Piazza Vittorio in una foto d'epoca
Visto il notevole interesse che ha avuto la notizia della riqualificazione di Piazza Vittorio anche sulle testate giornalistiche nazionali non possiamo esimerci dallo scambiare qualche parola sull’argomento tenendo presente l’importanza che la piazza riveste nella vita del rione. Vorremmo sottolineare innanzitutto, che, forse, è l’ultima occasione perchè questo luogo divenga finalmente un centro vitale non solo per l’Esquilino ma anche per tutta la città di Roma, con il suo grande giardino, i suoi portici, i suoi monumenti e i suoi grandi marciapiedi alberati. E quindi sarebbe utile non sprecarla e cercare per quanto possibile una fattiva collaborazione con le autorità competenti per apportare al progetto ulteriori migliorie sostenibili e compatibili con il budget messo a disposizione per l’opera.
In questo link il progetto a grandi linee dal sito di “La Repubblica”.
Affinchè Piazza Vittorio non diventi solo una splendida oasi nel centro della città per il relax e lo svago di grandi e piccini ma un punto di interesse tra i principali di tutta Roma. occorre tener presente che :
- Un progetto di riqualificazione ambientale deve essere condotto su diversi piani d’azione per far sì che ottenga lo scopo che si era prefissato, cioè il miglioramento della qualità di vita delle persone che abitano o lavorano nelle vicinanze: E’ quindi necessario interagire anche sulle strade, sui marciapiedi, sull’illuminazione , sul traffico , sui parcheggi, sugli arredi urbani, sulle nuove possibilità di mobilità (bike sharing, car sharing, colonnine elettriche) e non ultimo sull’assetto commerciale delle zone limitrofe.
- E’ indispensabile prevedere negli anni seguenti alla riqualificazione il budget necessario per assicurare la sorveglianza e la manutanzione del sito altrimenti si rischia dopo poco tempo di ricadere nel degrado e nell’abbandono come è successo purtroppo in altri luoghi del rione (ma anche a Piazza Vittorio stessa).
- Nel progetto grande attenzione è stata riposta nella valorizzazione del patrimonio archeologico della piazza. Non è la prima volta che i suoi monumenti destano curiosità e ammirazione perchè nei secoli passati molti archeologi e studiosi si sono cimentati nella ricostruzione più o meno fantasiosa per esempio dei “Trofei di Mario” come testimonia l’immagine in fondo al paragrafo di una stampa ottocentesca di un lavoro di Antoine Martin Garnaud. Ma in più Piazza Vitttorio può divenire un polo di attrazione turistica di prim’ordine tenendo presente che tra breve tempo sarà possibile ammirare gli interessantissimi reperti ritrovati durante la costruzione del parcheggio sotterraneo del nuovo palazzo dell’ ENPAM e che qualche anno fa una campagna di scavo proprio sotto i giardini portò alla luce dei resti elegantissimi di una villa patrizia (Horti Lamiani) dell’antica Roma (vedi l’articolo tecnico finale in file.pdf)
In conclusione, tenendo presente la vicinanza di basiliche, chiese ed altri monumenti, e le eccellenti possibilità fin da ora di usufruire dei mezzi pubblici per gli spostamenti, non possiamo che esortare i progettisti e gli anmministratori a lavorare perchè questa diventi la riqualificazione definitiva della piazza e grazie a questa occasione formidabile e forse irripetibile si pongano le basi per riaccendere il motore dello sviluppo della zona. Infine, un’esortazione : se qualcuno ha qualche buona idea “nel cassetto” è ora di tirarla fuori…..