Nel giorno in cui si ricorda la Strage di piazza della Loggia (28 maggio 1974), nel giorno in cui anche la maglia rosa del Giro d'Italia rende omaggio alle otto vittime della bomba, mentre a palazzo di giustizia a Brescia si celebra un processo carico di reticenze, ma importante perchè svela quali fossero in quegli anni i rapporti tra stato, servizi segreti e mondi dell'estrema destra, permettetemi di raccontarvi una storia.
E' la storia di un fumetto, si chiama "Un fascio di bombe" ed è un racconto vergato, nel 1975, da tre artisti del genere: Alfredo Castelli (il padre di Martin Myster), Mario Gomboli (bresciano di nascita, fra gli animatori di Diabolik), e Milo Manara (che non ha bisogno di grandi presentazioni). Nel 1975 il Psi commissionò quel fumetto che fu distribuito in 600 mila copie soprattutto nelle regioni bianche con uno scopo ben preciso spiegare agli elettori (la distribuzione avvenne in occasione di una campagna elettorale) in un racconto a fumetti la strategia della tensione. Così, partendo dalla Strage di piazza Fontana, le tavole si animano di adunate sediziose, vertici segreti tra uomini dello Stato e gruppi eversivi di destra, di Pinelli, Valpreda, Fanfani, generali e funzionari, fino ad un'immagine famigliare ai bresciani, l'orologio di Piazza Loggia e la nuvola di fumo di quel piovoso giorno di fine maggio.
Un fumetto che non sembra scritto nel 1975, ma che pare tratteggiato da un cronista che in questi mesi stra seguendo il processo di Brescia sulla Strage di piazza Loggia. "Ogni rassomiglianza di questo fumetto con persone viventi e vissute e con fatti realmente accaduti non è casuale, è volontaria" si legge in seconda di copertina del volume edito da Qpress che sotto la direzione di Giuseppe Peruzzo ne ha curato la ristampa integrale dell'edizione uscita nel '75 (fino ad ora riproposta solo in tiratura limitata tre anni dopo). "E' un'opera che segna una tappa fondamentale nell'impegno del fumetto come strumento di informazione" spiega l'editore che ha presentato il lavoro all'ultimo salone del libro di Torino (è qui, infatti, che mi sono imbattutto in questa opera).
Dopo aver letto quelle tavole, mi chiedo se questo non sia uno dei tanti campi da perlustrare assieme ai libri, agli incontri, ai lavori nelle scuole per perpetuare la memoria. Qualcuno, per la verità, ci sta già pensando.
Scrive il fumettista-disegnatore Matteo Fenoglio sul suo blog "Oggi (giovedì 27 maggio, ndr) su l'Unità è uscito un fumetto mio e di Francesco (Francesco "Baro" Barilli, ndr). E' una tavola pensata per il giorno della memoria sulle vittime del terrorismo, ma inquadrata nell'anniversario di Piazza della Loggia e della morte di Walter Tobagi, il 28 maggio. E' da alcuni mesi che con Francesco seguiamo le udienze del processo tuttora in corso. Stiamo seriamente pensando di farci un fumetto, un po' per chiudere l'esperienza di Piazza Fontana, un po' perchè ci siamo vivamente e umanamente appassionati alla vicenda. Sarà una cosa diversa dal fumetto precedente, più ampia, più personale, forse più riflessiva. Ma è ancora presto per parlarne".
Sarà ancora presto per parlarne ma auguriamo a Matteo di poter coronare il proprio progetto: sarà un altro importante mattone per costruire la nostra memoria collettiva.
Ecco la tavola comparsa sull'Unità sulla strage di Piazza Loggia (cliccaci sopra per ingrandirla e leggerla).