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Piergiorgio Pulixi: Una brutta storia

Creato il 26 settembre 2012 da Fabriziofb

Piergiorgio Pulixi: Una brutta storia

Nordest, oggi.
Biagio Mazzeo è il corrotto ispettore superiore della Sezione Narcotici della polizia; grazie alla tutela di un vecchio collega, è riuscito a lasciarsi alle spalle un passato difficile, e ora è a capo di una squadra unita come una famiglia, ma molto più efficiente. Una squadra la cui attività “legale” è solo una facciata, un paravento per i racket e tutto il resto. Una squadra rodata, passata attraverso un crescendo di attività criminose e ormai ridotta a un manipolo di uomini e donne pronti al colpaccio, e alla conseguente fuga verso qualche improbabile località esotica.
Ma il destino è contro di loro: il tentativo di rapina di un nigeriano a un minimarket di proprietà della mafia cecena finisce in tragedia, e i gestori risalgono al coinvolgimento della squadra. Così, a pochi giorni dal “grande salto”, Mazzeo e compagnia si ritrovano alle calcagna gli Ivankov, famiglia fra le più potenti dell’intero panorama criminale ceceno…

Terzo volume della serie Sabot/age, diretta da Colomba Rossi e curata da Massimo Carlotto, il romanzo di Pulixi ha dalla sua una trama molto articolata e ben costruita. Il riferimento al modello serial è ovvio, non solo nello stile (il dorso del volume fa giustamente riferimento all’“epica narrativa delle grandi serie tv americane”) ma anche nei temi: Una brutta storia potrebbe essere stato scritto dagli sceneggiatori di The Shield; l’autore lo sa, e con una punta di autocompiacimento post-moderno strizza l’occhio ai vecchi fan di Vick Mackey e soci, mettendo in bocca al caposquadra una battuta su un certo “treno”(1) che passerebbe “una volta sola”.
Sul finale, i riferimenti alla serie tv ideata da Shawn Ryan non accennano a diminuire, anzi, se possibile si intensificano, ma il lettore non si lascia scoraggiare dal “già visto”, e segue, invece, con piacere, un’implacabile escalation di violenza e corruzione.
Se un appunto si può fare all’autore, il trentenne Piergiorgio Pulixi, cagliaritano residente a Padova, già membro del collettivo Sabot, coautore di Perdas de fogu(2) e autore di Un amore sporco(3), è di non aver tentato soluzioni narrative originali, accontentandosi di una forma molto lineare, affidata al classico narratore esterno onnisciente, che spesso “dichiara”, invece di mostrare o suggerire attraverso i dialoghi, gli eventi, i comportamenti e le reazioni dei personaggi. Ma, insomma, forse non sono più i tempi del behaviorismo manchettiano, e poi ritmo e intreccio reggono abbastanza da convincere anche i lettori più esigenti…

Il romanzo Una brutta storia, di Piergiorgio Pulixi, è edito da e/o.

(1)In The Shield, dove i “cattivi” non erano ceceni ma armeni, i “buoni” si riferivano a un progetto criminoso analogo a quello messo in atto dalla squadra di Mazzeo parlando di “treno dei soldi” (Cfr. “The Shield” 2×04, Carte Blanche; in Italia Il treno dei soldi, episodio andato in onda il 19 novembre 2004).
(2) Massimo Carlotto e Mama Sabot, Perdas de Fogu, e/o, Roma 2008.
(3)Piergiorgio Pulixi, Un amore sporco, in Michele Ledda; Ciro Auriemma, Renato Troffa, Piergiorgio Pulixi, Massimo Carlotto (a cura di), Donne a perdere, e/o, Roma 2010.


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