Buongiorno gente,
ho una brutta notizia da darvi: questa puntata sarà rapida e indolore. Già, a volte succede che le case editrici in una settimana non fanno uscire 90mila titoli in libreria e, quindi, ci ritroviamo a doverci accontentare di poche
L'abbiamo pensato tutti, tranquilli. Sebbene sembri evidente, NO, Ho scelto te non è il continuo di Noi i ragazzi dello Zoo di Berlino.Ma come gli è venuto in mente, a chi ha fatto la copertina, di prendere una foto che poteva essere utilizzata da un centro di recupero o da un consultorio (USATE IL PRESERVATIVO, SCREANZATI!) e farla diventare una copertina?Lo ridico, ché qua forse non è chiaro: prendere una foto qualunque, come fanno Armani e Trussardi, e appiccicare il titolo in Century Gothic – vedere su Word per credere –, non vuol dire fare copertine.Poi, davvero, ma dove stanno mezzi nudi? In mezzo alla strada, sotto un ponte? Cos'è quella parete da sottopassaggio ferroviario alle loro spalle? Non si tratta di un libro su come fare sesso alla Stazione Centrale di Milano senza essere arrestati. Almeno credo. La scheda, quando riporta la trama, non ce lo dice. Ci dice però che Sara ha venticinque anni, una storia d'amore finita male, ed è – povera ciccina – disillusa e scossa. Queste che manco c'hanno 30 anni e sono disilluse dall'amore. C'hai avuto un fidanzato e mezzo, manco ancora hai imparato a vivere e già sei disillusa. Che vita orrida vivi, tesò? Esci, vai al cinema, vai al teatro, comprati un cincillà. Fai qualcosa, ma per favore, non ti deprimere a venticinque anni. A trentacinque, con le prime rughe che facciamo? Suicidio? Eccheccazzo.Comunque, non so se è utile o no per comprendere il motivo del muro dietro di loro, ma la storia pare che sia ambientata a Basilea. Ci interessa? A me no.Insomma, lei lavora in un laboratorio (di non si sa cosa, potrebbe anche spennare polli per quanto ci riguarda, ma siccome questo libro è profondo come un film porno, i dettagli non sono importanti) e a una certa incontra Leo e Oscar. Che potrà succedere secondo voi? Ecco, proprio così, senza problemi se li porta a letto entrambi. Poi loro le fanno una proposta "scandalosa" (sesso a tre, probabilmente sotto un ponte) e lei non sa che fare. Fine. Accetterà? Non accetterà? Riscoprirà i piaceri delle malattie veneree? Chi lo sa.
Io boh. Non so se mi disturba lui, che sembra avere troppi pochi centimetri di collo e, invece, decisamente troppi di mascella. Non so se mi disturba lei, che invece è fatta solo di testa e collo evanescente (cosa cazzo è, un fantasma??). Oppure se mi disturba questo Century Gothic utilizzato perché, boh. Che ne so perché, è pure uno dei font più brutti che siano mai stati inventati.Lo lo sturmento Spray di Paint utilizzato alla base del collo di lei? Ne vogliamo parlare? Parliamone.Potrebbe trattarsi della nuovissima versione poporno mai girata ever di Ghost, perché solo così riesco a spiegarmi questo collage osceno. Perché, forse, hanno pensato che lei, essendo un fantasma, è trasparente e quindi quando guardi la copertina la vedi ma anche no. E INVECE NO, PORCA PALETTA! Si vede, eccome se si vede! E sta proprio lì, sull'occhio sinistro di lui, senza corpo, con la fronte tagliata. Se li guardi così pensi pure che lui è mulatto, solo con metà faccia, e lei è morta, mannaggia ai pescetti, mannaggia! Ma come se fa? Credetemi, per un po' non ho manco avuto il coraggio di guardare la scheda. E forse avrei fatto meglio a non farlo mai.Sophie, presa in ostaggio da un detenuto durante un reportage in prigione (certo, tutto molto credibile, perché a una donna la mandano proprio in giro così, con le celle aperte tra i detenuti magari del Braccio della Morte, certo), non può sapere che chi le punta la pistola alla testa è il suo grande amore del liceo. Ma come no? Ma che mo' in America, esci dal liceo e la prima cosa che fai è una plastica facciale? Per favore eh, che io il mio amore del liceo – indimenticabile – lo riconoscerei a occhi chiusi e da dietro. Quindi, ah Pamela Clare, ma che stai a dì? Poi sta cosa che una va a fare il reportage in un carcere (?? ma reportage su cosa? Sulla vita dei detenuti? Sulle crepe ai muri? Sul cibo della mensa?) e finisce come ostaggio di un detenuto che, addirittura, ha una pistola... Ma sono tutti deficienti in questo romanzo? Pure i secondini so' deficienti? Sentite, basta, per favore. Questo libro è nammerda, la scheda leggetela voi per me.
Se possiedi una copertina de merda, pure che sei Stephen King, finisci su Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo. Qui non conta chi sei, qui non conta se sei davvero un libro de merda, qui conta il tuo biglietto da visita: la copertina de merda.E mi dispiace ammetterlo ma, signor King, non le hanno certo fatto un favore a fare questa cagata pazzesca.Bravi, molto bravi a voler richiamare la scritta storta di Richard Bachman in I vendicatori, però ragazzi, ma che cosa è questa cover orrenda? Mi fate venire gli attacchi cardiaci, porca miseria. Ma che, dico io, si tratta così il Re?Il libro in 3D come i The Sims – che, cioè, è un videogioco e il 3D l'hanno sperimentato nel 2009 eh –, che brucia poggiato nel nulla cosmico?! Dove sono le ombre? Dov'è la prospettiva? Cosa sono quelle fiamme su linea retta sotto la N di King? Capisco tutto, capisco che gli stagisti lavorano a degli orari massacranti per poche lire, va bene pure che non ti andava di ridimensionare. Ma non è che se la N non te ce va perché sei una capra nel prendere le misure, decidi che tiri una linea retta "tanto chi se ne accorge". Perché, mio caro usciere e anche grafico, la prima cosa che si vede guardando questa copertina è proprio quella fottuta linea retta! Cerco di spostare l'attenzione ma non ci riesco, il mio occhio vede solo quella, a niente serve il nome dell'autore scritto in dimensione "manco l'orbi" per mascherare l'orrore e la sciatteria.E, aspettate un secondo, ma sul cognome dell'amico Stephen c'è il riflesso delle fiamme? Mi sto per sentire male, sento di avere un mancamento. E in basso a sinistra? Quella carta crespa arancione dovrebbero essere altre fiamme? Ragazzi, davvero, sento che il mondo sta per finire. Pensavo non si potesse fare peggio di Notte buia, niente stelle ma mi sbagliavo. Mi sbagliavo di grosso. Non c'ho il coraggio di leggere la scheda, tanto il Re è sempre il Re – anche se i primi lavori li apprezzo decisamente di più – e quindi non ha bisogno di presentazioni. Però, checcazzo Sperling!, assumi un grafico competente. Almeno per le copertine del Maestro.
Per questo lunedì è tutto, miei cari lettori senza collo, alla prossima settimana – con un grande ritorno, ve lo anticipo già.Vi auguro intense notti di sesso sotto i ponti, con o senza fiamme di carta crespa. Alla prossima!