Si salva solo Francoforte
Bene Telecom e Mediaset, in calo il comparto bancario. Giù anche i titoli del lusso. Ennesimo record storico per Exor nonostante i cali di Fca ed Cnh.
Giornata di storno, oppure chiamiamole prese di profitto, per la nostra Borsa che ha lasciato sul terreno quasi un punto percentuale. Nessun allarme perché dopo sei rialzi consecutivi, uno stop è assolutamente fisiologico.
Non si ferma mai, invece, Francoforte, unica Piazza, fra quelle del Vecchio Continente, a terminare anche la seduta odierna con un rialzo, e, naturalmente, con l’ennesimo (ma davvero non si contano più) record storico. Il Dax 30 (+0,04%) ha terminato oggi le contrattazioni a 11.210,27 punti una quota stratosferica.
Il nostro Ftse Mib (-0,96%) ha visto vendite per tutta la seduta, soltanto nell’ultima mezz’ora, aiutata da Wall Street, ha trovato un rimbalzo che gli ha fatto recuperare una ottantina di punti ed evitare di chiudere sul minimo di giornata.
Non sono stati numerosi i rialzi e solo un paio di titoli hanno guadagnato più di un punto percentuale, si tratta di Telecom Italia (+1,57%) che beneficia degli acquisti che in tutta Europa hanno riguardato il settore, e Mediaset (+1,35%) dopo l’offerta di 1,22 miliardi di euro per la totalità di Rai Way. Naturalmente il Governo ha già fatto sapere che non scenderà sotto il 51%, ma qualora io fossi un azionista di Rai Way avrei qualche obiezione.
Sul fondo della graduatoria odierna abbiamo invece quasi tutti titoli del comparto bancario (sei delle ultime sette posizioni), questo il bilancio di giornata del comparto: Ubi Banca (-2,85%), Banca MPS (-2,70%), Mediobanca (-2,66%), Unicredit (-2,27%), Banco Popolare (-2,23%), Bper (-2,13%), BpM (-2,10%) ed Intesa Sanpaolo (-1,51%).
Seduta negativa anche per Moncler (-2,57%) tornato di nuovo sotto quota 13 euro, sono arrivate poi prese di beneficio anche su Fiat Chrysler Automobiles (-2,12%) ed Autogrill (-2,04%).
Non trova pace Saipem (-1,99%) che al momento deve difendere quota 9 euro e conferma le difficoltà per recuperare quotazioni più consone al titolo.
Le prese di profitto hanno riguardato anche Salvatore Ferragamo (-1,85%) e Prysmian (-1,73%), mentre siamo arrivati al terzo ribasso consecutivo per Cnh Ind. (-1,60%).
Anche oggi, però, i ribassi di Fca e Cnh non hanno fermato la corsa di Exor (+0,53%) che, naturalmente, ha stabilito il proprio ennesimo massimo storico.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro