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Piante grasse cura

Creato il 18 febbraio 2015 da Giardinaggio @Giardinaggionet

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Albero di giada

La cura delle piante grasse: ambiente e temperatura


Le piante grasse sono abituate a climi aridi e caldi. Tuttavia, possono essere coltivate anche in zone climaticamente più fredde se si seguono alcune accortezze. La più importante consiste nell'evitare che siano esposte a temperature inferiori a 5°C. Nella stagione invernale, quindi, se la temperatura esterna è bassa, è consigliabile portare le piante grasse in un ambiente riparato ad almeno 10-12°C. In questo modo, le piante grasse possono riposare senza subire traumi dovuti all'esposizione al freddo eccessivo dell'esterno o al caldo dell'ambiente domestico che mal si adatta con la loro esigenza di riposo vegetativo. Durante il resto dell'anno, le piante grasse stanno benissimo all'aperto e sono capaci di resistere senza problemi anche a temperature elevate. Amano la luce, anche quella diretta del sole, e l'aria, per cui possono essere coltivate sia su balconi e terrazzi che nei giardini.

I segreti per un'innaffiatura perfetta


E' importante la giusta dose d'acqua
Anche se le succulente non richiedono innaffiature frequenti, per prendersi cura delle piante grasse è necessario bagnarle seguendo delle semplici regole. Innanzitutto, è importante utilizzare un innaffiatoio a collo lungo che permetta di inumidire il terreno senza bagnare direttamente la pianta e preferire un terriccio drenante che eviti i ristagni d'acqua, principali nemici delle piante grasse. Normalmente, il periodo in cui le piante grasse hanno bisogno di essere innaffiate è quello compreso tra aprile e fine agosto, con delle variazioni in base al clima e alla zona. Man mano che si va verso la stagione più calda, le inaffiature saranno più frequenti ma avverranno sempre avendo cura di verificare che il terricio sia completamente asciutto per evitare un eccesso d'acqua che farebbe marcire le piante. Durante la stagione invernale, invece, la maggior parte delle piante grasse riposa e non necessita di essere bagnata. In ogni caso, è preferibile innaffiare le piante grasse nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio.


Come e quando concimare le piante grasse


Aloe aristata
Come tutte le piante, anche quelle grasse hanno bisogno di essere concimate per ricevere un apporto adeguato di sostanze nutritive (soprattutto azoto, fosforo e potassio) e di microelementi. Sono queste sostanze infatti che permettono alla pianta di crescere in maniera sana e rigogliosa e garantiscono una fioritura ottimale. In commercio esistono vari tipi di concimi e fertilizzanti organici e minerali disponibili in diverse formulazioni (in granuli, liquidi o in polvere), ma è sempre bene preferire quelli specifici per la cura delle piante grasse. La concimazione delle piante grasse deve avvenire esclusivamente durante la fase vegetativa e va assolutamente evitata durante il periodo di riposo e subito dopo il rinvaso. Le dosi di fertilizzante da utilizzare sono indicate sulle confezioni ed è consigliabile seguirle senza eccedere nella concimazione.


Piante grasse cura: Le mosse giuste per rinvasare le piante grasse

Aloe mitriformis
Quando la pianta diventa troppo grande rispetto al vaso in cui è contenuta o si nota una fuoriuscita abbondante dell'apparato radicale dal foro di drenaggio del vaso, si rende necessario il rinvaso, operazione piuttosto semplice che consiste nel mettere la pianta a dimora in un vaso più adatto alle sue dimensioni. Ciò permette alle radici di svolgere la loro funzione di assorbimento dei nutrienti nelle migliori condizioni. L'inconveniente che presentano alcune piante grasse è causato dalla presenza delle spine che potrebbero intralciare o rendere più difficoltosa l'operazione. E' bene quindi, in caso di piante spinose, procurarsi e indossare un paio di robusti guanti da giardinaggio. Il periodo ideale per provvedere al rinvaso di piante sane è quello successivo alla fase di riposo, in modo che la pianta possa riprendere la sua attività vegetativa nelle condizioni ottimali.



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