Buongiorno, buongiorno!
Lo so, lo so. Questa settimana non mi sono degnata neanche di scrivere un post, avete ragione. Prometto di rimediare questa settimana, non temete. Magari, ecco, scrivo pure una recensione va', ché se la scrivo per altri blog non vale, no? Eh no che non vale, soprattutto se manco la condivido. Ma è che io c'ho ancora dei probbblemi con l'anonimato (e non solo). No, è che vorrei mantenere le cose separate, ecco. Qui è mio, dall'altro lato non è mio. Vabbè, ma anche chi se ne frega. Parliamo di robe serie.Questa settimana, per voi... ma che dico? Per NOI, c'è un grandissimo ritorno. Contenti? Io avoja, come si dice dalle parti mie. E quindi, andiamo a incominciare.
Credevo fosse finita questa
Aaaaahhhhhh! Urlo di terrore. COSA diamine è questa COSA? Ma st'orologio da "wannabe Anna Bolena"? Dove cacchio l'hanno trovato? Mi sembra uno di quei cosi obbrobbriosi che trovi solo nei mercatini degli usati, che costano una crifra allucinante solo perché ti accecano quando li guardi ma che, in realtà, sono composti dai finti diamantini plastificati che laggente mette sulle unghie. O sui denti. Aaaaahhhhhhhhh urlo di terrore doppio se penso a una che indossa questo orologio e che, sorridendo, luccica anche dai denti. Diventi miope subito se la guardi, come minimo. Quanto è tremendo, santa pazienza? Poi sto titolo dimensione "manco l'orbi", Times New Roman 86, dovesse non vedersi al buio. Poi, comunque, offre anche un messaggio sbagliato. Tutte le volte che vuoi a qualunque orario pure, no? La protagonista non fa niente durante la giornata? Cioè, attende il momento in cui lui decide che è ora di smetterla di strastullarsi da solo e chiamarla? L'angolazione della foto, tra le altre cose, è proprio terrificante. 'Sto rosa poi. Che mi sta a significare? Io capisco che usare Photoshop non è semplice, ma se non lo sai fare cambia mestiere! Ma c'è qualcuno che ti punta la pistola alla tempia e ti obbliga a fare il grafico? Manco so' pagati bene poi, lascia proprio perde, vai a raccogliere orchidee. Vabbè, però non è bene giudicare i libri dalle copertine. Magari il protagonista fa l'orologiaio e tutto (be', solo una parte) avrebbe un senso. O magari lavora al mercatino dell'usato e quindi... (per le pacchianate suggerisco quello di Monti Tiburtini, trovi certi orecchini che manco a volè fà Cleopatra alla recita di fine anno). La scheda dice che è il terzo volume della One night trilogy, che non è che proprio fa una bella pubblicità alla nostra protagonista. One night? Davvero? Cos'è, la versione vista e rivista e supertrita di "a letto con uno sconosciuto"? Senza aver ancora contratto le piattole poi? Cheppalle. La trama, credetemi, non è importante. Copio: "Miller Hart è ricchissimo, supersexy e sa portare Livy a vette di piacere mai raggiunte prima. Ma lei sa anche che non c’è un punto di ritorno." E poi blablablabla tante righe inutili e poi "segreto", "passato", "ombre" e mobbasta però.
Questa la metto non tanto perché è brutta – intendiamoci, bella non è. C'è di peggio, sicuramente, ma proprio bella no.Dicevo, la metto non tanto perché è brutta, quanto perché è l'esempio della shatteria editoriale alla quale mi riferisco quando, ironicamente, scrivo cretinate su questa rubrica. Dunque, abbiamo questa giovane NUDA (perché, cioè, chiunque va in giro nuda su una decappottabile, no?) su una macchina che ha due strisce di non si sa cosa sul retro. C'è il suo gomito, quello della moglie di Paolo Limiti, e poi due strisce marroni. Che, in principio, era il sedile dell'auto. E poi? E poi, il nostro grafico distratto, nei vari copia e incolla, intervallati da risposte al telefono aziendale ("Sì, pronto? Ah, salve signora Germana. Certo, anche un kg e mezzo di cicoria, la aggiungo subito alla spesa. E due patate, pure. Signora ma proprio due?! Ah, faccio io?! Pronto? Signora Germana? Pronto?"), ha copiato due volte la stessa cosa. Poi, sempre tra una telefonata e l'altra, ha messo la scritta – cos'è? Times New Roman quello? – e poi, probabilmente, si è accorto dell'orrore (che qui potete ammirare meglio ingrandendo l'immagine). E però, inserendo il testo, gli si era pure sgranata la foto ("Pronto, Gaspare? Sei con la signora Germana? No, niente, ha ordinato due patate e poi credo sia svenuta. Ah, chiamo l'ambulanza?! Ok. E mi dicevi dei porri? Pure quelli oltre alle cozze e al taleggio? Ciao Gaspare, ciao, ho l'ambulanza nell'altra linea") e siccome che era in altre faccende affaccendato ("Sì, chi è? Un pacco per Teodora? No, non la conosco. No, non ho ordinato 250 tanga masticabili. No, questo è uno studio di elaborazioni grafiche, non Il regno del porno. No, mi dispiace. No! Ho detto di no! Vaffanculo, stronzo!"), non poteva eliminare gli ultimi livelli che aveva inserito su Photoshop. Capite, ormai tra una cosa e l'altra s'erano fatte le 7 e il nostro grafico doveva andare a un aperitivo al Pigneto, proprio non poteva. E allora si è detto che tanto, per un libro di questo tipo, manco valeva la pena perder tempo. Poi, voglio dì, la copertina con la tipa nuda e lo sfondo rubato a Sex & the City non sono abbastanza, così vi delizio pure con la trama. La scheda dice che lui è un attore ex alcolista che vuole proprio recitare nel film di una tipa. La tipa non lo vuole perché è ex alcolista. Poi blablabla, irresistile fascino. Fine.
Per questa settimana è tutto, vorrei lasciarvi con una gigantografia di Floradora, quell'inutile cane che c'aveva sempre accanto quel mentecatto di Paolo Limiti, ma non ci sono gigantografie in giro per il webbe. Purtroppo. Vi lascio così, quindi, con il dubbio su cosa sia successo alla signora Germana e i 250 tanga masticabili. Al prossimo lunedì!