Scorrendo gli articoli della settimana prima di ferragosto scopro che il nostro sindaco si è inventato questa cosa. Certo hanno ragione gli amici del mio partito, sono da verificare i permessi, le autorizzazioni i regolamenti, tutto vero, ma il punto è un altro: questa è un’idea vecchia come il cucco. I giovani hanno bisogno di molte cose, ma non hanno sicuramente bisogno di un caravanserraglio dove fare “ciò che vogliono” e mentre c’è chi pensa a Vigonza come un piccolo mondo antico, io penso che la città che crede nei giovani ne alimenta la partecipazione e la sostiene; promuove la creazione di percorsi per la definizione delle politiche giovanili, cercando di passare dalla semplice consultazione alla reale condivisione delle scelte; promuove e sostiene gli scambi internazionali, i gemellaggi e tutte le iniziative volte ad allargare gli orizzonti di riferimento dei giovani, mettendoli in condizione di conoscere, esplorare ed apprezzare ciò che si trova al di fuori del proprio territorio.Prevede momenti di confronto con i giovani, attraverso manifestazioni e iniziative in cui vi sia spazio sia per la festa che per il dibattito.
A Vigonza oggi è quindi importante:
individuare spazi per l’aggregazione giovanile (sala prove, sala di registrazione, sala studio);
assegnare spazi alle associazioni giovanili;
consentire l’accesso gratuito alla rete in tutti i luoghi pubblici e di aggregazione della Città;
favorire scambi culturali anche attraverso i gemellaggi;
favorire iniziative di cooperazione decentrata che valorizzino il ruolo dei giovani volontari;
favorire le iniziative a sostegno dell’imprenditoria giovanile:
promuovere politiche abitative per favorire l’indipendenza dei giovani e delle giovani coppie.
QUESTO E’ IMPORTANTE