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Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo – 19/25 gennaio
Creato il 19 gennaio 2015 da Nereia @LibrAngoloAcutoScrivo questo post a un'ora assurda, ché ho avuto un sacco di cose da fare negli ultimi due giorni e quindi non ho avuto proprio il tempo materiale. Ma giammai rinunciare alla seconda puntata di Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo. Piuttosto dormo due ore in tutto, ma non posso restare indifferente davanti alle "bruttiadi" delle uscite di questa settimana. Non so chi si aggiudicherà la Palma d'oro della bruttezza. Finirà in vacca, ve lo dico io, con stagisti incazzosi convinti di aver fatto la copertina più brutta ever. Ecco i candidati.
Non conosco le biografie di tutti gli autori che passano da qui, figuriamoci degli autori di cui non me ne frega assolutamente niente. Conoscevo la signora Adrian di nome e sapevo che aveva scritto la serie dei libri dei baci (bacio oscuro, bacio rubato, bacio svelato, bacio al nonno, bacia tuo zio) ma non sapevo altro. Cercando nell'internet mi sono imbattuta in una pseudo bio dalla quale copio: "I suoi romanzi sono rivolti ad un pubblico di lettori adulti, vista l'abbondante presenza di scene ad alto tasso di erotismo, che, tuttavia, non riescono a non cadere mai nella volgarità". Se nemmeno chi ne scrive sa se i suoi romanzi scadono mai o non scadono o non riescono a non scadere nel non volgare mai, figuratevi io.Comunque, questa tizia ha pubblicato qualcosa come 20 libri, probabilmente pensando che se non superi il numero raggiunto da Agatha Christie non sei nessuno nel mondo dell'editoria. La trama non me la ricordo tutta: c'è lei che è giovane, bella e adottata, lui tenebroso, gelido e vampiro. Forse è vampira pure lei. Ma non ha importanza; ciò che ha importanza, invece, è questa ragazza, senza collo – va bene, è come se facesse capolino, ma quanto diavolo ce l'ha lungo? Dovrebbe intravedersi almeno, invece niente – e con la faccia livellata dal botulino, appiccicata su dei palazzi (che rappresentano Boston). Con dei pipistrelli sui capelli. O sono uccelli? Uccelli pipistrelli. Perché? Perché gli uccelli pipistrelli? Poi messi lì che, dannazione!, sembra che lo stagista abbia giocato coi trasferelli e ne abbia appiccicato qualcuno lì completamente a caso. Ma, d'altronde, il progetto grafico per la carta che avvolge i lecca lecca a Halloween era ancora buono, che male c'è a riutilizzarlo? I miei complimenti anche per la gestione dei colori, le basi dei chiaroscuri proprio a farsi catafottere. Caravaggio era un cretino, bastava piazzare ombre a caso e andava bene uguale. Tutto quel tempo a studiare gli effetti della luce. Incompetente e fancazzista, se le inventava tutte pur di non lavorare.
Questa spalliera di uno dei divani del bordello cinese in fondo alla via di casa vostra, o rivestimento della vostra prossima tomba, è la fantastica copertina di Tutto o niente, il capitolo conclusivo di una avvolgente trilogia poporno pubblicata da Newton & Compton. Racconta la storia della cugina di Olivia – protagonista degli altri volumi, deduco – che si imbatte nei gemelli Nash e Cash. Nash e Cash? Veramente? Ok. La vita di Marissa prima di conoscere il tizio di nome Cash era tranquilla e pacata, dalla scheda sembra quasi fosse una suora. Incantata da questo lavoro di sopraffina eleganza, ho voluto dare uno sguardo anche alle altre copertine, per vedere se il giardiniere che aveva fatto questa aveva anche fatto le altre. Oh, manco lo sforzo di cambiare l'immagine di sfondo. Niente, la mattina il giardiniere s'è seduto e, tra il diesegno della confezione del LEVOtuss e del Bioscalin, ha cliccato il tasto "riempi" di Paint sulla copertina di Ti stavo aspettando.Poi, in preda all'eccitazione, ha deciso che fosse proprio un azzardo niente male quell'arial maiuscolo utilizzato come font per tutto e anche qui, manco lo sforzo di cambiare carattere tra titolo, nome dell'autore, nome della casa editrice. Niente. "D'altronde, se non lo fa Diva e donna non vedo perché io" è il mantra di chi ha curato il progetto grafico. Ho molto apprezzato, invece, i commenti al libro di Mandy, Brittany e Mimee Lu riportati dalla Newton & Compton. Eh, direte voi, chi so' Mandy, Brittany e Mimee Lu? Boh, cazzo ne so?! Nessuno, credo. C'è una Mimee Lu che recensisce libridemmerda su Amazon, sarà lei la fonte considerata autorevole.
E, dato che questa settimana usciranno solo questi due libri, mi permetto di condividere con voi una scoperta fatta mentre cercavo notizie su Lara Adrian. Quindi, solo per voi e solo per oggi (o magari no) Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo versione vintage. Questa è la copertina di un libro uscito il 12 gennaio 2012.
Io, boh, non so come ragionano quando partoriscono queste cose. Però un'idea me la sono fatta:
"Ho preso la foto di un tale turco senza maglia che guarda non si sa bene cosa e dove e, non so... Secondo me c'è qualcosa che non funziona."
"No, senti messo così, da solo, somiglia in modo inquietante al fruttivendolo egiziano che ho sotto casa... C'è un paesaggio montuoso qualunque su Istock?"
"..." – trova le montagne. E gli uccelli pipistrelli che si riveleranno molto utili alla casa editrice.
"Bene quanto costa?! 2 crediti. Perfetto, piglialo!"
"Eh, ma da 2 crediti è nammerda, si vede pure male."
"Lo sai usare Photoshop?"
"Ehm, no."
"Non preoccuparti. Vai lì, clicca «image». Bravo, perfetto. Adesso qui, «adjustments», poi «color balance». Metti «blu». Ok, bella sta copertina eh? " – forte pacca sulla spalla – "Hai visto? Abbiamo pure usato Photoshop. Dai, smarmella sul titolo, metti l'effetto Tilt-Shift di Instagram, presente? Ecco, bravo. Per il font... Times New Roman, via, non vorrei osare troppo. Ecco qua, è pronta. Dai, dai, manda in stampa che c'ho fretta. Bravo eh, il mese prossimo oltre che risponde al telefono ti faccio pure fa fà il grafico. Contento? Adesso vai a sturà i cessi che i bacarozzi li vedo persino da qui."
Ore dopo: "Bello l'effetto sguardo miope senza occhiali sul nome dell'autrice! Era voluto? Bravo Arturo! Ah no? È la nostra stampante che è nammerda? E vabbè, aggiungilo st'effetto, sta bene col titolo smarmellato".
Ecco, più o meno è andata così. E quindi, questo è il settimo volume della saga su La Stirpe di Mezzanotte. Che viene prima del titolo lì in alto. Ed è seguito da altri volumi con altri baci.
Viva i libri di merda, viva le frasi prese dalle recensioni su amazon che proclamano il capolavoro dell'anno, viva gli uccelli pipistrelli!
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