri sconosciuti presenti sulla scheda. La cosa davvero importante è che tornano le dita palmate e torna, soprattutto, l'evidente cecità del grafico. Fratello, si vede lontano un miglio che non sai usare Photoshop. A parte le dita palmate, a cui ci eravamo già affezionati al primo volume, ma la tipa potevi troncarla in vita in modo che non sembrasse l'opera prima di Jack Lo Squartatore? Sembra sia andata incontro a un'affettatrice.
Per questa settimana è tutto. Spero non vi caschino le dita dei piedi e non verrete sorpresi a fissare le dita palmate della battona di turno, buon lunedì!

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