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Picasso e la pittura a più dimensioni

Creato il 17 aprile 2013 da Artesplorando @artesplorando

Picasso e la pittura a più dimensioni

Pablo Picasso, famiglia di acrobati

Mi piace iniziare a parlare di Picasso citando Gertrude Stein. Che forse pochi conoscono. 
Con la sua attività e la sua opera, la Stein diede un impulso rilevante allo sviluppo dell'arte moderna e della letteratura modernista. Trascorse la maggior parte della sua vita in Francia. Apertamente lesbica, la sua relazione praticamente "matrimoniale" con Alice Toklas è una delle più celebri della storia LGBT. Celebre è il Ritratto di Gertrude Stein del 1906 che le fece Picasso, riconosciuto dagli storici dell'arte come il primo passo embrionale verso lo stile cubista. Di lui, lei scrisse:Un bambino vede la faccia di sua madre, e la vede in modo completamente diverso da come la vedono gli altri. Non sto parlando dell’anima della madre, ma dei tratti, dell’intera faccia; il bambino la vede molto da vicino, è una faccia grande per gli occhi di un piccino, il bambino, per un po’, vede solo una parte della faccia della madre, conosce un tratto e non l’altro, un lato e non l’altro: alla sua maniera, Picasso conosce le facce come un bambino, conosce le facce, la testa, il corpo. Stava dunque cominciando a cercare di esprimere questa consapevolezza e la lotta era terribile perché, tranne certa scultura africana, nessuno aveva mai provato a rappresentare le cose vedute non come si sa che sono, ma come sono quando uno le vede senza ricordare di averle guardate. […] Picasso, quando vedeva un occhio, l’altro non esisteva, per lui esisteva solo quello che vedeva.  G. Stein, Picasso, 1938

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Pablo Picasso, les demoiselles d'Avignon

Picasso nasce a Malaga il 25 ottobre 1881 da don José Ruiz Blasco, insegnante di disegno, e Maria Picasso y Lopez. A dieci anni Pablo segue i genitori in Galizia, dove il padre presta servizio presso la Scuola d'arte e mestieri, e sin da bambino comincia a esercitarsi nel disegno. Nel 1895 don José ricopre l'incarico di professore a Barcellona, dove Pablo viene ammesso, in forte anticipo sull'età, alle classi superiori di disegno dal vero e di pittura della Scuola di belle arti. Il dipinto Scienza e carità appartiene al debutto accademico dell'artista ed è accolto positivamente all'Esposizione nazionale di belle arti di Madrid, dove poco dopo è ammesso alla Real Academia de San Fernando. Nel 1898 trascorre un lungo periodo a Horta de Ebro e, rientrato a Barcellona, è tra i frequentatori del cabaret Els Quatre Gats, fulcro dell'ambiente artistico-letterario d'avanguardia. Qui inaugura una personale di grafica e pittura, recensita positivamente sul giornale "Vanguardia". 

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Pablo Picasso, Guernica

Nel 1900 compie il primo viaggio a Parigi, che sarà seguito da altri tre soggiorni, l'ultimo dei quali, nel 1904, sancisce il suo definitivo trasferimento. Nel 1901 ha inizio, con dipinti come i ritratti di Jaime Sabartés e di Mateu Fernandez de Soto, il "periodo blu". Nel 1902 partecipa a una collettiva presso la galleria parigina di Berthe Weill; decide di ritornare per alcuni mesi a Barcellona, a causa delle ristrettezze economiche che lo affliggono. Nel 1904 è di nuovo a Parigi, dove va ad abitare nel famoso Bateau Lavoir a Montmartre; in questo periodo conosce Fernande Olivier, con la quale ha una relazione che durerà alcuni anni. Nel 1905, con il dipinto L'attore, ha inizio il "periodo rosa". In questo stesso anno frequenta Guillaume Apollinaire e i fratelli Stein e fa la conoscenza di Matisse.

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Pablo Picasso, la colazione sull'er

Il 1907 è un anno cruciale: conosce Derain e Georges Braque, si accosta all'arte negra e all'opera di Cézanne, lavora al capolavoro Les demoiselles d'Avignon. L'anno successivo stringe amicizia con Braque, il quale aveva, nel frattempo, sperimentato la pittura "a cubi"; la frequentazione tra i due si fa intensa, sino a culminare in soggiorni comuni di lavoro nei Pirenei. Nel 1912 realizza il primo papier collé, Natura morta con sedia impagliata, in cui un inserto di carta da parati "rompe" l'unità della pittura. Si lega nel frattempo a Marcelle Humbert (Eva), che morirà pochi anni dopo. Nel periodo della prima guerra mondiale, Picasso viaggia con la compagnia teatrale di Diaghilev, collaborando per le scene degli spettacoli. All'interno del corpo di ballo incontra la ballerina russa Olga Koklova, che sposa nel 1918, e con la quale avrà il figlio Paulo. Nel 1920 i suoi dipinti aprono il cosiddetto "periodo classico", sino alla sperimentazione surrealista del 1925. Nel 1927 conosce la sua nuova compagna, Marie Thérèse Walter, che gli darà nel 1935 una figlia, Maya. Un'altra donna molto importante in questo periodo è Dora Maar, conosciuta nel 1936, modello preferito di splendidi ritratti quali Donna piangente (1937) e Ritratto di Dora in giardino (1938). Negli anni Trenta riceve l'incarico di direttore del museo del Prado, e nel 1937, avviene la distruzione della città di Guernica, tema del dipinto che costituisce una pietra miliare nell'opera di Picasso. Nell'ottobre del 1944 aderisce al Partito comunista francese. Dalla nuova compagna Françoise Gilot ha due figli, Claude e Paloma. Nel 1954 incontra Jacqueline Roque, che sposerà nel 1961. Muore l'8 aprile del 1973. 

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Pablo Picasso, ritratto di Gertrude Stein

Dire che Pablo Picasso ha dominato l'arte occidentale nel 20 ° secolo è il minimo Nessun artista prima di lui aveva avuto un pubblico di estimarori così vasto già in vita e nessuno prima di lui seppe focalizzare così tanto l'interesse dei mass media su di se. Era un superstizioso, uomo sarcastico, molto maschilista, su di lui si sono scritti libri, girati film, documentari, come per pochi altri artisti si è fatto. E tutti gli artisti che sono venuti dopo di lui, con lui e con il cubismo hanno dovuto fare i conti. Insomma un artista rivoluzionario, che ha saputo introdurre nel mondo dell'arte un modo diverso di vedere le cose

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