E’ normale che in un centro storico vi siano dei piccioni. Non è normale che vi prosperino. A Montegranaro abbiamo avuto un serio problema con i piccioni e il Comune, ripetutamente sollecitato a prendere provvedimenti, finalmente decise di muoversi tramite l’apposizione di gabbie predisposte per la cattura dei volatili. Il metodo, l’ho già detto, ha dato dei risultati apprezzabili e sono a conoscenza che la convenzione con la ditta che si occupa della cattura dei piccioni è stata rinnovata. Ma dobbiamo fare attenzione: questa non è la cura, è un farmaco sintomatico. Il male rimane lì, si attenuano solo i sintomi. I piccioni stessi sono un sintomo di questo male che si chiama incuria ed abbandono. I piccioni, e anche questo l’ho ripetuto fino a diventare pedante, prosperano non perché l’aria salubre del centro storico di Montegranaro giova loro alla salute ma perché trovano facile nidificare negli stabili fatiscenti e abbandonati, nelle stanze con le finestre aperte, nei sottotetti senza più tetto. Catturarli con le gabbie è un procedimento che può diventare infinito (e infinitamente costoso) se non si pone rimedio al problema. E per porre rimedio al problema occorre risanare il centro storico, interamente. Occorre mettere seriamente in sicurezza gli stabili e adottare una politica seria per il rilancio del cuore della città. In tal modo non serviranno più le gabbie per catturare i piccioni, non servirà più un operatore che stacchi il guano dalle strade e rimuova le carcasse delle bestie morte (quella della foto è di oggi), non servirà che i cittadini, come me, debbano dannarsi l’anima per far capire a chi ci governa che il centro storico non è un problema ma una risorsa.
Luca Craia