Pessimi dati macro dagli Usa
Vola Cnh Ind. dopo le parole di Marchionne. Molto bene ancora Saipem, Tenaris ed Eni. Positivo il comparto bancario. In calo Mediaset.
La nostra Borsa è risultata decisamente la migliore e l’indice di riferimento è tornato immediatamente oltre quota 24.000 punti grazie in particolare alla brillante seduta del comparto bancario.
A Wall Street la giornata è cominciata molto bene, i pessimi dati macro, infatti, hanno giovato agli indici a stelle e strisce, ora diventa sempre più probabile che l’aumento dei tassi verrà rimandato al prossimo anno e poi si vedrà.
L’indice NY Empire, quello che monitora il settore manifatturiero nello Stato di New York, che era previsto in aumento da 6,9 a 7,3 punti è letteralmente precipitato addirittura sotto zero (-1,2 punti), una manna per le Borsa, figuriamoci se la Yellen in una situazione simile potrà mai avere il coraggio di aumentare i tassi, anzi, così si prospetta un nuovo Quantitative easing negli Stati Uniti.
Ed allora ecco che i nostri titoli bancari, respirando aria di ulteriore liquidità, sono tornati a salire, ecco le loro performances odierne: Banco Popolare (+1,84%), Intesa Sanpaolo (+1,80%), Unicredit (+1,34%), BpM (+1,32%), Ubi Banca (+1,00%), Banca MPS (+0,82%), Mediobanca (+0,79%) e Bper (+0,64%).
In vetta ai rialzi, però troviamo Cnh Ind (+6,40%) tornato su quotazioni di un anno fa grazie alle parole di Marchionne che durante l’Assemblea dei soci ha detto di “guardare ad opportunità”.
Completano il podio i due titoli “petroliferi” Saipem (+5,23%) che con l’ottavo rialzo di fila ha recuperato quota 12 euro e superato la media delle quotazioni degli ultimi dodici mesi, e Tenaris (+5,03%) tornato sopra quota 15 euro, un livello che non vedeva da oltre sei mesi.
Naturalmente è andata bene anche ad Eni (+1,75%) già su valutazioni storicamente molto elevate.
Sul fondo della classifica, invece, troviamo Mediaset (-3,75%) penalizzata dalle ipotesi paventate di una Rai senza canone (ma sempre con soldi pubblici), e molto più “commerciale” (come se non lo fosse già abbastanza con tutti i programmi spazzatura che manda in onda).
Qualche presa di profitto per Yoox (-0,69%), mentre Exor (-0,62%) che inizialmente era stata penalizzata per l’acquisizione di Partner Re (considerata cara dal mercato), è andata a terminare la seduta sui massimi di giornata.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro