Crollano i bancari ed il risparmio gestito
Sul fondo Azimut e Mediolanum, ma i titoli bancari non sono andati molto meglio. Svetta ancora Fca. Luxottica al massimo storico.
Pronti … via … ed il nostro indice principale viene investito da una valanga di vendite. Ad essere colpiti in particolare il comparto bancario e quello del risparmio gestito.
C’è stato un tentativo di rimbalzo, ma è durato poco, il Ftse Mib (-1,64%) si è adagiato su quota 19.700 punti e più o meno ci è rimasto fino al fixing.
Anche gli altri indici europei sono finiti in rosso, ma i cali sono risultati molto meno accentuati, Londra ha perso un punto percentuale, Parigi e Francoforte hanno limitato il calo a circa tre decimi di punto.
Alla fine si sono salvati dalle vendite solo quattro titoli: la solita Fca (+1,69%) che appena è tornata sotto quota 10 euro è schizzata all’insù stabilendo, al fixing, ancora il nuovo massimo dell’anno. Siamo sui massimi del luglio 2007, quei valori dai quali il titolo è precipitato fino al celebre marzo 2009.
Ma il titolo del giorno è ancora una volta Luxottica (+1,16%) che vola al nuovo massimo storico (43,5 euro), incurante degli AD che cambiano in continuazione.
Ed a proposito di titoli in gran vena ecco il settimo rialzo di fila per Autogrill (+0,66%) tornato in vista delle quotazioni media degli ultimi dodici mesi.
Concludiamo le frecce verdi con Pirelli (+0,18%) che sta evidentemente consolidando il livello raggiunto.
Ed eccoci quindi ai maggiori ribassi. Come detto il comparto del risparmio gestito oggi ha subito i maggiori tracolli, maglia nera per Azimut (-4,97%) che inverte bruscamente la rotta, forse non si sono ancora visti i minimi dell’anno? Discorso analogo per Mediolanum (-4,75%).
A seguire un “tris” di Banche popolari: Bper (-4,39%), Banco Popolare (-3,70%) e BpM (-3,23%).
Proprio quando stava per tornare in area 20 euro ha fatto un’inversione ad U anche Yoox (-3,22%), mentre per Buzzi (-3,16%) la campanella d’allarme era già suonata venerdì scorso.
Molto male Intesa Sanpaolo (-3,15%) per lungo tempo peggior titolo di giornata, e torna a scendere anche Moncler (-3,02%).
Detto dei ribassi di Ubi Banca (-2,75%) ed Unipolsai (-2,52%) eccoci al comparto nell’occhio del ciclone ormai da tempo, ci riferiamo ovviamente ai petroliferi in calo anche oggi assieme alle quotazioni dell’oro nero.
Il peggiore è risultato Eni (-2,49%) al quinto calo di fila ed ormai in prossimità del minimo dell’anno toccato nel lontano mese di febbraio.
Tenaris (-2,48%), poi, è sceso addirittura sotto quota 13 euro, non accadeva dal 28 giugno del 2012.
E concludiamo rimarcando anche i ribassi di Unicredit (-2,35%) e Banca MPS (-2,31%) che al fixing oggi vale 0,634 euro!!!
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro