Piazza Affari positiva, ma il momento è delicato

Da Pukos

Bene bancari e utilities

Svetta Ubi Banca, sale ancora Enel e la controllata EGP. Nuovi record storici per Snam e Terna che festeggiano l’arrivo dei cinesi. Male il comparto del lusso.

Il mercato americano comincia a dar segni di nervosismo, sono i primi segnali di un innalzamento della volatilità? Con ogni probabilità … sì! Ed allora non bisogna festeggiare neppure il rialzo odierno.

In effetti il nostro Ftse Mib (+0,70%) stava viaggiando intorno ai 21.200 punti a meno di un’ora dalla chiusura delle contrattazioni, quando New York ha improvvisamente invertito la marcia e subito il nostro indice principale è sceso di quasi 200 punti, trovando negli ultimi minuti nuovi compratori e terminando al fixing a 21.085 punti.

Certo, sappiamo tutti che domani sarà una giornata importante per i mercati ed il nervosismo comincia a sentirsi, probabilmente il periodo di crescita continua e contemporanea bassa volatilità è destinato a non aver vita lunga.

Milano è stata aiutata ancora una volta dai titoli del comparto bancario, mentre il settore del lusso, che ieri aveva “tenuto”, oggi è sprofondato.

In vetta ai rialzi odierni troviamo Ubi Banca (+2,98%), ma comunque nessun titolo del settore è andato controcorrente: Unicredit (+1,34%), Bper (+1,32%), Banco Popolare (+0,83%), BpM (+0,71%), Intesa (+0,61%), Banca MPS (+0,44%) e Mediobanca (+0,44%).

A contribuire in maniera decisiva al rialzo del nostro indice principale sono state anche le utilities, oggi ha brillato in particolare Enel Green Power (+2,15%), ma non è stata da meno la capogruppo Enel (+1,56%) che rimane su livelli estremamente elevati.

Non molla quota 20 euro Atlantia (+1,85%) che rimane saldamente sopra la media degli ultimi dodici mesi (18,22 euro).

Abbiamo assistito poi a due rimbalzi, quello di Mediaset (+1,48%) e quello di Buzzi Unicem (+1,44%) che pare intenzionato a riprendersi quota 13 euro.

Continua il buon momento di Prysmian (+1,24%) che dopo le disastrose sedute di inizio maggio sembra ora essersi stabilizzata.

Ma ancora una volta sono i record storici di Snam Rete Gas (+1,07%) che eguaglia il fixing dello scorso 19 giugno (4,516 euro) e di Terna (+1,00%) che invece sale dove non era mai arrivato (4,058 euro) a fare notizia. Ovviamente i due titoli godono dei favori del mercato per la vendita di una quota importante di Cdp Reti ai cinesi.

Torna invece a scendere, e parecchio, Yoox (-3,54%) che interrompe bruscamente un buon periodo.

In calo anche Salvatore Ferragamo (-3,18%) che atterra su quota 21 euro, e Moncler (-2,93%) che esce nel modo peggiore da una fase laterale.

Da segnalare poi il calo di Saipem (-2,82%) tornato sotto la media dell’ultimo anno dopo aver annunciato una trimestrale niente male (utile +23% rispetto al primo trimestre), ma una guidance deludente, non è bastato neppure l’annuncio di diverse nuove commesse per un ammontare di 850 milioni di dollari.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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