Voglio parafrasarvi quello che ha detto una mia amica.
“L’anno prossimo piangerò un sacco. Piangerò per un film, per un lavoro, per un’amica, per un libro, per un vestito che non mi sta bene, per i chili di troppo, perché fuori piove o senza motivo. Ma MAI, MAI per un UOMO.”
Ora, constatato che la mia amica è un idolo, io vi auguro pure di piangere per un uomo. L’importante è che siano lacrime di felicità.
Poi vi auguro di piangere perché un film è bello, perché il lavoro dei vostri sogni è arrivato, per un’amica che torna, per un libro scritto divinamente, un film con finale a sorpresa, per un vestito che vi fa tre taglie più magra, perché siete dimagrite, perché fuori c’è il sole. Ma soprattutto, e questo lo dico io e non la mia amica, vi auguro di piangere senza motivo. Piangete di gioia
Piangete perché vi è capitata una cosa banalissima. E stupitevi.
L’unico modo per venire fuori da un brutto momento, una brutta situazione, o da qualsiasi cosa vi sia capitata in questo 2013, è innamorarsi delle piccole cose.
So che sembra una frase fatta ma è così. Ti capita che tutto è a pezzi. Pure tu. Be, ricostruisciti. Parti a ricomporre i pezzi del tuo puzzle dal tuo viso e apri gli occhi. Spalancali con forza. Come se fossero due grandi finestre che qualcuno vuole aprire per vederti dentro. Nel profondo. Fino all’anima.
Svegliati. Apri le tapparelle. Il sole muore ogni sera e poi si rialza. Lui è coraggioso. Lui vede tutte le schifezze che succedono nel mondo ma ogni mattina ritorna. Il sole è un tizio con i controcoglioni. Prendi esempio!
Poi fai colazione. La marmellata, quando finalmente la trovate alla fine della brioche, è una goduria indescrivibile. Compra delle candele profumate e inonda la camera di profumi. L’olfatto è uno di quei sensi che dobbiamo allenare, lo usiamo troppo poco. I cani si annusano di continuo. Noi parliamo e basta. Tanto. Troppo. Continuamente. Prendi un respiro e..respira. Annusa. Se è inverno ci sarà odore di alberi di Natale, muschio e cannella. Se è estate sarà un tripudio di fiori.
Se fuori il mondo trema metti la felpa sul termosifone e poi indossala. Il calore sulla tua pelle sarà un toccasana. Ed è dolcissimo. Se fuori fa caldo lascia entrare un po’ di alba dalle tapparelle, poi gira il cuscino sul lato fresco e concediti altri due minuti. Quanto sono belli quei due minuti.
Ci sono mille esperienze piccolissime di cui puoi innamorarti di nuovo:
i piedi tra le onde dopo metri di sabbia che brucia, la lacrima alla fine di un film, la canzone più bella passata alla radio, l’ultimo secondo prima di addormentarti. E poi le sette del mattino, e scoprire che è domenica.
Rifate il vostro puzzle. Ricomponetevi. Alzatevi, pettinatevi e uscite. La regola è: MAI uscire spettinate. Cenerentola si pettinava accuratamente anche per stare in casa a fare le pulizie ed essere umiliata.
E mentre camminate per strada ricordatevi che siete le protagoniste di un film. Io faccio sempre così. Ogni mattina, quando cammino per strada, sento una voce fuori campo che, assieme al titolo d’inizio e ai nomi dei protagonisti, narra:
“Era una giornata normale. La solita routine portava la giovane a percorrere la solita strada casa-lavoro. Era una mattina gelida, abitudinaria. Noiosa e caotica. Lei camminava ignara, ma non sapeva che quel giorno, che di lì a poco, la sua vita sarebbe cambiata. Che il giorno speciale era arrivato. E che la sua vita, da quel momento, sarebbe diventata una favola”.
Ditevelo anche voi. Ogni santissimo giorno. Ogni santissimo, abitudinario, caotico giorno. Perché è questo che fa una vera principessa. Si alza e si pettina. E sa che il giorno che sta per iniziare sarà speciale. E lo sarà perché lo vuole.
Che il giorno che verrà possa essere quello speciale. Quello in cui la voce fuori campo fa iniziare il vostro film. La vostra favola. Perché tutte voi siete principesse!
Buon 2014 a tutte!