Piante spontanee delle Grave - 4^parte

Creato il 07 maggio 2012 da Acetosella
Tra le piante spontanee che vivono nelle Grave Tagliamento ma che infestano anche gli orti ed i campi coltivati vi è anche la gramigna (Gràme, Cynodon dactylon) le cui radici ricche di zuccheri venivano seccate e utilizzate per farne una farina da pane ed anche nella produzione di birra, il decotto del rizoma è molto diuretico. Una pianta utilizzata per aromatizzare è la santoreggia montana (Salugèe, Satureja montana), ha proprietà antisettiche e digestive, si utilizzano le cime in fioritura per decotto per lavare le ferite, in infuso come corroborante tonico, molteplici sono gli utilizzi in erboristeria e nella cucina, per il suo aroma è utilizzata per le carni alla griglia o insaccati; è inoltre usata nella produzione di liquori e vermouth.  Tra i sassi ecco una violaciocca (Violâr salvàdi, Matthiola carnica) Si prosegue con l’ acetosa (Panevin, Asèdule di prât, Rumex acetosa), una commestibile dalle proprietà diuretiche e depurative, ha sapore acidulo, contiene ossalati quindi è da usare con moderazione; le foglie fresche hanno proprietà astringenti se applicate sulla pelle, sono altresì utilizzate per minestre e frittate. molto saporita la valeriana selvatica (Ardielùt, Valeriana olitoria) usata nelle insalate,
Una altra pianta comune e infestante è la stellaria (Centuvièl, Stellaria media), ha proprietà diuretiche e lassative, in cucina è usata nella preparazione di zuppe e contorni misti. 
Un’altra pianta comune è la garofanaia (?, Geum rivale), il rizoma ha un forte odore di chiodi di garofano ed è utilizzato (secco) come digestivo e antinfiammatorio di seguito una bella pianta di lingua di vacca, che abbiamo già incontrato qui e una silene alba anch’essa già incontrata qui di seguito una crepis, radichiella dei prati, (Scarpùte (?), Crepis biennis), simile al tarassaco ma meno amara, in epoca primaverile si utilizzano i boccioli come capperi,   e le foglie tenere in contorni misti una clematis (Blaudinàrie ròsse, Clematis viticella), non commestibile anzi tossica (ranuncolacee),  qui ancora in crescita ma che darà bellissimi fiori viola-azzurri continua…

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