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pianificando fughe da casa

Da Guchippai
pianificando fughe da casaaccoppiarsi con qualcuno che condivide i propri interessi è una gran fortuna. per quanto mi riguarda, molti anni fa avevo accantonato tali interessi in nome di cose che ritenevo più importanti ai fini della pacifica convivenza, ma quando questa convivenza non è più stata tanto pacifica ho capito di avere commesso un grave errore. per fortuna finchè c'è vita c'è speranza e finchè c'è salute c'è la possibilità di rimediare; io poi intendo continuare per la strada recentemente intrapresa fino almeno agli ottant'anni, o oltre, se la suddetta salute mi assiste. dunque, uno dei pilastri della discordia con la mia metà riguarda le mete delle vacanze. a dire il vero a me piace talmente viaggiare che i posti in cui mi rifiuterei categoricamente di andare sarebbero veramente pochi, e spesso legati più al momento del viaggio. per esempio, quando qualche mese fa si parlava di dove andare in vacanza la prossima estate e il marito se n'è uscito con un "Roma" ad agosto, gli ho risposto che allora è proprio vero che mi vuole male. perchè Roma è una città in cui torno sempre molto volentieri, ma andarci in agosto, io che patisco sia il caldo che la folla, mi pare volermi fare un enorme dispetto. alla fine la meta è stata cambiata, ma il succo è che non si va mai nei posti in cui vorrei veramente andare io, e anche se non mi fa certo schifo il posto in cui alla fine si è deciso di andare, resta il fatto che personalmente avrei dato la precedenza ad altro. di solito mi consolo con gite di un giorno o poco più, gite quasi sempre finalizzate alla visita di una mostra, alla visione di un concerto o all'incontro con amici, se non che mi resta sempre dentro il desiderio di fare qualcosa di diverso. l'altro giorno per esempio mi sono ricordata di un posto nel quale desidero tornare da alcuni anni; c'ero stata brevemente con un'amica ed è uno di quei luoghi che mi ispirano il tipo di vacanza che col marito non si fa mai. difatti con lui è sempre tutto accuratamente pianificato, senza tempi morti o quasi; al massimo si cammina tranquillamente anzichè andare a passo da bersagliere, ma mai che si cammini senza meta. ora invece io mi ritrovo a desiderare vacanze a lume di naso, ovvero: senza orari fissi, mete fisse, programmi fissi. vero è che tendo a pensare di farlo in posti dove sono già stata, come a volerne approfondire la conoscenza. per dire: è logico che la prima volta che vai a Parigi visiti un certo tipo di cose, ma la seconda magari puoi dartela a cazzo, e per me darmela a cazzo significa non seguire un percorso lineare, ma perdermi, deviare all'ultimo perchè a destra c'è qualcosa che mi interessa più che a sinistra, pranzare alle 11 o alle 15, tornare in hotel alle 16 perchè ho sonno e uscire di nuovo alle 18. cose così, alla cazzo di cane appunto, cose che però mi rendo conto di poter fare con la sola compagnia delle mie macchine fotografiche. e insomma, visto che l'estate è lunga e la vacanza ufficiale è slittata a fine agosto, ho pensato che c'era tutto il tempo per fare anche quella cosa che volevo fare e ho deciso che, una volta tanto, invece di stare tanto a cincischiare facendomi problemi ad abbandonare la famiglia, la faccio e buonanotte.

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