Piccolo taccuino lisbonese (parte I)

Creato il 04 gennaio 2011 da Sogniebisogni

Alfama. Incantevole quartiere antico di stradine, ha resistito al terremoto del 1755 (vedi ivi). Incredibilmente è ancora abitato da gente normale e non è (completamente) una trappola per turisti. Quando sei stanco sembra composto solo da scale in salita, come certi disegni di Escher, ma si può sempre fare una sosta in uno dei meravigliosi baretti o ristorantini ad assaggiare qualche specialità. Azulejos. Piastrelle dalla scoperta etimologia araba che decorano i vetusti palazzi lisbonesi. Le architetture vibrano con la luce e il colore mutevole del cielo con effetti quasi informali, nonostante le tante figure geometriche. Bacalhau. In tutte le salse è il nerbo della cucina locale. Altamente consigliato a colazione, pranzo, cena. Baixa pombalina. Quartiere ricostruito dal celebre Marchese di Pombal sulla base di criteri scientifici ed illuministici. Attraversato dalla famosa Rua Augusta, il corso principale, dove si agita una vitalità formicolante. Belém. La Betlemme dei navigatori portoghesi. Alla bocca del Tago, da dove è partito Vasco de Gama (vedi ivi) per poi finirci sepolto numerosi anni dopo. Oltre che per i monumenti nazionali, famosa per un’antica pasticceria dove i turisti e i portoghesi fanno delle file incredibili. Camões. Il Dante portoghese, citato dappertutto come il prezzemolo e onorato con una tomba a Belém. Se vi prendete la briga di leggerne la biografia scoprite che era un avventuriero guercio, prono alla rissa, che faceva dentro e fuori la galera mentre girava il mondo e che ha scritto il poema epico Os Lusiadas mentre guadava il Mekong, nemmeno fosse Brando in Apocalypse Now. Casa dos Bicos. Fantastica facciata di bugnato, ispirata a quelle italiane del sedicesimo secolo. Se guardandola vi pare di una modernità inconcepibile, come è successo al sottoscritto, controllate meglio sulla guida, perché è in gran parte un bel falso storico degli anni Ottanta.  Chiado. Insieme a Bairro Alto una delle zone più turistiche con pregi e difetti tipici (non escluso quello di sentire i vostri connazionali che gridano e bestemmiano ad alta voce in vari dialetti federalisti). Zona di scrittori e teatranti, negli anni Ottanta fu colpita da un terribile incendio, ma intanto è stata meravigliosamente restaurata da Alvaro Siza (v. ivi). Convento do Carmo. Sorge al Chiado, un’enorme e affascinante rovina gotica che testimonia le immani distruzioni del terremoto. Di fronte, nella bella piazza antistante, c’è un grande cesso pubblico che penso attesti l’implicito masochismo della popolazione portoghese. (Continua)


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