Piemonte. Il giorno dopo la sentenza del Tar che ha di fatto annullato le elezioni regionali del 2010, la Lega non ci sta e scende in piazza. Il ricorso accolto dell’ex presidente della regione Mercedes Bresso ha aperto la strada verso le elezioni anticipate, ma il Carroccio, che con il Governatore Cota governa la regione, ha deciso di resistere. Ed è proprio dal neoeletto segretario federale della Lega, l’europarlamentare Matteo Salvini, che parte lo slogan “giù le mani dal Piemonte”, subito ritwittato per la rete e scandito dai militanti. Ma la protesta non è solo uno slogan in rete; per le ore 17.00 di oggi è infatti prevista una fiaccolata a Torino, che partirà da via Alfieri per giungere in piazza Castello e terminare davanti alla Prefettura.
Pesanti le parole di Matteo Salvini, che giudica le elezioni annullate a quattro anni dalla vittoria una cosa nemmeno da “Corea del Nord” e rilancia: “noi contiamo di arrivare a fine legislatura, se no ci dicano che deve vincere solo il Pd”. Solidarietà anche dall’ex segretario e presidente della Lega Nord, Umberto Bossi, che sostiene come anche senza i voti della lista incriminata, Cota avrebbe vinto lo stesso.
La fiaccolata di oggi vedrà la partecipazione della sola Lega Nord, dati i rapporti “freddi” con gli alleati del Pdl, anche se è prevista qualche partecipazione personale al corteo.
Salvini ha continuato poi sostenendo che “le elezioni si perdono e si vincono alle urne. Giudici e sinistra, anche quando perdono, riescono a vincere. Un attacco alla democrazia. ecco di cosa si tratta. Altro che mutande” (con riferimento alle mutande verdi che il governatore Cota avrebbe messo nella nota spese dei gruppi consiliari regionali).
Il clima, quindi, si fa rovente e la probabile scelta del futuro candidato Pd alle elezioni regionali, quel Sergio Chiamparino già sindaco di Torino e recentemente prosciolto da un’indagine sui Murazzi, non ha fatto altro che aizzare gli animi.