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Piazza Affari quasi tutta “rossa”

Da Pukos
Piazza Affari quasi tutta “rossa”

Brutti dati dall’Istat, ed anche il FMI …

Si salvano S. Ferragamo e Snam. Molto male WDF ed il comparto bancario, giù anche gli industriali, forti cali per la galassia Agnelli.

Che la settimana non cominciasse sotto i migliori auspici lo si è capito subito, già dai primi minuti di contrattazione, infatti, sono stati scaricati sui book numerosi ordini di vendita e dopo un’ora il nostro indice principale stava già perdendo oltre un punto percentuale.

Nessun dato macro dagli Usa ha potuto aiutare i listini europei che hanno terminato tutti in territorio negativo seppur con variazioni non uniformi, ha perso oltre un punto percentuale Francoforte (-1,1%), più contenuto il ribasso di Parigi (-0,7%) e decisamente più lieve quello di Londra (-0,3%).

E’ andata peggio al nostro Ftse Mib (-1,48%) che aveva cercato di consolidare quota 20.500, ma, intorno alle 15:00 ha ceduto definitivamente questo livello e quindi è nuovamente finito sotto la media delle quotazioni degli ultimi 12 mesi.

E’ la settimana decisiva per le trimestrali negli Stati Uniti, in quest’ottava, infatti, conosceremo i dati di circa il 30% della aziende che compongono l’indice S&P500, oggi però il mercato ha guardato maggiormente alle vicende “domestiche”, il FMI ha lanciato un nuovo allarme soprattutto per quanto riguarda il nostro Paese.

La conferma è poi arrivata dall’Istat che ha sfornato dati estremamente preoccupanti, per l’industria italiana, a maggio si è registrato un calo, non solo degli ordini (-2,1%), ma anche del fatturato (-1,0%), un risultato negativo (e per questo ancor più preoccupante) dovuto in gran parte all’estero, segno che la nostra industria fatica sempre di più ad essere competitiva sui mercati internazionali.

Ed anche Credit Suisse ha pubblicato un report non certo favorevole per il nostro Paese, la Banca elvetica, infatti, preferisce la Spagna e rimane molto prudente sulla nostra Borsa.

Ed ecco che sul nostro listino principale solo due titoli hanno fatto segnare un rialzo, si tratta di Salvatore Ferragamo (+0,82%) e di Snam Rete Gas (+0,18%) che però termina distante dai massimi di giornata.

Stmicroelectronics è rimasta invariata, per il resto solo frecce rosse che hanno riguardato in particolare il comparto bancario, ma la maglia nera di giornata è andata a World Duty Free (-3,39%) che perde tutto quanto guadagnato venerdì scorso … e con gli interessi.

Ecco le performances del settore bancario: BpM (-3,31%), Ubi Banca (-3,22%), Bper (-2,89%), Unicredit (-2,22%), Banco Popolare (-2,21%), Intesa (-1,87%), Banca MPS (-1,67%) e Mediobanca (-1,17%).

Inanellano il terzo risultato negativo di fila sia Cnh Ind. (-2,55%) che Finmeccanica (-2,44%), ne risente Exor (-2,26%) che ritorna sotto quota 29 euro.

Non conferma il rimbalzo di venerdì scorso Saipem (-2,14%) e torna a scendere anche Moncler (-1,91%).

Di nuovo su livelli “critici” Autogrill (-1,86%), cede decisamente la media dell’ultimo anno Pirelli (-1,74%).

Lasciano sul terreno oltre un punto percentuale anche: Fiat (-1,73%), Campari (-1,50%), Yoox (-1,47%), Azimut (-1,47%), Telecom (-1,42%), Eni (-1,38%), Enel (-1,30%), Luxottica (-1,24%), Generali (-1,12%) ed Enel Green Power (-1,07%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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