
Marrazzo conferma: “Il pubblico mi seguirà perché sono io, ho cinquantacinque anni di vita vissuta. Nelle ultime due settimane (per la promozione del programma, ndr) ho parlato molto di me. Ora non lo farò più, farò il mio mestiere, il giornalista: intervisterò e racconterò le vite degli altri. Da adesso in poi non interessa più quello che siamo nella nostra vita privata. Mi metto al servizio del racconto”.
E, allora, vediamolo questo racconto. "Razza Umana" (il titolo è la risposta che dette Einstein sul modulo in cui, ad Ellis Island nel 1933, gli si chiedeva di scrivere a quale razza appartenesse) si propone di raccontare l’uomo nelle sue molteplici sfaccettature e nelle sue diversità. Lo farà con brevi documentari (quattro a puntata, della durata ciascuno di dieci-quindici minuti) e con ospiti in studio pronti a commentarli: “Il motore sarà la curiosità – spiega il giornaliista – La diversità è nell’essere delle cose, siamo tutti diversi ma tutti uomini da rispettare con valori condivisi. Nella vita ho imparato il valore della tolleranza: bisogna capirsi anche se non siamo tutti uguali”.
Ogni puntata avrà, come filo conduttore, una domanda: “Partiamo con questa: il mondo è davvero impazzito? Risponderemo attraverso il corpo, raccontando alcuni usi che se ne possono fare” con documentari in arrivo, tra l’altro, da Brasile (l’entrata in società delle ragazze diciottenni), Cina (la chirurgia estetica) e Francia (le bambole realizzate come fossero bambini veri per donne che non riescono ad avere figli). Ospiti in studio saranno Siusy Blady, Giampiero Galeazzi e Franco Ermini.
Marrazzo conclude: “’Razza Umana’ vuole essere un programma che provi a diversificare l’offerta televisiva. Per ora stiamo lavorando ad otto puntate, poi vedremo. Quando Teodoli mi ha chiamato, ho pensato che fosse il programma giusto per tornare in televisione”.