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Piano Urbano Parcheggi: i conti non tornano

Creato il 25 gennaio 2015 da Carteinregola @carteinregola

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Roma continua a realizzare parcheggi, da ritenersi rientranti nella nozione di opera pubblica, sulla base delle semplici proposte presentate dai privati oltre venti anni fa, protraendo fino all’attualità l’effetto di procedure ormai non più coerenti con l’attuale quadro normativo“ (Deliberazione n. 57 Adunanza  del 30 maggio 2012 del Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione)

La notizia  ci è arrivata il 23  sera dal quotidiano  La  Repubblica (1): c’è una  bozza di  Piano Urbano Parcheggi con 45 interventi che venerdì mattina (24 gennaio) sarà oggetto di un vertice della “Commissione Speciale sulla Metro “C” e per il monitoraggio delle relative infrastrutture della mobilità (Metropolitane, parcheggi, ferrovie e viabilità)” con gli uffici capitolini. Naturalmente ci siamo precipitati, anche perchè noi di Carteinregola, Coord. Comitati NO PUP, Cttadinanzattiva Lazio, fin dall’insediamento della nuova Giunta abbiamo fatto richieste, presentato dossier, avanzato proposte,  senza essere mai stati presi in considerazione. Un atteggiamento  inspiegabile  da parte delle istituzioni capitoline nei confronti di chi da anni si impegna con serietà e determinazione, non per la cancellazione del Piano parcheggi, ma perchè si riporti il PUP nel perimetro delle regole e dell’interesse pubblico.  E nel programma del Sindaco Marino c’è scritto: “Avviare insieme ai cittadini e ai comitati un nuovo Piano urbano parcheggi per ripensare i criteri di localizzazione, di gestione nonché degli effetti di riqualificazione che devono rispondere alle esigenze effettive della collettività e dell’accessibilità garantita al trasporto pubblico”(2) Per adesso, nulla di tutto questo. E  se da un lato  una telefonata chiarificatrice con l’Assessore Improta ha  ridimensionato la situazione (l’assessore ha precisato che la bozza non è nuova, è sempre la stessa di un anno fa), dall’altro troppe cose ancora non tornano….

Diciamocelo francamente: ci sono amministrazioni che ci  metterebbero la firma per avere come interlocutori comitati cittadini come noi. Gente seria, che ha fatto lo sforzo di andare oltre la solita sindrome “Nimby”(3) mettendosi a lavorare attivamente per elaborare proposte per  regole “giuste” per tutti: per la città, per le realtà territoriali e i residenti, per le istituzioni, per gli uffici, persino per le categorie degli imprenditori interessati. Perchè le regole uguali per tutti all’insegna dell’interesse pubblico tutelano davvero tutti. E solo questo  chiediamo. O almeno soprattutto questo. Non di non fare più parcheggi, e nemmeno “questo sì quello no” sulla base degli umori dei cittadini inferociti (4). Chiediamo il coraggio di   archiviare  una volta per tutte l’inaccettabile far west che ha portato danni alla città (degrado di molte aree pubbliche, cantieri abbandonati, rifacimenti a spese della collettività, contenzioso) senza alcun risultato apprezzabile per la mobilità, per il decoro dei quartieri e a questo punto neanche per gli stessi concessionari o aspiranti tali, visto che la maggior parte dei box giace da anni invenduto.

LA PATATA BOLLENTE DEL PIANO URBANO PARCHEGGI. Invece finora le cose sono andate ben diversamente. A fronte di un PGTU lanciato un anno fa e approvato a settembre scorso, che sul Piano parcheggi prometteva di voltare pagina (5), e anche a fronte dei progetti dell’Assessore ribaditi poche settimane fa (anche se come “sogno nel cassetto”) (6), nessuno ha avuto ancora il coraggio di prendere una vera decisione. Probabilmente perchè non si vuole scontentare i “proponenti” privati, ma non  ci si può neanche giocare il consenso dei cittadini rimangiandosi le promesse elettorali (sapendo bene quanto interventi del genere possano scatenare reazioni nella popolazione interessata). Una situazione di stallo, in cui l’unica attività è stata quella della Commissione Speciale presieduta da Maurizio Policastro (PD) (7) –   una sorta di fotocopia di quella Mobilità presieduta da Anna Maria Cesaretti (SEL) a cui ha sottratto le “gatte da pelare” Metro C & parcheggi –  che solo in questi giorni, a un anno dalla elaborazione della seconda (e ultima?) bozza con una selezione  di interventi, ha  avuto gli ultimi  pareri dei Municipi. Tra cui quello del secondo, il più ricco di PUP, negativo su tutta la linea, come ha ribadito il Presidente Giuseppe Gerace, in un comunicato diramato lo stesso 23 mattina(8), che conferma le ripetute mozioni approvate dal Consiglio Municipale contro nuovi cantieri (9).

 ANNI DI MANCATE  RISPOSTE. A questo punto però non ci “tornano” varie  cose. La prima: il metodo adottato dalla Commissione di Policastro,  che è anche quello rivendicato dall’Assessore Improta. Anzichè, come aveva promesso il Sindaco,   rimettere mano alle regole consultando  tutti i soggetti interessati, a partire dai cittadini,  il criterio è stato  quello di fare una scrematura  sentendo solo gli uffici e i costruttori, ufficialmente con  criteri trasportistici, economici e amministrativi, ma di fatto, come vedremo, con l’obiettivo di trovare  un “aggiustamento” tra vari  interessi e pressioni, da sottoporre al parere dei  Municipi.  Perchè, se si voleva fare sul serio,  la prima cosa da fare sarebbe stata quella che noi chiediamo da tempo, che dovrebbe essere alla base, non solo di qualunque azione trasparente dell’amministrazione, ma di qualsiasi azione tout court: chiarire chi ha diritto a cosa e a che condizioni (10).  Al Presidente Policastro  abbiamo scritto nell’ultimo anno almeno 5  lettere  ufficiali, e portato  in  un’audizione nel giugno scorso, la richiesta   che la Commissione acquisisse il parere dell’avvocatura,  per spiegare   ai cittadini a che punto delle procedure scattino i presunti  “diritti acquisiti” dei proponenti privati, e se  davvero  è sufficiente, per vantarli,  essere stati inseriti anni fa, senza alcuna gara di evidenza pubblica,  in un Piano parcheggi  che non gode più – da ben due anni – neanche dell’ombrello dei poteri speciali attribuiti al  “sindaco commissario per l’Emergenza traffico”. E suona davvero come una beffa sentire Policastro auspicare (l’altro ieri)  la richiesta di tale parere come se se ne parlasse per la prima volta. Tutto ha un limite.

QUANTO CONTA IL LAVORO DEI CITTADINI. E un’ulteriore inquietante presa in giro è stata apprendere dall’Arch. Lucia Funari, dirigente dell’Ufficio Attuazione Piano Urbano Parcheggi (11),  che uno Schema di Convenzione nuovo di zecca sta per approdare in Assemblea Capitolina. E ci chiediamo che senso abbia  rimettere mano a un  nuovo “Schema di convenzione per la concessione del diritto di superficie su un’area di proprietà comunale (e/o del relativo sottosuolo) per la realizzazione di un parcheggio” se l’intenzione dell’amministrazione è archiviare gli interventi privati del PUP. E soprattutto: come è possibile che dopo anni (dal 2011) che portiamo speranzosi ai vari assessori e responsabili dei parcheggi che si sono avvicendati nelle due amministrazioni –  anche Improta –  la nostra articolata proposta di nuovo schema (12), realizzata dopo uno scrupoloso studio delle convenzioni di altre città italiane e dopo approfondite riflessioni sull’esperienza di decine di comitati cittadini, non siamo stati nè avvisati nè tantomeno interpellati?

COSA STA SUCCEDENDO? Ma in tutta la vicenda c’è qualcosa che non quadra: a parte che siamo venuti  a sapere della convocazione della Commissione grazie  alla “soffiata” di Repubblica, perchè sul sito del Comune, come al solito,  le informazioni sono ben nascoste dentro PDF che compaiono anche un giorno prima (in questo caso il 21 sera per il 23 mattina).  E che,  nonostante fossero  stati convocati i rappresentanti degli uffici,  alla fine l’unico confronto che ha impegnato i  pochi consiglieri presenti è stato quello con i numerosi ospiti  esterni (noi). Tanto che il consigliere Lavinia Mennuni (NCD) ha chiesto al Presidente spiegazioni sui motivi della convocazione della Commissione. Ma soprattutto  non è affatto chiaro  quanto pesi  e quale seguito avrà questa cosiddetta bozza, che secondo quanto ci ha detto dall’assessore Improta sabato, è sempre la stessa dell’anno scorso, mandata ai Muncipi da un pezzo, ma che in realtà  – se comprende 45 interventi –  non può essere quella  del gennaio 2013, che prevedeva 39 interventi – 17 parcheggi pubblici o in project financing, 17 parcheggi privati, più 5 interventi privati sotto altrettanti mercati rionali (13).  E se  l’ Assessore  ci ha di nuovo assicurato   che la bozza  è solo una prima ipotesi, che verrà ripresa a breve da un gruppo di lavoro formato dal nuovo Direttore dell’Ufficio Traffico Giammario Nardi, da un membro del Segretariato Generale, Rita Caldarozzi, Direttore del Supporto Giuridico – amministrativo agli Organi e all’Amministrazione e da un dirgente dell’Avvocatura comunale, Luigi D’Ottavi, resta il fatto che  a giudicare da quanto riportato nel  verbale della seduta della Commissione Speciale del 23 settembre 2014 (14) le cose sembrano un po’ diverse. Infatti   nel percorso della bozza illustrato in Commissione continua a non esserci alcuna traccia del coinvolgimento dei cittadini e dei comitati, nè prima nè durante nè dopo. In compenso c’è una grande preoccupazione per gli operatori privati.  Per Policastro  la “ricognizione” degli interventi del Piano parcheggi “allo stato attuale” è necessario che sia operata “di concerto con le parti coinvolte e con i Municipi sulla cui area tali parcheggi insistono” e  lo scopo è che siano  “soddisfatti gli interessi originali [quelli dei “proponenti”,  NdA], e tutelati quelli dell’Amministrazione“. Si noti l’ordine e la totale assenza di un riferimento ai vantaggi pubblici per la mobilità e alla tutela dei cittadini.  Più o meno sulla stessa linea  l’intervento dell’Assessore Improta che,  dopo aver  ribadito  i soliti criteri con cui si è operata questa “preselezione” dei Pup per “la scelta degli interventi che si intende proseguire” (criterio trasportistico, giuridico – anche in considerazione dell’intervento del 2012 dell’Autorità di Vigilanza dei lavori pubblici (15) – e dell’attualità economica, alla luce della crisi del mercato e degli operatori economici), fa presente che  “ritiene giusto, per dare una ripartenza, coinvolgere i Municipi interessati“. Ritiene giusto.  Peccato che nessuno ritenga altrattanto giusto coinvolgere i cittadini interessati, nè  dopo i Municipi nè mai, dato  che, raccolti i pareri dei Municipi, “l’obiettivo è sottoporre l’Atto in Giunta o in Consiglio affinchè sia prodotto un atto amministrativo vincolante, che possa avere già un seguito nei primi mesi del 2015, fornendo certezze anche agli operatori economici coinvolti”  con  l’auspicio “che il numero significativo di parcheggi che si andranno a realizzare…prima della fine della legislatura, lascino un’impronta significativa alla città di Roma”.

RICOMINCIAMO TUTTO DACCAPO… Ci chiediamo quanto sia al corrente il Sindaco di  queste “impronte significative” che si continuano a voler infliggere la città, che tradiscono completamente le aspettative dei suoi elettori e le sue promesse ai cittadini. Altro che cambiamo tutto! Non si cambia niente.  Si va  avanti  come prima, forse peggio (16),   a fare accordi con i privati all’oscuro della cittadinanza,  senza rispondere a domande sacrosante come quelle sui diritti acquisiti – tra l’altro messi in discussione addirittura dall’ Autorità Anticorruzione – senza sentire ragioni. E prendendoci  clamorosamente  per i fondelli: il Presidente Policastro, oltre a promettere per  l’ennesima volta accertamenti legali che aspettiamo da un anno, ci ha assicurato che  i cittadini saranno coinvolti, ma alla fine.  Cioè quando tutto sarà stato deciso. Ma non è quello che aveva promesso il Sindaco e non è quello che ci interessa.  E se qualcuno pensa di dare un contentino alla cittadinanza sul Piano parcheggi facendo processi di partecipazione sulla disposizione delle aiuole, prende un grosso abbaglio.

via Albalonga 2012 prima di ripristino light

Il cantiere del PUP di via Albalonga (San Giovanni) rimasto abbandonato per mesi dopo il taglio di tutti gli alberi. Il ripristino è stato poi pagato dalla città a causa del fallimento dei concessionari che non avevano acceso  garanzie adeguate

A questo punto stiamo a vedere se le assicurazioni dell’Assessore Improta per l’apertura di un dialogo sullo Schema di  Convenzione e sugli interventi previsti sono una proposta  seria. Ma, come gli abbiamo ribadito, la nostra battaglia, non è sui parcheggi, ma sul diritto dei cittadini ad avere regole certe e legittime, e procedure trasparenti. E anche per la concessione di spazio pubblico solo per interventi di utilità pubblica comprovata. Su questo andremo  fino in fondo, a costo di ricominciare con  dossier,  assemblee, manifestazioni.  Sui diritti in generale  e su ogni parcheggio  che non risponda all’interesse pubblico (17). Con le carte e le ragioni, senza derive demagogiche,  come abbiamo sempre fatto. Ma con una determinazione ancora più grande, quella di chi si sente preso in giro da qualcuno di cui pensava di potersi fidare.
Dopo un anno e mezzo di questa Giunta  e dopo  i fatti di Mafia Capitale,  non ci sono più scuse: se si vuole cambiare musica davvero,  bisogna cominciare a mettere in pratica quanto  promesso,  stabilire  le regole,  ascoltare le ragioni dei cittadini.

Anche se  in tempi di approvazione del bilancio, qualcosa ci dice che sarà ben difficile mettersi contro  il Partito Democratico  romano, che ha gestito il Piano Urbano Parcheggi con Rutelli e poi con Veltroni,  che l’ha blindato con i poteri speciali per l’Emergenza traffico e mobilità regalati da Prodi nel 2006, che ha continuato a sostenere i PUP insieme  ad Alemanno. Perchè noi possiamo dirlo: i più strenui paladini  dei box privati su suolo pubblico, in localizzazioni scelte dai proponenti, a prezzi decisi dal mercato (18) non sono stati  tanto i consiglieri di centrodestra,  quanto quelli del Partito Democratico (19). Con poche eccezioni,  molti consiglieri oggi in Campidoglio e in Regione non hanno esitato a voltare le spalle ai cittadini per portare avanti testardamente interventi che adesso tutti rinnegano, ma che evidentemente nessuno vuole davvero archiviare.   Come non si vuole abbandonare  il solito sistema – “bipartisan”  – che dà dignità di interlocutori solo agli operatori economici privati – con la scusa sempiterna dei posti di lavoro – e ignora   alla grande chi difende le ragioni della pubblica utilità, dei territori, delle persone.

Questo non è un Paese per cittadini.

Anna Maria Bianchi

portavoce del Coordinamento dei Comitati NO PUP e del Laboratorio Carteinregola

Post scriptum 1:  Abbiamo assurto  l’intervento di Piazza Manila, al Flaminio, a  monumento del paradosso di questo Piano Urbano Parcheggi. Infatti – se il progetto fosse sempre quello da noi visionato nell’accesso agli atti all’Ufficio Parcheggi circa un anno fa – non solo sottrarrebbe una corsia della viabilità pubblica in una zona – Viale Tiziano – particolarmente congestionata, per trasformarla in una rampa ad uso esclusivo degli 84 proprietari di box privati, ma sorgerebbe a ridosso dello Stadio Flaminio, circondato da decine di spazi di sosta gratuiti sempre semivuoti, rendendo invece  difficoltoso l’accesso  del giardinetto ai ragazzi della scuola prospiciente. Giardino tutt’altro che degradato, in qaunto curato dai gestori del “Tree bar” un locale chic, il cui nome suggerisce l’ulteriroe motivo di contrarietà…(> vai all’articolo “Rispondiamo agli attacchi su Piazza Manila” )

rampa di accesso al pup di piazza manila da progetto  del 16 luglio 2013

Il progetto del parcheggio del luglio 2013 in cui si vede chiaramente la rampa ricavata da viale Tiziano (soluzione bocciata per la seconda volta da un parere del Dip.Urbanistica del 18 settembre 2013 prot. 90674

Post scriptum 2: per capire cosa intendiamo,  quando parliamo del Piano Urbano Parcheggi commissariale, gestito insieme alla Metro C dal Sindaco Commissario  Straordinario (prima Veltroni, poi Alemanno) con poteri  di deroga da Protezione Civile  (come per inondazioni e terremoti) in nome dell'”Emergenza traffico”, basti sapere che  a oggi, a più di due anni dalla fine dei poteri speciali , nonostante la legge lo preveda e nonostante le ripetute pressanti richieste ufficiali di Mobilitiamoci e Carteinregola, non sono stati ancora pubblicati i resoconti di attività durate sei anni (2006-2012), derogando a norme in tema di ambiente, partecipazione, appalti, tutela archeologica, e con un costo annuo di almeno 2 milioni di €.

infografica_emergenza_27_10_2014

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(1) Questi gli articoli usciti il 23 gennaio su Repubblica. In calce l’intervista ai Comitati NO PUP con una precisazione*

La Repubblica 23 gennaio 2015 Da Prati a Ostiense via al piano parcheggi: pronti 45 progetti. Riaprono i cantieri
Da piazza Manila a piazza Mancini, da via di Santa Costanza a viale Bruno Buozzi. La giunta Marino vuole che si parta con la costruzione dei posteggi indispensabili dopo le pedonalizzazioni. Il 50% a rotazione di PAOLO BOCCACCI e ANNA MARIA LIGUORI

La Repubblica 23 gennaio 2015 La pasionaria dell’anti-Pup: “Traditi, faremo le barricate” Anna Maria Bianchi: “Pensiamo all’interesse pubblico, il Comune non ha consultato i comitati” Preparato un dossier sui posti auto: “Una follia i box sotto al parco Nemorense e al Flaminio” di CECILIA GENTILE

(2) I PARCHEGGI NEL PROGRAMMA DI  MARINOIl nostro commento del maggio 203: Il programma di Ignazio Marino affronta dettagliatamente le questioni  legate alla sosta mettendole  in relazione alla mobilità, con un taglio decisamente pragmatico, volto a individuare soluzioni concrete più che a delineare una filosofia di fondo. Molti  gli  spunti del Programma,  che dimostrano  uno studio approfondito delle problematiche,  come  le riflessioni sulla gradualità delle tariffe, sull’affitto anzichè la vendita dei posti auto, sulla diversificazione dei tipi di parcheggio secondo la durata.

C’è però da rilevare che non è  chiaro a cosa  si riferisca nel paragrafo relativo a “Parcheggi medio-piccoli” da realizzare dentro la città,  che potrebbe essere un modo diverso di chiamare gli interventi dell’attuale Piano parcheggi. Si nota comunque l’assenza di qualunque riferimento a parcheggi “sotterranei” , assenza non da poco, visto che spesso è proprio il ricorso agli scavi  che fa la differenza rispetto alla potenziale contrarietà ai Pup da parte dei comitati e dei residenti , per i rischi per gli edifici contigui, per l’abolizione delle alberature presenti e per la scadente qualità finale dello spazio pubblico soprastante.  E anche  la parola “pertinenziale” non viene mai evocata, nonostante  il box “pertinenziale” – cioè collegato a un immobile di proprietà – sia il pilastro su cui si basa la Legge Tognoli (122/89),  la “madre” di tutti i piani urbani parcheggi da ventitrè anni  a questa parte, con cui  si dovrà  fare i conti prima di modificare qualunque pseudo programma  fin qui portato avanti.

Ma ci rassicura il paragrafo finale, che  afferma chiaramente  che bisogna “avviare un nuovo Piano urbano parcheggi”  e ripensare  “nuovi  i criteri di localizzazione, di gestione nonché degli effetti di riqualificazione”, criteri “che devono rispondere alle esigenze effettive della collettività e dell’accessibilità garantita al trasporto pubblico”.  Un notevole rottura con il passato, se consideriamo che proprio il centro sinistra  ha gestito il Piano urbano parcheggi per quindici anni, lasciando all’amministrazione Alemanno  il più o meno ingrato  compito di continuare sulla strada tracciata. Compito accettato dall’attuale Sindaco, a cui riconosciamo il merito di aver abolito il parcheggio che avrebbe sventrato il Pincio, ma che alla fine si è limitato ad abolire  qualche Pup  nei quartieri che hanno premiato il cambio della guardia, perpetuando poi per tutto il suo mandato  il sistema  ereditato.

E’ quindi importante che Marino si dica  pronto a rimettere in discussione il Piano, e soprattutto  che  senta il bisogno di  specificare che intende farlo “insieme ai cittadini e ai comitati”. Lo consideriamo un impegno. Che speriamo sarà mantenuto.

da IL PROGRAMMA DI MARINO  2013

Pianificazione dei parcheggi di scambio. Più posti auto intorno ai nodi di scambio della rete di trasporto pubblico locale. Esplicativo a tal riguardo è il caso della stazione Anagnina: questo nodo dispone di un parcheggio di circa duemila posti. Da Anagnina, per arrivare con la metropolitana A alla stazione Termini occorre mezz’ora; invece, dalla stazione di Ciampino che è più lontana occorre con il treno la metà di questo tempo, ma la stazione di Ciampino non ha parcheggio di scambio. Ecco, quindi, l’esigenza di realizzare nodi di scambio più ampi,iù esterni e diffusi attraverso il nuovo ruolo attribuito alla città metropolitana e specifici accordi con i comuni di competenza.

(…)
◊    Parcheggi medio-piccoli. Dovranno essere realizzati dentro la città in prossimità delle fermate principali per raccogliere utenti che abitano a una distanza massima di 4 km. Si dovrà poter accedere anche con la bicicletta.

◊    Diversificazione delle tariffe. Un progetto da realizzare dopo le necessarie verifiche
che riguardi una maggiore diversificazione per renderle meno care man mano che ci si
allontana dal centro storico. Non ha alcun senso pagare la stessa cifra per parcheggiare, ad esempio, in via Veneto o a Colli Albani.
◊    Realizzare parcheggi sostitutivi della sosta su strada. Bisogna aprire una fase nuova di realizzazione dei parcheggi, prevedendo nella progettazione servizi e spazi funzionali per favorire la mobilità sostenibile, come: colonnine di ricarica elettrica, parcheggi per il car sharing, luoghi di custodia delle biciclette, sistemi intelligenti per informare sullo stato di occupazione dei parcheggi.
◊    Creare aree diverse per la sosta di lunga durata (affitto mensile, annuale, pluriannuale) e la sosta breve (sosta oraria, giornaliera).
◊    Evitare la vendita dei posti. Per i posti destinati alla sosta di lunga durata prevedere un affitto per i residenti o per i titolari di attività economiche presenti nell’area.
◊    Parcheggi vicino agli ospedali. Prestare particolare attenzione alla mobilità e al sistema dei parcheggi auto intorno agli ospedali per facilitarne la fruizione da parte dei pazienti e dei familiari.
◊    Piano urbano parcheggi. Avviare insieme ai cittadini e ai comitati un nuovo Piano urbano parcheggi per ripensare i criteri di localizzazione, di gestione nonché degli effetti di riqualificazione che devono rispondere alle esigenze effettive della collettività e dell’accessibilità garantita al trasporto pubblico.

(3) NIMBY, acronimo inglese per Not In My Back Yard, lett. “Non nel mio cortile”

(4) Il Coordinamento dei Comitati NO PUP, nato a  marzo del 2010 è composto da circa 30 comitati (alcuni nel frattempo sono riusciti a ottenere risultati e risposte e sono diventati ora comitati di quartiere che si occupano di altre criticità)

(5)

> vai al PGTU approvato con Delibera di Giunta il 19/09/2014

> vai alla pagina con la parte del PGTU che riguarda il PUP, i parcheggi pubblici e privati

(6) Improta: 5 risposte alle domande di Carteinregola. Il sogno nel cassetto: “Un altro sogno nel cassetto è quello di azzerare il Pup, Piano Urbano Parcheggi, e i relativi 300 parcheggi in esso previsti, per individuarne 40 effettivamente utili per la mobilità cittadina e per le esigenze dei romani e delle romane.”

(7) Commissione Speciale sulla Metro “C” e per il monitoraggio delle relative infrastrutture della mobilità (Metropolitane, parcheggi, ferrovie e viabilità);

Presidente: On. Policastro MaurizioVice Presidenti: On. Proietti Cesaretti Annamaria On. Onorato Alessandro
Componenti e Gruppo Assembleare di appartenenza
On. Baglio Valeria (P.D.)
On. Celli Svetlana (Lista Marino)
On. De Luca Athos (P.D.)
On. Mennuni Lavinia (P.D.L.)
On. Onorato Alessandro (A. Marchini Sindaco)
On. Policastro Maurizio (P.D.)
On. Proietti Cesaretti Annamaria (S.E.L.)
On. Stefano Enrico (M5S)
(8) La Repubblica 24 gennaio 2015(8) La Repubblica 24 gennaio 2015 Gerace: “Non parleremo di altri parking finché non finiranno i vecchi” di CECILIA GENTILE(9) Il Consiglio del II Municipio si è espresso più volte contro molti interventi previsti nel suo territorio. Le ultime mozioni sono quella del 16 ottobre 2014.  contro i controversi inteventi di ampliamento dei parcheggi dei mercati di Via Chiana e Via Antonelli (interessati anche dalla delibera 129, quella  dello scambio immobiliare  dei mercati su cui sta indagando la magistratura, vedi sotto) scarica la mozione odg II municipio mercati.1014 e del 30 ottobre 2014, che esprime contrarietà a tutti gli interventi con procedure ancora in itinere  (scarica l’ ODG pup II municipio 30 ottobre 2014):

-  Lungotevere Arnaldo da Brescia
–  Via Catania
–  Piazza Mancini
–  Lungotevere da Via P. da Cortona a Via L. Canina
–  Viale B. Buozzi (1)
–  Piazza Manila
–  Via Raimondi
–  Via Oglio e Via Adige
–  Piazza san Saturnino
–  Via P. Mascagni/Via Leoncavallo
–  Via di santa Costanza
–  Via Stern
–  Parco Nemorense
–  Via Antonelli
–  Via Chiana
–  Viale B. Buozzi (2)
–  Via Micheli

Analoghe mozioni sono state presentate anche dal Municipio ex IX e ex X e ora VII

(10) vedi Piano Urbano Parcheggi: Carteinregola chiede all’ Assessore Improta di ripartire dalle regole e dalla partecipazione dei cittadini Pubblicato il 08/01/2014

(11) L’Arch. Funari è la dirigente all’ Ufficio Pianificazione e Programmazione parcheggi, anche dopo le indagini in cui è stata tirata in ballo a proposito della discussa operazione dello scambio immobiliare dei mercati e annessi parcheggi durante al consiliatura Alemanno,  poi non andata in porto due anni fa, anche grazie alla nostra strenua opera di informazione, con dossier,  audizioni e addirittura un presidio in Campidoglio, contro questa e altre delibere durato 4 mesi.

