Domani si parte per un pic-n
Per chi non lo sapesse la parola picnic deriva dal verbo francese “piqueniquer”, ovvero, “mangiare all’aperto”. Se analizziamo in dettaglio la parola scopriamo che in realtà questo verbo è comporto da due parole “piquer”, che significa spizzicare , e “nique” che sta ad indicare qualcosa di piccolo.
Ma come organizzare un pic-nic perfetto?
Scelta la meta bisogna pensare a cosa portare, per non dimenticare nulla ho stilato una piccola lista che vi propongo: una coperta grande, una tovaglia, bicchieri, piatti, posate e tovaglioli di carta, buste per raccogliere i rifiuti, apribottiglie, salviettine umidificate, immancabile libro (o rivista), e giochi di società se si sta in gruppo.
Riposto tutto in un grande cesto da pic-nic o zaino, pensiamo a come ci rinfocilleremo. Il menù è sempre la parte più diffcile, ma da buoni “meridionali” non ci faremo mancare la famosa frittata di maccheroni. Per accompagnare asparagi al vapore, zucchine e melanzane saltate in padella e aromatizzate alla menta, tocchetti di formaggio (possibilmente con miele), vari tipi di pane, bibite ed immancabile caffè!
Ovviamente per i cultori dello stile, anche in campagna, vi consiglio l’unico modello possibile da copiare, ovvero, Audrey in Love in Afternoon!!!
O se vogliamo restare sul classico, possiamo ispirarci a Renoir: “Partie de Campagne” (1936)