Pierferdinando (o dell'eterno cambiamento) (o dell'eterno ritorno)

Creato il 03 febbraio 2014 da Lobeta

Il LobetaBlog poco o nulla si occupa di politica (e forse fa male).
Ma Pierferdinando Casini è un oggetto di studio antropologico troppo ghiotto per lasciarselo scappare via. Egli rappresenta, per chi vi scrive, il politico che meglio può essere preso ad emblema vivente (spero per lui per molto tempo ancora) dell'Italia, della mentalità italiana, del modo d'essere, anzi della ragion d'essere del Belpaese.
Casini è un ex tutto: ex DC mastelliano, ex UDC, ex filo leghista, ex filo finiano, ex berlusconiano, ex montiano. Già da oggi possiamo dire ex alfaniano (quanto durerà questa tappa del suo cammino 'spirituale'? Sei mesi? Troppi? Esagero?).
Sempre pronto a rituffarsi sul carro del vincitore, l'importante, per lui, è la poltrona, il seggio, l'intervista. Non c'è nessuna ideologia dietro di lui (nè tantomeno dentro di lui). Lui è la sua stessa presenza, è il corpo (non quello mistico), è il suo sguardo rassicurante da ragazzone ormai attempatello ma sempre infarcito di buoni propositi, è il grande vogatore ma verso non si sa cosa, è il comandante in capo ma di chissà quale esercito.
Se fosse un dolce sarebbe un panforte senese (che dopo due morsi crea un senso di soffocamento e provoca un anomalo innalzamento della glicemia). Se fosse un'automobile sarebbe uno di quei diesel che speri un giorno si fondano per potertene sbarazzare e finalmente muoverti un po' a piedi o in bicicletta (che fa anche meglio).
E un popolo come il nostro, che ha l'ipocrisia scolpita ormai nel proprio DNA, immune da sempre ad ogni cambiamento, affascinato da uomini della provvidenza (da Mussolini a Padre Pio, da Berlusconi a Craxi) non può non essere affascinato da questo giovane sessantenne (è nato nel 1955) pieno di belle speranze, sempre così carico di buoni propositi, di sani principi.
Se potesse risposarsi (politicamente intendo e dunque platonicamente) la sua mogliettina ideale sarebbe Laura Boldrini. Loro due rappresenterebbero i Barack e Michelle nostrani, il nostro vero autentico 'dream team' al lambrusco, l'accozzaglia catto-comunista sempre pronta a sfoderare un sorriso (e con tutto quello che li paghiamo -e continueremo a pagare-) almeno quello ce lo possono anche regalare.
Saluti dal LobetaBlog

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