«Patto sui parcheggi» l’ex assessore Funari indagata per …http://www.ilmessaggero.it/ROMA/…funariromaparcheggi…/935605.shtml 03 ott 2014 – In cambio, il comune di Roma ha ottenuto la loro riqualificazione e una quota di alloggi in in periferia da affittare a prezzi bassi. Una vicenda …

Mercati e parcheggi, la Finanza in Comune … – Romaroma.repubblica.it/…/mercati_e_parcheggi_la_finanza_in_comune-9719…C’è anche l’ex assessore Lucia Funari. di MARIA ELENA VINCENZI. 03 ottobre 2014. Mercati e parcheggi, la Finanza in Comune Mercati rionali riqualificati e ..

Corriere della sera 8 ottobre 2014 Inchiesta su tangenti e parcheggi: dalle carte spunta un nome del Pd Indagato Pedetti (Pd), presidente della commissione Patrimonio. Trovata una fiduciaria «schermata» titolare delle concessioni riconducibili a Marinelli. Sotto inchiesta anche l’ex assessore della giunta Alemanno Lucia Funari di Ilaria Sacchettoni

(12) Scarica l’ultima versione del nostro schema, del 30 ottobre 2013

proposte Piano Parcheggi 2 PARTE CONVENZIONE

scarica le nostre altre proposte per il Piano Urbano Parcheggi:

  • proposte Piano Parcheggi29 ottobre 2013 prima parte
  • proposte Piano Parcheggi 3 PARTE REG.VERDE

(13) vedi
Piano Urbano Parcheggi: cambiamo o no?
Posted on 20/01/2014 di carteinregola
Dopo la lettura della bozza di memoria presentata dall’Assessore Improta alla Commissione Speciale Metro C  infrastrutture della mobilità, Carteinregola chiede due audizioni  presso le commissioni capitoline, per portare le proprie osservazioni sugli interventi in elenco, tra cui gli  ampliamenti dei parcheggi sotto i mercati rionali di Via Magna Grecia a San Giovanni, Via Chiana nel quartiere Trieste, Via Antonelli ai Parioli.  I tre mercati erano oggetto della famosa Delibera di scambio immobiliare, ritirata in extremis nell’ultima seduta della precedente consiliatura dopo una strenua battaglia dei comitati di quartiere e degli operatori, di cui Carteinregola è stata capofila.

(13) scarica il verbale della commissione VERbale commissione MetroC_2014_09_23

(14) Durante la Consiliatura Alemanno, per quanto riguarda i PUP,  sicuramente c’è stato più ascolto dei cittadini e disponibilità  a  far applicare un minimo indispensabile, se non di regole, quantomeno  di buon senso. > vedi la storia dei NO PUP e quello che siamo riusciti a ottenere

(15)  si veda dal sito del comitato di Via  Albalonga L’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici censura il pup di Roma. 18 giugno 2012 L’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture (Avcp) censura la modalità del Comune di Roma di affidamento dei lavori di costruzione dei parcheggi interrati a Roma (PUP di Roma) in quanto non coerenti con il quadro normativo previsto per le opere pubbliche. In altri termini, l’AVCP rileva come “Roma continui a realizzare parcheggi, da ritenersi rientranti nella nozione di opera pubblica, sulla base delle semplici proposte presentate dai privati oltre venti anni fa, protraendo fino all’attualità l’effetto di procedure ormai non più coerenti con l’attuale quadro normativo“. Leggendo tutto il docmento di 9 pagine dell’AVCP, il Comune di Roma è invitato a chiudere rapidamente tutte le pendenze e ad avviare le procedure di affidamento con gara di tali opere seguendo la legge, che è bene ribadirlo rende illegale numerosi aspetti degli attuali parcheggi interrati in costruzione a Roma….leggi tutto

(16) Per quanto riguarda i PUP, il bilancio della gestione Alemanno è senz’altro stato positivo per   l’ascolto dei cittadinie dei comitati, e  per alcune decisioni importanti che hanno portato all’espunzione di  alcuni  interventi, la cancellazione – primo caso in vent’anni  – della convenzione di concessionari inadempienti, più tanti piccoli successi, vedi tutte le nostre iniziative

(17) In  varie occasioni, abbiamo consegnato i nostri dossier con sintesi e dettaglio delle nostre obiezioni generali – con relative controproposte  – e anche con le analisi delle criticità di tutti gli interventi previsti . L’ultima è stata l’audizione alla Commissione speciale del 18 giugno 2014, scarica il dossier consegnato alla commissione con le schede sui Pup selezionati  dossier-pup-18-giugno-2014-sito vai alla pagina

bando avviso PUP parcheggi 1989
(18) In altre città, come Milano, il prezzo finale dei box privati realizzati su suolo pubblico è decisamente inferiore ai prezzi di mercato,  perchè il costo  per i residenti è uno dei criteri per attribuire il punteggio nelle gare di evidenza pubblica,  che nel capoluogo lombardo (come a Torino e altrove) sono state adottate fin dal 1990 per selezionarre i concessionari. E’ evidente che questo comporta che sia molto più probabile che le  auto vengano tolte dalla strada, effetto che a Roma, dati i prezzi proibitivi – anche molto prima dello scoppio della crisi – risulta molto più difficoltoso (anche per il problema della mancanza di controlli,  che consente   usi impropri dei garages: cantine, magazzini, anche abitazioni)

(19)  Athos De Luca, Gemma Azuni,  Andrea Alzetta e Dario Nanni  e anche il generale Torre, Federico Rocca, Federico Guidi, Lavinia Mennuni, Fabrizio Santori,   si sono  impegnati spesso a fianco  dei cittadini, come  molti consiglieri municipali e presidenti di Municipio che si stanno battendo per un vero cambiamento nelle modalità di programmazione e gestione dei PUP nei territori

*La Repubblica 23 gennaio 2015 La pasionaria dell’anti-Pup: “Traditi, faremo le barricate” Anna Maria Bianchi: “Pensiamo all’interesse pubblico, il Comune non ha consultato i comitati” Preparato un dossier sui posti auto: “Una follia i box sotto al parco Nemorense e al Flaminio” di CECILIA GENTILE

“PASSERANNO sui nostri cadaveri”. Anna Maria Bianchi è la barricadera della protesta anti-pup, memoria storica delle battaglie contro i parcheggi del piano comunale, portavoce del coordinamento dei comitati “No pup”. Alla notizia che è pronto un nuovo piano parcheggi dissotterra l’ascia di guerra.

Siete contro tutti i parcheggi?
“No, non deve passare questo messaggio. Siamo contro i parcheggi che deturpano la città e sono contro l’interesse collettivo”.

E allora perché già si arrabbia?
“Perché siamo stati traditi, presi in giro”.

Ci spieghi.
“Il sindaco Marino ci aveva promesso che non avrebbe avviato nuovi parcheggi senza consultare i comitati. E così anche l’assessore alla Mobilità Improta. Da gennaio scorso abbiamo chiesto un’audizione alla commissione Mobilità. Policastro ci ha snobbato per sei mesi. Solo a giugno ci ha ascoltato, perché noi abbiamo minacciato una protesta in strada, sotto il Campidoglio”.

E come è andata?
“Abbiamo presentato un dossier in cui spiegavamo punto per punto perché certi parcheggi non andavano fatti”.

Per esempio?
“Per esempio, non sono mai state bandite gare pubbliche, ma solo affidamenti diretti. Ci sono ditte che non hanno abbastanza capitale sociale per garantire che la città non venga devastata dai loro lavori”.

Cosa intende dire?
“Prendiamo il caso di via Albalonga: l’amministrazione Alemanno ha revocato la concessione, ma nel frattempo il concessionario era fallito e le fideiussioni a garanzia del ripristino dello stato dei luoghi erano inesistenti. Hanno dovuto pagare i cittadini”.

Nel pacchetto dei 45 risultano piazza Manila….
“Ecco, per quello passeranno sui nostri cadaveri, mobiliteremo tutti i cittadini del Flaminio. Nel progetto originale il tratto di viale Tiziano che va da piazzale delle Belle Arti allo stadio Flaminio una corsia viene sacrificata per farne la rampa del parcheggio sotterraneo. Tutto per soli 80 posti. Una follia. Non ci scipperanno la strada”.

Nell’elenco ci sono anche piazza San Saturnino, piazza Mancini…
“Contro il pup di piazza San Saturnino i residenti si sono battuti fino alla morte, anche il municipio è contrario. Piazza Mancini è un altro caso da verificare. Al Flaminio c’è il rischio idrogeologico “.

Ancora: lungotevere Arnaldo da Brescia, il parco Nemorense, via Stern.
“Su lungotevere Arnaldo da Brescia daremo battaglia per salvare i platani. Per il parco Nemorense: è assurdo realizzare un parcheggio dentro un parco. Via Stern non se ne parla. C’è piazza Perin del Vaga, proclamata secondo luogo del cuore di Roma dal Fai”.

PRECISAZIONE : Lgo tevere Arnaldo da Brescia: non siamo contro il parcheggio, siamo invece molto preoccupati per i platani di Lungotevere Flaminio, dove era previsto un altro parcheggio che non sappiamo se è rimasto nel fatidico elenco. E il Flaminio era nella fascia R3 del Piano di Assetto idrogeologico (che prevede tra l’altro il divieto di realizzare locali interrati), poi, grazie anche alle pressioni di Cittadinanzattivaflaminio, è stato realizzato due anni fa un muretto tra Ponte Milvio e Ponte Flaminio per mettere in sicurezza l’area, ma non abbiamo notizie del suo collaudo e della eventuale deperimetrazione del Flaminio come area a rischio…



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