La stella di natale: la pianta delle feste
L'Euphorbia pulcherrima, meglio conosciuta come stella di natale, appartiene alla famiglia delle Euphorbiaceae, divisione delle Angiosperme. Caratteristica importante di questa pianta è la capacità di germogliare anche in presenza di inverni rigidi e per questo motivo viene soprannominata la rosa invernale. La tradizione di regalare questa pianta in occasione delle festività natalizie ha avuto origine per opera dei missionari spagnoli che la chiamarono stella di natale in quanto raggiunge il massimo del suo splendore proprio il 24 dicembre. In seguito si è deciso di utilizzarla come elemento decorativo del presepe e per fare delle ghirlande che ripropongono il tema natalizio. Questa pianta, tuttavia, ha una tradizione molto antica, addirittura antecedente quella dello stesso natale. La stella di natale, infatti, veniva considerata dagli aztechi come simbolo del sangue offerto in sacrificio al sole affinché rinnovasse le loro forze. La stella di natale viene acquistata soprattutto durante il periodo natalizio perché presenta delle brattee, ovvero delle false foglie, di colore rosso. In realtà i suoi fiori sono piccoli e di colore giallo.
Come coltivare la stella di natale
La stella di natale predilige le temperature comprese fra i 14 e i 22 gradi centigradi. Può sopravvivere anche a temperature piu basse, ma non sopporta il gelo. È importante concimare questa pianta almeno una volta al mese con fertilizzanti a base di fosforo, ferro e potassio, al fine di garantire una vita più lunga. Occorre, però, prestare maggior cura nel periodo compreso tra maggio e settembre in quanto la concimazione deve avvenire ogni 15 giorni circa. Quando le brattee sono del tutto cadute, si procede a recidere gli steli fino a 10 cm dalla base, bisogna assicurarsi che il terreno sia asciutto e posizionare la pianta in un luogo luminoso, ma non a diretto contatto con il sole. A inizio maggio, quando la pianta inizia a crescere, si effettua il rinvaso, preferibilmente in un vaso dal diametro di 6-8 cm maggiore rispetto a quello precedente, in un composto a base di torba. Inoltre ad ottobre e novembre la stella di natale deve rimanere al buio totale dalle ore 17 alle 8 del mattino successivo, per esempio coprendola con una busta di polietilene nera.
Come far durare a lungo la stella di natale
Per fare in modo che la stella di natale duri ben oltre il periodo natalizio, si deve prestare attenzione sin dalla fase di acquisto della pianta. Quest'ultima deve essere folta, con brattee intensamente colorate e il fusto deve essere pieno di foglie fino alla base. Non devono esserci, infatti, cicatrici che evidenziano l'inizio di una fase di spoglio della pianta. Una volta portata a casa la si deve liberare dell'eventuale confezione e posizionare in un posto ben aerato. Ama l'aria umida e deve essere innaffiata solo quando il terreno è quasi asciutto. Si deve prestare particolare attenzione durante la fase di innaffiatura, in quanto non bisogna bagnare le foglie e le brattee al fine di evitare la formazione di secchezze sulla parte superiore della pianta. Per lo stesso motivo bisogna eliminare l'acqua presente nel sottovaso.
Pianta stella di Natale: Come proteggere e curare la stella di natale
Come tutte le piante, anche la stella di natale può essere soggetta a malattie che possono essere causate da problemi di origine virale, oppure da una cura non adeguata della stessa. Se ad esempio siamo in presenza di foglie ingiallite che cadono, questo è dovuto ad un insufficiente ricambio d'aria nella stanza, occorre quindi sistemare la pianta in una posizione più adatta alle sue esigenze. Oppure si possono notare delle parti delle foglie e delle brattee decolorate a causa di eccessive innaffiature. Questo comporta il marcire delle radici, che dovranno, come conseguenza, essere eliminate. Fatto questo si spolverano con un fungicida ad ampio spettro e si attende almeno una settimana prima di tornare ad annaffiare. La stella di natale, inoltre, può essere soggetta all'attacco di piccoli animaletti dal colore bianco - verdastro - giallastro comunemente chiamati pidocchi. In questo caso si utilizzano degli antiparassitari.