Seduta comunque molto volatile
Vola WDF sulle voci di una cessione. Continuano a salire Campari ed Stm. Senza fine il crollo di MPS, in forte calo il settore petrolifero.
Seduta caratterizzata dall’ennesimo crollo dei titoli petroliferi e minerari, che ovviamente penalizzano maggiormente la Borsa londinese, tornano invece le frecce verdi per Francoforte, Parigi e soprattutto Milano.
La giornata cominciava male sull’onda di quanto accaduto a ieri a Wall Street, e nelle prime ore di contrattazione prevalevano le vendite, già al termine della mattinata, però, la situazione si capovolgeva.
Ma la volatilità la faceva da padrona ed il sentiment in borsa cambiava più frequentemente dell’abito di una modella in passerella, nell’ultima ora, però, a prevalere erano gli acquisti.
Dagli Usa notizie contrastanti, le prime richieste di sussidi alla disoccupazione sono letteralmente crollate (-42.000 unità), ma le trimestrali non hanno convinto ed anche le vendite di case in corso hanno subito un calo inatteso.
Insomma regna l’incertezza, la sola cosa sicura è che la Germania nel mese di gennaio ha visto un calo dei prezzi, ma non si deve parlare di deflazione (che è un termine che fa paura), i media nazionali la chiamano “inflazione negativa”, un’espressione molto più politicamente corretta.
Insomma guai a dire ciechi, occorre dire non-vedenti, sta di fatto che, certamente dipenderà dal calo del prezzo del petrolio, ma ora è ancora più evidente come la febbre dei Paesi periferici può contagiare anche la grande Germania.
Il guadagno odierno del nostro Ftse Mib (+0,56%) è senza dubbio provvidenziale, ma non dobbiamo pensare ora che le due sedute precedenti debbano rimanere isolate, ogni campanello d’allarme va ascoltato con attenzione.
Protagonista di giornata World Duty Free (+8,98%) le voci sulla probabile vendita da parte dei Benetton hanno fatto volare il titolo, la società vanterebbe più di un pretendente, quindi le valutazioni, ed i target price, si sprecano, c’è chi si spinge a prevedere il ritorno delle quotazioni sui massimi assoluti toccati un anno or sono.
Alle sue spalle un altro titolo che recentemente ha dato grandissime soddisfazioni agli azionisti, si tratta di Campari (+4,11%) tornato addirittura oltre quota 6 euro, dopo le prime due sedute dell’anno abbiamo assistito ad un’impressionante impennata.
Gran rimbalzo poi per Stmicroelectronics (+3,79%), ma impressiona ancora una volta Finmeccanica (+3,68%) per l’azienda a partecipazione pubblica il 2015 non poteva iniziare in maniera migliore (+23,85%).
Guadagnano oltre due punti percentuali Cnh Ind. (+2,90%), Mediaset (+2,72%), Buzzi Unicem (+2,40%) ed a questo punto troviamo il miglior bancario di giornata, si tratta di Mediobanca (+2,25%)
Per il settore più importante del nostro indice principale si è trattato di una seduta contrastata, troviamo infatti ancora una volta sul fondo della classifica Banca MPS (-5,65%) per la quale non esistono parole.
Oggi in calo anche BpM (-2,59%) e Banco Popolare (-0,62%).
I cali dei prezzi petroliferi hanno penalizzato nuovamente Saipem (-4,50%), Tenaris (-4,27%) ed Eni (-1,78%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro