Piccolo post di sfogo

State pure alla larga da qui se vi siete stufati dei miei sfoghi.
Non mi offendo.
Scrivo solo come forma di auto-terapia. Mi fa sentire meglio mettere tutto per iscritto.
Dunque, il problema è il gemello Moto. Ha un bell'eritema da pannolino.
L'ideale sarebbe farlo stare senza pannolino.
Ma lo spannolinamento ancora è un'utopia, lui non parla ancora, il vasino viene snobbato, e la pipì finisce a terra.
Senza eccezioni.
Mia madre dice: dobbiamo assolutamente farlo stare senza pannolino, altrimenti peggiorerà
Mio marito dice: non provate a tenerlo senza pannolino, 'che io non ho voglia di disinfettare tutto cento volte al giorno, dovrete passare sul mio cadavere.
Loro che litigano, e io che sono in mezzo.
Il compromesso sarebbe facile: lui senza pannolino, e mia madre che disinfetta appena vede il misfatto.
Ma no, mio marito è quello intransigente, lo vedrei bene come dittatore. Non si piega ai compromessi lui.
E urla davanti ai bambini, dice parolacce, bestemmia quando si arrabbia.
Non vuol sentir ragioni. Il metodo più veloce di far passare la sfuriata è stare zitti, ignorarlo, altrimenti è peggio.
Ecco, quello che non capisco, è da dove viene fuori tutta questa rabbia.
Oddio, in realtà lo capisco, stare a casa ad annoiarsi senza lavorare ucciderebbe chiunque.
Ma prima non era così, magari si arrabbiava, ma poi si calmava e si poteva dialogare.
Gli ultimi mesi invece è stato terribile, ha una rabbia dentro che mette paura.
Per carità, non ha mai alzato le mani su nessuno di noi, ci mancherebbe, ma veramente fa paura quando si arrabbia.
E quello che mi preoccupa di più sono le sfuriate davanti ai bambini.
Sembra sempre più un "marito/padre padrone", e non è l'uomo che ho sposato.
E' la malattia che gli altera anche il modo di pensare?
O sono le medicine che è costretto a prendere che alterano l'umore?
Oppure è semplicemente l'età e la routine a casa?
Non so come comportarmi, e non riesco ad affrontare un discorso su quest'argomento, si arrabbia troppo, e dice che siamo noi che lo facciamo arrabbiare così.