Pablo Picasso
Tête de femme
1929-1930
Ferro, latta, molle e scolapasta, cm 100 x 37 x 59
Masterpiece from the Musée National Picasso Paris to be held at Palazzo Reale in Milan from September 2012 to January 2013
© Succession Picasso by SIAE 2012
Mostra PICASSO a Milano, Palazzo Reale dal 20 settembre 2012 – Giancarlo Ricci (LINK per informazioni e biglietti di Palazzo Reale. MAE Milano Arte Expo, in occasione della mostra dedicata a Pablo Picasso – con i capolavori del Museo Nazionale Picasso di Parigi ha aperto una rubrica curata da Giancarlo Ricci, psicanalista. Il precedente articolo di Ricci è “IL FUMO DI DON SALVATOR” >leggi).
Nel nome della madre, di Giancarlo Ricci
I nomi degli umani talvolta si aggrovigliano lungo strane vicende. Il nome Picasso ha una storia particolare. Partiamo dall’origine, dal suo atto di nascita che avviene a Malaga nel 1881: il padre si chiamava Don José Ruiz Blasco, la madre Doña María Picasso y López.
Ma il nodo che legherà il nome di Picasso alla sua fama si stringe nel 1894 quando egli ha appena tredici anni: suo padre, mediocre pittore che insegnava presso una scuola d’arte, constatando la straordinaria precocità del figlio, gli consegna la propria tavolozza e al contempo decide di abbandonare la pittura. Insomma il padre cede le armi, o meglio consegna al figlio l’insegna che egli non ha saputo portare agli onori della cronaca.
E lui, figlio primogenito, che cosa fa? Da quel momento decide di firmare le sue opere con il cognome della madre: Picasso, appunto. Da allora in poi si chiamerà Picasso e ogni sua opera verrà chiamata “un Picasso”. I cognomi del padre, Ruiz Blasco, spariscono. Curiosa vicenda, intricata da numerose ipotesi. Un parricidio simbolico attuato sul nome del padre? Un gesto che vuole riscrivere il mito dell’origine scegliendo il matronimico? La sfrenata ambizione del figlio di stare accanto alla madre? Forse.
Di sicuro Pablo non era rimasto indifferente alla questione della materia, materia intesa – l’etimo lo suggerisce – come madre-materia che l’atto artistico incessantemente manipola, trasforma, trasfigura, e senza alcun ritegno. Per lui questa materia era tela, carta, creta, carboncino, olio, ceramica, gesso, pietra, rame, legno. E chissà quante altre materie le sue mani hanno violato, lasciando un segno ora indelebile ora appena percettibile. Non possiamo infine fare a meno di evocare, per completezza e data la materia, le innumerevoli donne e amanti di Picasso, oltre alle mogli naturalmente.
Probabilmente Pablo si sentiva davvero figlio di una madre-materia che si incarnava nella multiforme fecondità di una natura così intensa da colpire i sensi fino allo stordimento e alla vertigine. Forse era questa l’impresa eroica che da tredicenne, facendo suo il testimone che il padre gli aveva gettato tra le mani, aveva incominciato a sognare.
Giancarlo Ricci
Giancarlo Ricci, psicanalista di formazione freudiana e lacaniana, saggista, si occupa dei temi più attuali del disagio della civiltà. Ha pubblicato alcuni libri su Freud tradotti all’estero.
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Uno dei libri:
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Giancarlo Ricci - Sigmund Freud. La vita, le opere e il destino della psicanalisi,
Bruno Mondadori, Milano 1998.
“Dopo il rischio, avvertito dallo stesso Freud, che la psicanalisi fosse inghiottita dal discorso medico e psichiatrico, si profilano oggi altri rischi, ben più insidiosi: la tendenza a considerare lo psichico unicamente come un dato neurobiologico, l’uso indiscriminato di psicofarmarci, la sovrapposizione e la confusione tra psicologia, psicoterapia e psicanalisi. (…)
Il resto, al sito: http://www.giancarloricci.net/
Giancarlo Ricci - Studio: via Ozanam, 8 – 20129 Milano, Cell: 339 6057.061, [email protected]
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PICASSO
Capolavori dal Museo Nazionale Picasso di Parigi
Palazzo Reale di Milano
dal 20 settembre 2012
sito dedicato alla mostra di Picasso a Palazzo Reale: http://www.mostrapicasso.it/
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MAE Milano Arte Expo [email protected] ringrazia Giancarlo Ricci per il testo e Elena Conenna – Ufficio Stampa Comune di Milano – per le immagini delle opere di Picasso relative alla mostra a Palazzo Reale.
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