Piccioni in guerra

Dopo le vacanze pasquali (sperando che non troppi animali ci abbiano rimesso la pelle in modo cruento), riprendiamo parlando di colombe (non quelle pasquali, ma i piccioni). Su una rivista di divulgazione scientifica ho letto che in guerra non solo i cani hanno aiutato gli umani, ma anche i cavalli, i delfini e i piccioni! Sono stati usati per durante la prima e seconda guerra mondiale come latori di messaggi assolvendo il compito con coraggio encomiabile, altro che coraggio da leoni, bisognerebbe dire coraggio da piccione!
Infatti l’ uomo ha ad esso dedicato l’ Animals in War Memorial di Londra che ha come mascotte Mary of Exeter, ferita in quattro volte durante la trasvolata tra la Gran Bretagna e la Francia durante la seconda guerra mondiale. E non potremmo chiudere senza parlare di Cher ami che nonostante le ferite e l’amputazione di una zampa, recapitò eroicamente il messaggio in cui si segnalava l’esatta posizione di un un intero battaglione americano disperso permettendo così ai soccorso di poter intervenire e salvare loro la vita!(Ricordiamo che all’epoca il GPS neanche esisteva, si dipendeva interamente dai piccioni). Fu decorata con la Croix de Guerre e il suo corpo, imbalsamato, riposa nella sala d’ onore dello Smithsonian Institute di Washington.
Ricordiamocene quando li scacciamo dai nostri monumenti perche li danneggiano con le loro deiezioni; almeno loro li usano, mentre noi per incuria li lasciamo crollare definitivamente ! Gli esempi non mancano purtroppo…