Gli albicocchi sono delle piante molto belle da vedere e meravigliose anche da mangiare, soprattutto quando vengono raccolte fresche dall'albero e consumate nell'immediato. Essi possono essere al contempo utilizzati come piante ornamentali all'interno del proprio giardino domestico, grazie alla presenza dei loro abbondanti fiori di primavera e all'attraente fogliame. Quanto al luogo di installazione, è senza dubbio da preferire un luogo soleggiato, prestando al contempo attenzione a fornirgli un terriccio adeguato, di tipo 'sciolto', che ne favorisca la crescita. Tuttavia, l'albicocco sa adattarsi anche a terreni rocciosi, purché in grado di fornirgli il giusto apporto d'acqua. Si tratta di un albero di medio sviluppo, con altezza compresa tra i sei e gli otto metri, con branche aperte e rami piuttosto disordinati, che formano una chioma espansa rotondeggiante. L'albicocco va impiantato nelle regioni a clima temperato caldo, mentre nelle zone settentrionali, esso necessita della maggior quantità di luce possibile.
Il ciliegio è invece un albero fruttifero della famiglia delle prunoidee, ed è stato assorbito dal sottogruppo denominato Prunus, di cui costituisce a sua volta uno dei cinque sottogeneri. Esso comprende un centinaio di specie, che vivono in Europa, nelle zone dell'Asia temperata e nell'Amrica settentrionale. Il ciliegio si caratteriza per il suo frutto, una drupa tondeggiante o ovoidale, di colore variabile tra il rosso, il giallo e il nerastro, con una polpa alquato carnosa, dolce o acidula, a seconda dei casi. In base alla tipologia di ciliegio piantato nella vostra abitazione, potrete trovarvi dinanzi un esemplare di cinque o di venti metri; in entrambi i casi, la fioritura è alquanto precoce e i fiori compaiono spesse volte prima delle foglie. I ciliegi si moltiplicano sempre per innesto e si coltivano lasciandoli sviluppare liberamete e intervenendo con la potatura solo per evitare che la chioma diventi troppo folta.
Il susino domestico (detto anche europeo) è una pianta di frutta che supera generalmente i cinque metri d'altezza, presenta un fusto eretto con corteccia grigiastra e liscia nelle piante giovani, mentre più screpolata negli esemplari con parecchi anni di vita; la chioma è per lo più diretta verso l'altro e si compone di foglie ovali e dentate, mentre i fiori sono di colore bianco e, (come accadeva già per il ciliegio) compaiono prima delle foglie. L'impianto del susineto va effettuato durante il mese di ottobre in un terreno ben lavorato e concimato, prestando ad esso le stesse cure di cui necessita il pesco. Le piante in questione cominciano a produrre piuttosto presto, ma sono poco longeve (durano circa venti anni) e in grado di produrre soltanto per dieci-quindici anni dal loro innesto.
Il pesco è un esemplare originario della Cina, giunto in Europa dalla Persia per tramite dei Romani, che ne diffusero la coltivazione. Raggiunge in media i cinque metri d'altezza ed è dotato di una cortecia rossastra, con foglie lanceolate con margine seghettato, verdi nella pagina superiore e grigiastre in quella inferiore. I fiori, per lo più rosati, solitari ed ascellari, sbocciano durante i mesi di marzo-aprile, prima della comparsa delle loro foglie; i frutti sono portati da rametti fruttiferi di un anno di età. Un pesco vive solitamente tra i venticinque e i trenta anni e comincia a produrre (nella maggior carte dei casi) dopo tre anni dal momento in cui è stato piantato; si riproduce per seme, ma è comunque necessario praticare l'innesto nei mesi di agosto e settembre, a gemma dormiente. Per quanto concerne la zona e il clima da preferire, va sottolineato come il pesco si adatti meglio alla pianura e alla collina e ad un clima caldo o mite.