Piano Casa: continua il presidio in Consiglio Regionale

Creato il 23 settembre 2014 da Carteinregola @carteinregola

24 settembre  dalle  11 CONTINUA LA DISCUSSIONE DEGLI EMENDAMENTI – IL PRESIDIO CONTINUA

ATTENZIONE I LAVORI COMINCERANNO ALLE 15.30

Carteinregola è presente al dibattito sulla proposta di legge regionale 75. Sui banchi le pile di emendamenti presentati sia dalla maggioranza che dall’opposizione. A quanto pare molti consiglieri del PD, del listino Zingaretti e di SEL hanno presentato proposte di modifiche: cogliamo al volo alcuni nomi: Baldi  e Quadrana (lista civica), Vincenzi uno, Tortosa tre, Zambelli (PD)  sei, Valentini e Avenali tre, Quadrana sei, De Paolis e Bonafoni ventitré,Avenali ventitré, Valentini, Bellini,  Zambelli, PD,  perfino Panunzi, presidente della Commisione Urbanistica PD che ha “licenziato” la versione attualmente in discussione e – secondo l’on. Storace – 140 emendamenti in tutto della maggoranza, di cui alcuni presentati dalla stessa Giunta

Scarica la trascrizione degli interventi dle 23 settembre regione lazio dibattito piano casa_0004_seduta_n34.1_del_23.09.14

> a questa  pagina il resoconto con i testi degli interventi dell’aula

INTERVENTI 23 SETTEMBRE

  • Civita 1 – Presentazione delle modifiche della proposta di Legge 75
  • Storace 1 (Lad)
  • Sbardella 1 (Misto Centro Destra).
  • Porrello 1 (M5s)
  • Cangemi (Ncd)
  • Simeone (Pdl-Fi).
  • Blasi 1(M5s)
  • Denicolo’ (M5s)
  • Bellini (Pd).
  • Corrado 1 (M5s)
  • Palozzi (Pdl-Fi)
  • Pernarella (M5s)
  • De Lillo (Ncd)
  • Barillari (M5s)
  • Perilli (M5s).
  • Replica Di Civita 1
  • Porrello 2 (Lad)
  • Storace 2 (Lad)
  • Parere Civita SU Emendamento Abrogazione Art. 1
  • Storace 3 (Lad)
  • Blasi 2 (M5s)
  • Replica Di Civita 2
  • Porrello 3 (M5s)
  • Storace 4 (Lad)
  • Simeone (Pdl-Fi).
  • Santori (Misto Centro Destra)
  • Sbardella 2 (Misto Centro Destra).
  • Blasi 3 (M5s)
  • Corrado 2(M5s).
  • Storace 5 (Lad)

APPUNTI E COMMENTI DEL 23 SETTEMBRE

Michele Civita

L’intervento di apertura dell’Assessore Civita ci ha fatto sobbalzare: infatti ha annunciato che nella legge in discussione non è più  prevista la possibilità di applicare il piano casa alla “nuova costruzione”, cioè che non si potranno chiedere aumenti di cubatura e cambi di destinazione su edifici ancora da costruire.

Ci siamo così clamorosamente sbagliati?

ascolta l’intervento dell’Assessore Civita https://carteinregola.files.wordpress.com/2014/09/20140923-155359.m4a

> il testo integrale in calce*

Purtroppo abbiamo riletto il testo licenziato dalla Commissione: a meno che non sia stato cambiato successivamente, la parola “nuova costruzione” è sempre lì. Addirittura  è stata inserita  anche dove non c’era nella legge Polverini, all’art.2 , con la  giustificazione che l’art.3 ter, dove era spuntata come concetto ai tempi della Polverini, non era sufficientemente chiaro…Eccolo qua (1) Riteniamo che l’Assessore Civita  abbia un po’ confuso le carte in tavola: in realtà lui si riferisce al fatto  che nel Piano non è previsto  consumo di suolo non edificabile (ma in questo non c’è una grande differenza rispetto a prima), ma di superfici dove  è già prevista l’edificazione.  Infatti si parla di interventi di edifici che hanno già acquisito dei titoli edilizi. Tuttavia quello che noi ci teniamo a ribadire  è che NESSUNA REGIONE ITALIANA TRANNE IL LAZIO DELLA POLVERINI   – E  ORA DI ZINGARETTI –  ha mai inserito nel Piano casa EDIFICI NON ANCORA COSTRUITI

Rispondendo a un emendamento Civita spiega bene il concetto:

https://carteinregola.files.wordpress.com/2014/09/20140923-190503.m4a

Adriano Palozzi

NON CI POSSIAMO CREDERE! Adriano Palozzi (FI) ex Sindaco di Marino,  trova che sono troppe le aree verdi protette in cui non si può usufruire del  Piano Casa. Chiede che  siano i sindaci a decidere quali aparchi vadano tutelati e esclusi  dal Piano casa! E trova insopportabile che il MIBACT debba mettere becco… Consigliamo, quando verrà pubblicata nei resoconti, la lettura integrale del suo intervento. Istruttivo e raccapricciante…

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Fabio De Lillo

DE LILLO, SIAMO DIETRO I VETRI! il consigliere del Nuovo Centro destra  sostiene che il Piano Casa sta passando nel silenzio generale, anche di quelli  che protestavano quando governava il centro destra. Ma noi siamo qui: Carteinregola; Legambiente, Salviamo il Paesaggio, Italia Nostra, Unione inquilini…

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Davide Barillari

BARILLARI (M5S)  invece ci dedica una citazione,   dicendo che guardando il nostro confronto tra le varie versioni si può constatare che la Pl 75 è uguale pe rla maggior parte al Piano Polverini…

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SI COMINCIA LA DISCUSSIONE DEGLI ARTICOLI E DEGLI EMENDAMENTI

C’è anche una verifica del numero legale: i consiglieri presenti sono solo 25, hanno il numero per il rotto della cuffia perchè un consigliere è assente per motivi istituzionali, quindi la maggioranza è garantita…

Si vota un emendamento Cinquestelle, bocciato.

ore 19 Storace propone a Civita di togliere le parole “di nuova costruzione” dall’articolo 2

#Porrello #m5s chiede MA il #Pianocasa2 SI POTRA’ APPPLICARE ANCHE AI PALI DELLA LUCE?

Continua il dibattito su cosa si intende per “nuova costruzione” e cosa comporta l’applicazione della premialità permessa dal Piano Casa, dato che consente aumenti di cubatura…

Si unisce a Porrello Simeoni (FI) , che cheide, se non serve a niente,togliamolo.-

Risponde l’assessore Civita, che accetta la proposta  di riformulare la modifica, specificando meglio cosa si intende per nuova costruzione. E’ d’accordo  a fare un’aggiunta…

Si dibatte su cosa si intende per “nuova costruzione”, il testo unico sull’edilizia”, DPR 380/01 , interviene Santori che che ricorda che il concetto di nuova costruzione è vastissimo che può comprendere barche  e altr ecose. Va precisato.

CARTEINREGOLA RIPORTA QUI L’ARTICOLO DEL DPR CHE DESCRIVE LA  NUOVA COSTRUZIONE**

Sbardella (gruppo misto Centrodestra) interviene “in soccorso” dell’assessore Civita speigando il tetso unico e le sue conseguenze, dicendosi a favore anche di un aumento di cubatura che consente l’housing  sociale.

Storace propone all’assessore Civita di portare domani mattina una nuova formulazione, LA PROPOSTA VIENE ACCETTATA (mentre viene respinto l’emendamento  M5S di cancellare “di nuova costruzione” dal testo)

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* PRESIDENTE. Procederei con l’articolo 1 e la discussione generale sull’articolo stesso.

Darei la parola all’assessore per l’eventuale illustrazione dell’articolo 1.

Ha chiesto di parlare l’assessore Civita. Ne ha facoltà.

CIVITA, Assessore. Nell’articolo 1 noi prevediamo tutte le modifiche al Piano casa, quindi prendiamo in esame le proposte che ho illustrato nella relazione introduttiva e che puntano a favorire la rigenerazione urbana, eliminare la possibilità che le deroghe stravolgano la pianificazione urbanistica, realizzare nuovi servizi, nuove opere pubbliche e nuovi alloggi per l’housing sociale, favorire lo sviluppo dell’agricoltura, favorire la semplificazione, garantire tempi certi nelle procedure ed equità nella valutazione dei progetti, ridare un ruolo ai consigli ed alle giunte comunali.

