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Piccole perle d’Islanda: il villaggio di Vík í Mýrdal

Creato il 17 gennaio 2014 da Nonsoloturisti @viaggiatori

Nella Terra del Sud – o Suðurland – una delle otto regioni dell’Islanda, sorge il piccolo villaggio di Vík í Mýrdal che, secondo l’ultimo censimento del 2011, conta 291 abitanti.

In paese non troverete molti posti da visitare a parte il ristorante accanto alla stazione di servizio, sempre pieno, anche perché è l’unico nelle vicinanze, e la piccola chiesa di legno bianca con il tetto rosso, tipica costruzione religiosa in Islanda. La sua posizione strategica lungo la Strada 1 (Hringvegur), però, ai piedi del ghiacciaio Mýrdalsjökull, rende Vík una tappa obbligata per visitare alcune attrazioni naturali della zona, tra cui Dyrhólaey, il monte Reynisfjall con i suoi faraglioni e la spiaggia nera di Reynishverfi.

Vík í Mýrdal - Islanda

Dyrhólaey è un promontorio con pareti a strapiombo molto ripide, alte fino a 115 metri sul livello del mare. Sotto questa penisola c’è l’enorme arco nero di lava che le ha dato il nome. Sulla sua cima è stato edificato nel 1927 l’attuale faro che utilizza la lente più grande fra tutti i fari islandesi ed è quindi un luogo assolutamente da visitare per tutti gli amanti di questi edifici.

Subito ad est di Vík í Mýrdal sorge il monte Reynisfjall, alto circa 340 metri, le cui pendici terminano direttamente in mare a pochi metri dai faraglioni di Reynisdrangar, tre scogli di roccia basaltica che rappresentano ciò che rimane di una costa un tempo più grande, ma che l’Oceano Atlantico ha eroso con la sua forza.

Vík í Mýrdal - Islanda

Un racconto più romantico che parla di come si sono formate queste rocce è dato dalla leggenda di due giganti che, cercando di portare a riva una nave, furono sorpresi dall’alba prima di potersi nascondere in montagna e vennero trasformati, insieme all’imbarcazione, nei tre faraglioni che possiamo ammirare oggi. Tutti e tre hanno ovviamente un nome e sono: Skessudrangur, Langhamar e Landdrangur.

Vík í Mýrdal - Islanda

Una stradina che parte da Vík, non particolarmente faticosa da percorrere a piedi, vi porterà sulla cima del monte dove godere di una vista davvero notevole che vi permetterà di spaziare lungo l’orizzonte, partendo dai faraglioni fino al promontorio Dyrhólaey.

Alla base del monte si trovano le colonne basaltiche a forma di canna d’organo che, proseguendo verso est, arrivano alla spiaggia nera Reynishverfi, e formano la grande caverna Hálsanefshellir, considerata da molti una delle principali attrazioni naturali d’Islanda.

Vík í Mýrdal - Islanda

Tutta questa zona, durante il periodo estivo, è popolata da numerose pulcinelle di mare, il tipico uccello islandese, e quindi rappresenta un punto di grande interesse per gli ornitologi o i semplici amanti del birdwatching.

Questa zona dell’Islanda è senza dubbio ricca di attrazioni naturali ed è assolutamente da non perdere. Per noi è stata la prima tappa del viaggio e facevamo molta fatica ad abituarci al fatto che, sebbene fosse quasi mezzanotte, il sole stava iniziando solo in quel momento a tramontare dando a tutto il paesaggio una luce davvero incredibile.

Vík í Mýrdal - Islanda


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