Piemonte, ennesima violenza di gruppo. Questa volta la location è una discoteca nei pressi di Dogliani (Cuneo), l’incontro è di quelli che si definiscono “casuali”; la vittima è : e’ una ragazza piemontese di 20 anni, invalida civile al 46% per problemi di natura psichica. I presunti responsabili – S. A., di 24 anni, e S. Y., di 23, operai di origine marocchina, immigrati regolari che vivono a Dogliani – sono stati arrestati dai Carabinieri per violenza di gruppo aggravata.
Un loro amico, si legge nelle agenzie, ha fatto da ‘palo’ mentre i due abusavano nella ragazza in un appartamento, a Dogliani, e’ indagato in stato di liberta’.
La violenza e’ avvenuta nello scorso mese di settembre ed e’ stata resa nota dai Carabinieri oggi, dopo l’arresto dei presunti responsabili, identificati pochi giorni dopo l’episodio e tenuto sotto controllo dagli investigatori per settimane. Un loro amico, che ha fatto da ‘palo’ mentre i due abusavano nella ragazza in un appartamento, a Dogliani, è indagato in stato di libertà.
La violenza è avvenuta nello scorso mese di settembre ed è stata diffusa dai carabinieri oggi, dopo l’arresto dei presunti responsabili, identificati pochi giorni dopo l’episodio e tenuto sotto controllo dagli investigatori per settimane. La violenza è stata denunciata dalla madre della ragazza alla quale la figlia aveva raccontato tutto l’accaduto subito dopo essere rientrata a casa. Infatti a quanto sembra la giovane ha raccontato di essere andata con due amiche in discoteca, dove aveva conosciuto uno dei due ragazzi arrestati. All’uscita dal locale, al termine di una serata durante la quale aveva anche bevuto degli alcolici, aveva rivisto il giovane che, malgrado il suo rifiuto, con forte insistenza l’aveva portata nella propria abitazione Nell’alloggio, chiuso a chiave per impedire che la ragazza potesse fuggire, in due l’hanno stuprata a turno dopo averle bloccate le braccia e il corpo per impedirle di reagire. Subito dopo è stata riaccompagnata a piedi da uno dei violentatori all’esterno della discoteca dove erano rimaste in attesa le amiche, preoccupate per il suo forte ritardo. La ragazza non ha raccontato nulla alle altre ragazze ma, una volta a casa, piangendo ha riferito alla madre della violenza subita. Il giorno dopo, nonostante uno dei violentatori si fosse persino scusato tramite Facebook e con sms inviato sul cellulare della vittima, la donna ha denunciato tutto ai carabinieri e ha portato la figlia all’ospedale di Alba (Cuneo) per una visita medica che ha confermato le violenze.
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