Questi sono i punti che ho voluto riassumere contenuti nella nostra proposta, in questo articolo che, appunto, per la sua importanza, è l’articolo generale che dà il taglio, la qualità, che esprime la qualità della nostra proposta.

Nel merito voglio soffermarmi su alcune questioni che ritengo, anche per la loro emblematicità, racchiudono la proposta del nostro Piano casa. Noi, ad esempio, eliminiamo nell’attuale Piano della Giunta Polverini Ciocchetti, la possibilità del cambio di destinazione d’uso nei piani attuativi per le aree libere di un massimo di 10.000 metri quadrati. Come sapete nell’attuale Piano casa è prevista, votata dal vecchio Consiglio regionale, una premialità pari al 10 per cento dell’intero piano attuativo. Ad esempio a Roma ci sono piani attuativi che possono arrivare a 3 milioni di metri cubi. Quindi nel cambio di destinazione d’uso, da non residenziali a residenziali, oltre a questa possibilità ho attualmente una premialità pari al 10 per cento dell’intera volumetria: se il piano attuativo è di 1 milione di metri cubi, ho 100 mila metri cubi e così via. E’ evidente che questa premialità estende il consumo di suolo e potrebbe, può stravolgere la pianificazione urbanistica, ecco noi questa premialità l’abbiamo azzerata, l’abbiamo cancellata del tutto.

(Segue, CIVITA). Il secondo punto è realizzare nuovi servizi, nuove opere pubbliche e nuovi alloggi in housing sociale. Le premialità riguardano solo gli edifici esistenti. Ho letto in alcuni comunicati stampa che qualcuno dice che il Lazio è l’unica Regione che premia anche case da costruire. Ecco, questa proposta di legge cancella tutto ciò.

Ricordavo, per esempio, l’articolo 3-ter: anche se c’è già la licenza di costruzione, perché sono Piani attuativi, noi questa possibilità la cancelliamo. Non c’è nessuna possibilità di realizzare edifici se non già realizzati. È chiaro che le norme che mettiamo alla base del nostro Piano casa sono le norme che riguardano la rigenerazione urbana, cioè la demolizione e la ricostruzione, con premialità, cioè demoliamo un fabbricato e favoriamo la possibilità della ricostruzione con una premialità, perché non c’è un euro di finanziamento pubblico. In cambio, però, chiediamo, oltre che l’efficientamento energetico o l’applicazione delle norme antisismiche, che ci venga ridata una quota di housing sociale.

La quota di housing sociale ci può esser data sia nell’ambito dell’intervento oppure con un aumento nelle case, affrontando il grande tema del patrimonio edilizio esistente. È previsto, però sarà motivo di discussione dato che ho visto che ci sono molti emendamenti e siamo disponibili a un confronto, come è ovvio… Ad esempio, se l’housing viene dato fuori dai piani attuativi nelle case già realizzate in Commissione proponevamo il 20 per cento, cioè di aumentare del 10 per cento. So che ci sono alcuni emendamenti su cui possiamo ragionare per chiedere un ulteriore aumento delle case in housing.
Per quanto riguarda la demolizione e ricostruzione, ad esempio, la quota di housing che viene richiesta, il 30 per cento, qualora venga realizzata al di fuori dell’ambito di intervento, si aumenta di un ulteriore 10 per cento. In questo modo le Amministrazioni possono dotarsi in tempi relativamente brevi di una quota di alloggi già realizzati che non servono per risolvere il complesso dei problemi che sappiamo sono ben più ampi, ma che affrontano una parte del problema dell’emergenza abitativa, di quella fetta di persone che hanno problemi a trovare sul libero mercato, perché nonostante la crisi ancora costano troppo, case a canone calmierato.

Come sapete su questo ormai c’è anche una normativa nazionale di riferimento, a cui noi tra l’altro dovremo adeguarci anche con emendamenti all’attuale proposta di legge e credo che la questione dell’invenduto possa avere da parte delle Amministrazioni pubbliche un interesse, perché – ripeto – in tempi relativamente brevi potremmo dotarci di un pacchetto di case che possono aiutare a diminuire il problema ben più generale dell’emergenza abitativa.

Infine, noi ridiamo un ruolo ai Consigli e alle Giunte comunali accettando però la sfida della semplificazione. Gli ridiamo un ruolo che pensiamo sia quello giusto. Anche questo sarà elemento di confronto con il Consiglio per poter migliorare ulteriormente il testo uscito dopo il lavoro della Commissione.

