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Piazza Affari limita i danni ma finisce in rosso

Da Pukos
Piazza Affari limita i danni ma finisce in rosso

L’indice Zew spaventa Francoforte

Sale Banca MPS, ma scende BpM. Ancora un rimbalzo per Gtech, Cnh e tutta la galassia Agnelli. In calo Prysmian ed il settore dell’energia.

Classica seduta ad U rovesciata quella odierna a Piazza Affari, partenza in territorio negativo, immediata ripresa, per la quasi totalità della giornata il nostro indice principale ha fatto segnare una variazione positiva salvo ritornare sotto la linea della parità quando mancava meno di un’ora al termine delle contrattazioni.

Nulla di grave, beninteso, il Ftse Mib (-0,23%) ha limitato di molto le perdite rispetto a Parigi (-0,9%) e soprattutto Francoforte (-1,2%), il segnale che però è arrivato dal mercato è un segnale di discontinuità rispetto alle ultime due sedute rialziste e di continuità rispetto al trend negativo che sta imperversando a Piazza Affari da circa un paio di mesi.

E d’altronde guardando al dato sulla fiducia degli investitori in Germania non si può non essere preoccupati, più di un calo si è trattato proprio di un crollo verticale, si è passati dai 27,1 punti di luglio agli 8,6 punti di agosto! La situazione ucraina e le ritorsioni economiche contro la Russia non fanno che rivelarsi un boomerang per l’Occidente, gli italiani forse non sanno che stanno tornando indietro dal confine russo migliaia di container pieni della nostra frutta e verdura ed i nostri coltivatori sono letteralmente disperati.

Ma torniamo a Piazza Affari per sottolineare come davvero poche altre volte abbiamo assistito ad una seduta così contrastata per il nostro comparto principe, quello dei titoli bancari.

Contrastate le “Popolari” con Banca MPS (+4,76%) dopo però che in intraday le quotazioni erano scese addirittura sotto quota 1 euro, quindi ai minimi dell’anno e vicinissime al minimi assoluti, Bper (+0,95%), Banco Popolare (+0,92%) e Ubi Banca (+0,45%), mentre la maglia nera di giornata è toccata a BpM (-2,40%).

Contrastate anche le Big, con Mediobanca (+1,59%) e Unicredit (+0,45%) che terminano con un rialzo mentre Intesa Sanpaolo (-1,40%) ha accusato una flessione inaspettata andando a chiudere molto distante dai massimi di giornata.

Contrastato il settore del lusso che ha visto salire Salvatore Ferragamo (+1,92%), Yoox (+0,60%) e Luxottica (+0,28%), ma scendere Tod’s (-0,43%) e Moncler (-0,50%).

Terzo rimbalzo consecutivo per Gtech (+3,04%) e Cnh Ind. (+1,82%) che dopo non aver fatto altro che scendere per cinque mesi sembrano avere trovato contemporaneamente il rimbalzo giusto.

Giornata positiva per l’intera galassia Agnelli che ha visto salire le quotazioni anche di Fiat (+1,65%) ed Exor (+1.49%). Confermano i rimbalzi anche Autogrill (+1,45%) e Finmeccanica (+0,98%).

Torna a scendere invece Prysmian (-1,49%), ma il contributo maggiore al calo del nostro indice è arrivato da Eni (-1,25%) in una giornata negativa per l’intero comparto energetico: Snam Rete Gas (-1,23%), Tenaris (-0,93%) e Saipem (-0,58%).

Da segnalare infine anche i ribassi di Stmicroelectronics (-1,10%) e Buzzi Unicem (-1,09%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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