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Pier Paolo Pasolini reading da Petrolio a Scritti Corsari

Creato il 01 aprile 2011 da Ventoditramontana

Pier Paolo Pasolini reading da Petrolio a Scritti Corsari

Tre giorni d’ incontri alla Libreria Altroquando di Roma dedicati a Pier Paolo Pasolini. Fotografia, cinema, libri, poesia, letture. Venerdì 8 Aprile l’attore Pino Censi e la poetessa Dale Zaccaria si intervalleranno nella lettura delle opere del poeta, da Petrolio a Scritti Corsari, passando per Poesia in forma di Rosa a le Ceneri di Gramsci. Con la proiezione d’ interviste rilasciate da Pasolini alla visione dei suoi primi due film Accattone e Mamma Roma. L’evento si svolgerà a partire dalle 16,30.

Petrolio

Scritto dal 1972 fino alla morte e pubblicato postumo nel 1992, “Petrolio” era stato pensato da Pasolini come un romanzo di frammenti di duemila pagine, tenuti insieme da una complessa struttura narrativa che giocava sul ruolo dell’autore. L’opera doveva apparire come l’edizione critica di un testo raccolto da più manoscritti, legati da un curatore che doveva colmare con materiale storico le vaste lacune del libro. L’opera era intesa come il “preambolo di un testamento” dell’autore immaginario che Pasolini, profetizzando la sua stessa fine, aveva immaginato “morto ucciso a colpi di bastone, a Palermo”. Capolavoro narrativo, che per la prima volta mette insieme saggistica e romanzo, “Petrolio” – nella sua struttura incompleta, fatta di interruzioni e ripetizioni – è una summa delle tematiche pasoliniane, racconto di corpi senza amore, di carnalità e sesso, e appassionata analisi politica. La costruzione di uno spaccato dell’epoca, attraverso le storie di personaggi come Carlo, rispettabile funzionario dell’ENI dalle passioni omosessuali nascoste, è epica, per la molteplicità delle voci e dei corpi recitanti, e allo stesso tempo lirica, perché è sempre lo sguardo del Pasolini poeta che dà anima alla narrazione.

Scritti Corsari

è una raccolta di articoli che Pier Paolo Pasolini pubblicò sulle colonne del quotidiano Corriere della Sera, Tempo illustrato, Il Mondo, Nuova generazione e Paese Sera, tra il 1973 ed il 1975, e che comprende una sezione di documenti allegati, redatti da vari autori.

Si tratta di una raccolta di interventi il cui tema centrale è la società italiana, i suoi mali, le sue angosce. Lui, figura solitaria, lucido analista, crudo e sincero, si scontra con quel mondo di perbenismo e conformismo che è responsabile del degrado culturale della società. Controcorrente, riesce ad esprimere, con grande chiarezza e senza fraintendimenti, tesi politiche di grande attualità tutt’oggi, con uno spirito critico raro e profondo, e trattando tematiche sociali alla base dei grandi scontri culturali dell’epoca come l’aborto e il divorzio.

Poesia in forma di rosa

La raccolta di pometti Poesia in forma di rosa esce nel 1964 e rappresenta dopo La religione del mio tempo un evidente mutamento. Il tono pacato e uniformemente elevato de Le ceneri Gramsci viene abbandonato per una lettura atuobiografica e polemica della sua poesia. E’ facile trovare in questa raccolta di pometti il Pasolini corsaro degli anni 70. Pasolini pone, in questa raccolta, il proprio io al centro della poesia: dalla persecuzione giudiziaria, all’attività di regista (sono gli anni di Accattone, Mamma Roma, Il vangelo secondo Matteo), i viaggi africani e asiatici, la polemica ideologico-politica. In tutti questi conflitti interni Pasolini si muove in una societa’ segnata dal nascente neocapitalismo visto dal poeta come una nuova preistoria. La poesia di Pasolini risente di questo clima opprimente, di questa sensazione di impotenza di fronte alla realtà, e cerca nell’impegno civile attivo la difesa dei propri valori.

Le ceneri di Gramsci

Pubblicata nel 1957, questa raccolta di poesie rappresenta il punto più alto della poesia pasoliniana. Consiste in undici poemetti: ‘Appennino, Il canto popolare, Picasso, Comizio, L’umile Italia, Quadri friulani, Le ceneri di Gramsci, Recit, Il pianto della scavatrice, Una polemica in versi, La terra di lavoro.
Le ceneri di Gramsci costituisce, nel panorama letterario del Novecento, un’opera fondamentale che rifiuta i toni stessi della poesia novecentesca. Anticipando e negando le neo-avanguardie, Le ceneri di Gramsci si rifanno a una tradizione precedente, anche nella forma metrica, costituita da poemetti in terzine.Un’opera di impegno civile e sperimentalismo formale in cui il poeta rappresenta in tutta la loro drammaticità le contraddizioni, consapevolmente vissute, del proprio pensiero.


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