Ultima questione. Ho finito, l’ho fatta fin troppo lunga. Proviamo a favorire lo sviluppo dell’agricoltura. Come sapete una serie di

Atti consiliari 9 Regione Lazio X LEGISLATURA – RESOCONTO DELLE DISCUSSIONI – SEDUTA N. 34 DEL 23 SETTEMBRE 2014

**Art. 3 del DPR 380/01

sono definiti alla lettera:

(…)

e)”interventi di nuova costruzione”, quelli di trasformazione edilizia e urbanistica del territorio non rientranti nelle categorie definite alle lettere precedenti. Sono comunque daconsiderarsi tali:

e.1) la costruzione di manufatti edilizi fuori terra o interrati, ovverol’ampliamento di quelli esistenti all’esterno della sagoma esistente, fermorestando, per gli interventi pertinenziali, quanto previsto alla lettera e.6);

e.2) gli interventi di urbanizzazione primaria e secondaria realizzati dasoggetti diversi dal Comune;

e.3) la realizzazione di infrastrutture e di impianti, anche per pubblici servizi, comporti la trasformazione in via permanente di suolo inedificato;

e.4) l’installazione di torri e tralicci per impianti radio ricetrasmittenti e di ripetitori per i servizi di telecomunicazione;

e.5) l’installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi,magazzini e simili, e che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee;

e.6) gli interventi pertinenziali che le norme tecniche degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, ovvero che comportino la realizzazione di un volume superiore al 20% delvolume dell’edificio principale;

e.7) la realizzazione di depositi di merci o di materiali, la realizzazione di impianti per attività produttive all’aperto ove comportino l’esecuzione di lavori cui consegua la trasformazione permanente del suolo inedificato;

f) gli “interventi di ristrutturazione urbanistica”, quelli rivolti a sostituire l’esistente tessuto urbanistico edilizio con altro diverso, mediante un insieme sistematico di interventi edilizi,anche con la modificazione del disegno dei lotti, degli isolati e della rete stradale.

(1) Art. 2 (Ambito di applicazione) (3) Articolo sostituito dall’articolo 2 della legge regionale 13 agosto 2011, n. 10

  1. Le disposizioni del presente capo si applicano agli interventi di ampliamento, di ristrutturazione di nuova costruzione* e di sostituzione edilizia (tagliato da originale 2009: con demolizione e ricostruzione) degli edifici di cui agli articoli 3, 3 bis, 3 ter, 3 quater*, 4, e 5 (3, 4 e 5) per i quali, alla data del 28 agosto 2011 ELIMINATO*, * SOSTITUITO CON: 31 dicembre 2013,  sussista, alternativamente, una delle seguenti condizioni:

Art. 3 ter (Interventi finalizzati al reperimento di alloggi a canone calmierato attraverso il cambiamento di destinazione duso da non residenziale a residenziale)([i] (6) Articolo inserito dall’articolo 5, comma 1 della legge regionale 13 agosto 2011, n.10

  1. In deroga alle previsioni degli strumenti urbanistici ed edilizi comunali vigenti o adottati nonché nei comuni sprovvisti di tali strumenti, sono consentiti cambi di destinazione d’uso a residenziale attraverso interventi di ristrutturazione edilizia, di sostituzione edilizia con demolizione e ricostruzione, e di completamento, con ampliamento entro il limite del 30 per cento INSERITO della volumetria oppure della superficie utile esistente calcolata sulla quantità oggetto del cambio di destinazione d’uso nei limiti previsti dalla lettera c), previa acquisizione del titolo abilitativo di cui all’articolo 6, degli edifici o di parti degli edifici di cui all’articolo 2 aventi destinazione non residenziale, che siano dismessi o mai utilizzati alla data del 30 settembre 2010 SOSTITUITO CON 31 dicembre 2013 , ovvero che alla stessa data siano in corso di realizzazione e non siano ultimati e/o per i quali sia scaduto il titolo abilitativo edilizio ovvero, limitatamente agli edifici con destinazione d’uso direzionale, che siano anche in via di dismissione. Gli interventi di cui al presente comma sono consentiti nel rispetto delle seguenti condizioni:

Prima dell’inizio della seduta…

prima dell’inizio della seduta



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