Piazza aperta...alle auto

A volte ti viene da chiederti chi te lo fa fare. A volte vedi certi atteggiamenti e dici: ma non sto meglio a casa mia, davanti alla televisione o a feisbuc a ciattare? A volte questo domandarsi è legittimo, anche se non giusto. Perché poi all’impegno di solito corrispondono i risultati, magari non proprio commisurati alla fatica messa ma sempre risultati sono. Soltanto che, in certi casi, non vedi il risultato ma solo l’atteggiamento di chi, o per accidia o per malafede, ti mette più o meno volontariamente i bastoni tra le ruote, sapendo o non sapendo che non li mette solo a te ma anche e soprattutto al futuro futuribile di questa disgraziata città.

E così deve essere capitato ai promotori de “La spiga nascosta”, la caccia al tesoro organizzata dalle associazioni cattoliche per celebrare il nostro Santo Patrono e, contemporaneamente, dare vita per una sera al nostro maltrattato centro storico. In verità quest’anno non ci sono stato per problemi miei. Ma c’ero l’anno scorso e mi ricordo uno spettacolo favoloso, pieno di giovani che correvano allegramente nel gioco tra le vie strette e irte rese ancor più particolari dall’illuminazione notturna. L’epilogo della gara si svolge in piazza. Bene: ieri la piazza non era chiusa alle macchine, nonostante centinaia di giovani che l’affollavano. Si è detto che non si può chiudere una strada per una caccia al tesoro. Certo, non si possono fare arrabbiare quei venti/trenta elettori che non possono rinunciare per una sera alla macchina, oppure suscitare l’ira funesta di uno/due residenti che non riescono a capire che, se per una sera parcheggiano lontano da casa, magari avranno ben altri giovamenti futuri. A Montegranaro non c’è la cultura della valorizzazione di quel che si ha. La città è uno strumento da utilizzare, un utensile. Non è un luogo da vivere o da far vivere. E questo parte da chi dovrebbe per primo dare la sferzata per invertire questo processo autodistruttivo. La prova stasera: spettacolo in piazza San Serafino e macchine che passano indisturbate in piazza, lungo Corso Matteotti e via Ermete Di Battista. E non c’era un vigile. Ah già…non ci sono proprio….

Luca Craia