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Piero Manzù merita di essere ricordato da Soncino

Creato il 31 luglio 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

La critica di Piero Manzoni, morto all’età di 29 anni per infarto (il 13 luglio dell’anno prossimo ricorrerà l’80° dalla nascita), è rivolta al valore della firma dell’artista. Tutto ciò che viene firmato, griffato, porta un marchio, riceve un valore economico che dipende dal marchio, non necessariamente dalle qualità dell’oggetto. E’ uno dei problemi più seri dell’economia e dell’arte.

Piero Manzù merita di essere ricordato da Soncino

Piero Manzoni, il primo artista a firmare corpi umani! (foto tratta dal sito www.pieromanzoni.org)

Le famose “merde d’artista” erano scatolette contenenti rifiuti biologici, numerate da uno a trenta, per un valore complessivo fissato dall’artista in modo che fosse equivalente a quello dell’oro. Mi sembra una provocante, aspra, dura ma significativa presa in giro delle griffe, dell’acritica esaltazione dell’artista da parte di un pubblico desideroso di geni da adorare, voglioso di estasi senza capire ciò che sta facendo. Provocazione pesante e difficile da accettare, ma significativa e seria. Colpisce più di un trattato di sociologia, dà un messaggio molto urtante ma sconvolge un mondo carico di finzioni e di culto della personalità. Il Manzù diede uno choc a quel mondo insensato, nel quale siamo tutt’ora immersi. A qualcuno tutto questo non piace perché pensa al contenuto delle scatolette, o forse perché pensa alla consigliera comunale Valentina Lombardi, dalle cui idee politiche dissente. Proprio Valentina Lombardi ha proposto una degna commemorazione di Piero Manzoni, detto anche Manzù, a Soncino. E siccome alcuni non stanno dalla parte politica della signora Valentina allora Manzoni non è un artista? Ricordo un “orinatoio”, opera d’arte esposta in un museo proprio per costringere i sonnolenti visitatori dei musei ad aprire gli occhi e a rendersi conto di ciò che guardano. Ricordo anche che si narra che qualcuno, non avendo capito il senso della provocazione di Duchamp, cercò di usare l’orinatoio come tale. Che gaffe imperdonabile! Forse i critici benpensanti sono destinati a ridursi così..
Incuriosito dalla critica di una lettrice a Valentina Lombardi ricordo il paragone psicanalitico tra oro e feci da parte di Freud. Inoltre il sito http://www.pieromanzoni.org offre altre informazioni sui precedenti dell’intuizione del giovanissimo artista. Che in realtà, riguardando le sue opere, riesce a far pensare. Credo che Soncino debba ricordarlo.

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