Buongiorno cari amici ,riprende anche per la sottoscritta Eliana L’appuntamento del giovedì con “L’idea fiorita”,oggi rispondo ad alcuni amici ed amiche che mi hanno chiesto consigli sule piante “carnivore”.
Ricordiamoci che una delle cause più frequenti di morte di questa pianta è causare la chiusura inutile delle trappole perché l’energia spesa per mettere in funzione il meccanismo di chiusura e di digestione non è compensata dalle sostanze nutritive provenienti dal pasto (che non c’è stato). Le piante carnivore sono piuttosto difficili da coltivare e conservare a lungo, però possiamo provarci seguendo alcuni accorgimenti. Innanzitutto non dimentichiamo che sia la Dionea che la Sarracenia provengono da zone paludose o da vere e proprie torbieere quindi forniamo loro un terreno di coltura costituito per tre quarti di torba e per un quarto di vermiculite. Non spaventiamoci: non è un animale strano ma un composto di magnesio, alluminio e ferro che possiamo comprare presso un garden center. In secondo luogo, ma non per questo meno importante, assicuriamo un buon grado di umidità del terreno e dell’ambiente circostante. A questo proposito è doveroso dire che un’altra causa di insuccesso con queste piante è la frequenza eccessiva delle irrorazioni sul fogliame. Forniamo umidità ponendo i vasi su sottovasi riempiti di argilla espansa bagnata con mezzo centimetro di acqua. Una terza causa di morte dovuta a cattiva coltivazione è l’uso dell’acqua del rubinetto per annaffiare le piante insettivore. Infatti quest’acqua è quasi sempre molto calcarea e i sali di calcio delle continue annaffiature si depositano sul terreno uccidendo la pianta che, non dimentichiamo, è originaria di un ambiente acido e quindi non ama il calcio. Come risolviamo questo problema? Con il sistema consigliato solitamente per le piante cosiddette acidofile: usiamo acqua piovana oppure acqua distillata.Per concludere due piccoli accorgimenti per coltivarle con successo: primo regaliamo alle nostre piccole carnivore almeno tre o quattro ore al giorno di luce solare; secondo, assicuriamo, soprattutto alle piantine di Dionea muscipula, un periodo di riposo invernale. Quindi, prima del prossimo inverno, tagliamo le foglie e conserviamone le radici in frigorifero avvolte in un foglio di giornale.In primavera, dopo averle spruzzate con un funghicida, le interreremo in un vaso col substrato adatto ricoprendole con un paio di centimetri di terriccio. Dopo un paio di settimane compariranno le nuove foglioline che, in breve tempo, saranno pronte ad acchiappare tanti incauti insetti.
Un abbraccio vostra Eliana.