Magazine I nostri amici animali

Piccola guida all'acquisto di cosmetici "cruelty free" - II parte

Da Eloisa @EloisaMassola
Piccola guida all'acquisto cosmetici La certificazione ICEA

Diciamolo pure: la selva delle certificazioni che dovrebbero garantire l'eticità dei prodotti cosmetici e detergenti (rassicurandoci sul fatto che essi non siano stati testati sugli animali) è vasta e non priva di tranelli ed "eco-truffe".
Per questo Natividad pubblicherà - a più riprese - una sorta di "carrellata" delle più diffuse certificazioni disponibili, tentando di verificarne serietà e validità.

Incominciamo con la più nota, la certificazione ICEA, nata dall'accordo fra l'Istituto Certificazione Etica Ambientale, la LAV, Lega Anti Vivisezione, e numerose altre associazioni animaliste internazionali.
La dicitura "Stop ai test su animali" e il simbolo con il coniglietto nero su sfondo bianco che abbiamo riportato in cima a questo articolo vengono concessi a quei prodotti rispondenti allo Standard Internazionale "Non testato su animali", che prevede:

1. che le aziende produttrici non conducano, non commissionino né abbiano parte in alcun test su animali, né ora né in futuro;
2. che non acquistino singoli ingredienti, formulazioni o prodotti da fornitori che abbiano condotto, commissionato o avuto parte in test su animali dopo la data in cui è entrata in vigore la relativa politica della Società.

Da notare che nessuna azienda può garantire che nessun ingrediente sia mai stato testato su animali, in quanto tutte le sostanze oggi utilizzate in cosmetica sono state testate in passato; tuttavia è ovvio che le aziende attuali non possono essere considerate responsabili di quanto avvenuto in un passato più o meno lontano. Ciò che conta, è che esse si dichiarino OGGI contrarie ai test sugli animali e facciano tutto il possibile affinché questa pratica barbara cada in disuso.

Come?
Mediante un accordo scritto (di durata annuale) fra le aziende produttrici di cosmetici e detergenti e le ditte fornitrici delle materie prime. La stipulazione di un documento scritto (in passato tali accordi sul "non testato" avvenivano verbalmente!) permetterà un monitoraggio costante delle ditte fornitrici delle materie prime e garantirà che lo Standard venga rispettato.

Quali aziende?
Identificare le aziende certificate ICEA e dunque controllate dalla LAV può di primo acchito non essere facile: esistono infatti non sono molte certificazioni ingannevoli, ma anche liste di ogni tipo riguardanti presunti prodotti "cruelty free". Ricordiamo che, per possedere una certificazione ICEA-LAV valida, sui cosmetici e/o detergenti deve comparire una scritta come questa: "Certificato da ICEA - Stop ai test su animali - LAV n° ...", insieme al già menzionato simbolo col coniglietto.
Potete trovare guide per orientarvi nell'acquisto sul sito della LAV (alla voce "Le nostre campagne" --> Vivisezione --> Test cosmetici) e a questa pagina del sito ICEA, sebbene io abbia notato che esistono alcune aziende produttrici "virtuose" che espongono correttamente la suddetta dicitura sulle confezioni dei loro prodotti ma non compaiono negli elenchi ICEA-LAV: questa discrepanza è dovuta forse a un ritardo nell'aggiornamento di guide online e opuscoli? Mi piacerebbe appurarlo perciò, se qualcuno di voi ha notizie attendibili riguardo a questi casi, è pregato di informarmi: provvederò a tenere sempre aggiornato questo articolo.

Mi riferisco, ad esempio, alla ditta Ecor: di recente ne ho acquistato il detersivo liquido ecologico per bucato a mano e il dentifricio ed entrambi riportano sul flacone la certificazione ICEA, ma la ditta Ecor non è presente negli elenchi LAV delle ditte approvate.

Piccola guida all'acquisto cosmetici Infine, come doverosa conclusione di questo articolo, bisogna ricordare che è cominciata in questi giorni la nuova campagna europea per mettere fine ai test sugli animali nell'ambito della cosmesi, voluta dalla coalizione ECEAE, che comprende le maggiori associazioni animaliste europee. La campagna si prefigge di raccogliere quante più firme possibile, per poter fare pressione sui governi dei singoli Stati affinché dichiarino illegittima l'atroce pratica della sperimentazione sugli animali. Potete firmare la petizione sul sito Nocruelscosmetics.org. Il bando riguardante la proibizione dei test su animali per quanto concerne i prodotti cosmetici dovrebbe entrare in vigore nel 2013; la scadenza rischia tuttavia di slittare ancora: ciò significa condannare a morte nel prossimo futuro migliaia di animali innocenti.

Risorse utili:
la guida LAV al Non Testato;
l'elenco delle aziende approvate sul sito ICEA;
la petizione No Cruel Cosmetics, per l'approvazione del bando europeo contro i test dei cosmetici sugli animali nel 2013;
il testo integrale dello "Standard internazionale non testato su animali", che troverete sempre disponibile alla pagina Documenti utili di questo blog.

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