Ancora in auge il comparto bancario
Le Banche Popolari sempre sotto i riflettori, molto bene anche il comparto petrolifero, ancora un massimo storico per Exor. In calo A2A.
Ancora sorretta dal comparto bancario la nostra Borsa mette a segno un’altra grande performance, il nostro indice principale ha iniziato alla grande il 2015 ed è tornato su livelli che non vedeva dallo scorso mese di luglio.
Non fa paura neppure la vicenda Veneto Banca che, invece, dovrebbe essere più che un campanello una vera sirena d’allarme. Siamo certi che i bilanci degli altri Istituti siano veritieri? E le sofferenze su livelli record non devono preoccupare?
Intanto dagli Stati Uniti non esce un dato macro positivo neppure a pagarlo, le costruzioni di nuove case sono diminuite del 2%, sotto le attese del mercato, ed il calo dei prezzi alla produzione è stato record (-0,8%), la produzione industriale, infine, è salita di uno striminzito 0,2% ossia la metà di quanto ci si aspettava.
Wall Street ha quindi iniziato le contrattazioni in territorio negativo in attesa di conoscere, fra poche ore, le minute del FOMC.
Nonostante tutto, però, il nostro Ftse Mib (+1,85%) ha trovato un nuovo impulso dopo l’apertura del mercato americano andando a concludere sul massimo di giornata.
Il podio è stato monopolizzato da tre titoli del comparto bancario, si tratta di Banca MPS (+4,83%), BpM (+4,71%) e Banco Popolare (+3,78%).
Buon rimbalzo per Mediaset (+3,62%) che ha preceduto nella classifica odierna un altro titolo del settore bancario: Bper (+3,46%).
La performance del nostro indice di riferimento è stata dovuta anche in gran parte al comparto petrolifero che ha visto risalire nuovamente Saipem (+3,40%) e soprattutto Eni (+3,37%) tornato sopra quota 16 euro, se pensiamo a quanto costa il petrolio ed a come è ridotta la Libia dovremmo ritenere la quotazioni di Eni quasi miracolosa.
Continua inoltre il buon periodo di Cnh Ind. (+3,31%) che contribuisce al nuovo massimo storico di Exor (+1,56%), ma questo praticamente avviene giornalmente, ed infine citiamo un altro rialzo “pesante”, quello messo a segno da Unicredit (+3,05%).
Sul fondo invece troviamo A2A (-1,00%) al quarto ribasso di fila, mentre Buzzi Unicem (-0,79%) dopo aver superato in intraday anche quota 13 euro, ha invertito la marcia finendo in controtendenza rispetto all’indice.
Prosegue infine la fase laterale di Autogrill (-0,60%) ed il consolidamento delle posizioni raggiunte da parte di Pirelli (-0,52%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro