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Cene con gli amici, grigliate, picnic nel parco e gite all’aria aperta. Questi sono alcuni dei piaceri che si possono godere con la bella stagione. In queste occasioni piatti, posate e bicchieri di plastica sono la soluzione pratica e veloce che va per la maggiore. Allora perché non usare quelli biodegradabili? Esistono in commercio piatti, bicchieri, posate, porta dolci, coppette per il gelato e persino tovaglie in plastica biodegradabile, prodotti grazie alla tecnologia ECM MasterBatch Pellets™; praticamente è possibile ottenere una ”tavola imbandita” completa all’aria aperta e “biodegradabile dalla A alla Z”.Per preservare la natura, comunque, è importante ricordare che un comportamento sostenibile prevede che le stoviglie monouso, anche se biodegradabili, non vengano disperse nell’ambiente ma gettate nella raccolta dei rifiuti alla fine del loro impiego, seguendo le disposizioni del proprio comune per la gestione dei rifiuti.
Com’è possibile biodegradare la plastica tradizionale con ECM?
ECM MasterBatch Pellets™ è una tecnologia, unica nel suo genere, che, aggiunta nei normali processi produttivi, rende i materiali plastici aggredibili dai microorganismi normalmente presenti in natura, che li metabolizzano trasformandoli in acqua, anidride carbonica e biomassa, in tempi inferiori del 95-99% rispetto ai normali tempi di degradazione della plastica che sono, come è noto, dell'ordine di centinaia o migliaia di anni.
La possibilità di biodegradare la plastica tradizionale, consente di minimizzare l'impatto ambientale e ridurre i rischi per l'ecologia. Tra i benefici di ECM, inoltre, c’è il fatto che, pur conferendo al prodotto di plastica la capacità di biodegradarsi, non toglie allo stesso la proprietà di poter essere riciclato nelle normali strutture di riciclo municipalizzate, permettendo così la creazione di nuovi prodotti.
La creazione dei prodotti in plastica biodegradabile con ECM, non prevede l’impiego di prodotti agricoli quali cereali, patate e altre materie prime, alla base dell’alimentazione umana e animale, evitando il conseguente sfruttamento del suolo e delle risorse idriche. Nel rispetto di un idea di sostenibilità ampiamente condivisa dove l’interazione dell'insieme di relazioni tra le attività umane e la biosfera alterano il meno possibile il contesto [Sostenibilità della plastica biodegradabile]
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