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Pierre Puvis de Chavannes

Creato il 02 luglio 2013 da Artesplorando @artesplorando

Pierre Puvis de Chavannes

Il povero pescatore

Pierre Puvis de Chavannes, nato a Lione il 14 dicembre 1824, figlio di un ingegnere minerario, discendente da una antica famiglia di Borgogna, studia in un collegio di Lione e poi al Lycee Henri IV a Parigi.
Destinato a diventare un ingegnere minerario come il padre, deve interrompere gli studi per una grave malattia e durante un viaggio in Italia, affascinato dalle opere d'arte ammirate, decide di diventare pittore.
Il giovane Pierre Puvis de Chavannes  comincia  a studiare pittura, prima con Eugène Delacroix ed Henri Scheffer e poi con Thomas Couture.
Per parecchi anni il lavoro del pittore è rimasto sconosciuto, il suo stilo proponeva, in netto contrasto gli Impressionisti, l'ideale di una grande pittura decorativa, ispirata all'affresco, cosa che lo riallacciava a talune soluzioni di Ingres.Il mercanti d'arte lo scoprirono solo quando il governo francese acquistò una sua opera e da allora la fama di Puvis crebbe.
Chiara e comprensibile, la pittura del Maestro, propone modelli adatti ad essere assimilati, riprodotti e combinati in variazioni artistiche.

Pierre Puvis de Chavannes

Fanciulla in riva al mare

Pierre Puvis de Chavannes crea grandi composizioni, di contenuto simbolico, decorazioni di Edifici Pubblici e Musei, in cui il pittore lavora alla creazione di un’arte universale che, in seguito, si è imposta per la sua semplicità e per la sua armonia.
Ormai pittore famoso e acclamato dal mondo intellettuale dell'epoca, fa parte dei fondatori della Société Nationale des Beaux-Arts, di cui è il primo presidente.
Nel 1880, ormai considerato un Maestro, una celebrità mondana per le sue amicizie aristocratiche, durante un gigantesco banchetto, maestri cerimonieri Verlaine e Mallarmé, fu proclamato artefice e guida spirituale dalla créme intellettuale parigina.
 Per anni questo artista fu considerato un accademico, se non un retorico decoratore di edifici pubblici di metà Ottocento, ma la sua pittura, essenziale e nuovamente classica, silenziosa e senza tempo, superava l'Impressionismo per evolvere in Simbolismo, diventando un punto di riferimento per tutti coloro che, all'esaurirsi delle ricerche impressioniste, puntarono ad una figurazione sulle soglie di una nuova mitologia.

Nel 1885 Pierre Puvis de Chavannes  incontrò la sua musa, una ragazzina di professione acrobata che si chiamava Marie Clementine Valadon.

Pierre Puvis de Chavannes

La canzone del pastore

Una figurazione più costruttiva dunque e più esplicitamente narrativa che fu una fonte inesauribile di ispirazione per le più disparate personalità artistiche, a partire da Gauguin a Seurat, da Picasso a Matisse, da Denis a Bonnard, via via con Redon, Leger e gli altri pittori del Novecento, tutti devono qualcosa a Pierre Puvis de Chavannes, anche se per parecchi decenni dopo la sua morte, il pittore è stato quasi dimenticato, oscurato dalle nuove glorie.Marie Clementine diventa prima la modella di Puvis poi la sua amante, forse persino la madre di un figlio che lui non riconosce, è lei comunque la giovane adolescente che compare nel "Bosco sacro" e in altre opere importanti del Maestro.
La Valadon non rimase una anonima modella, ma impugnò a sua volta i pennelli, mescolandosi ai pittori di Montmartre.
Toulouse Lautrec le darà il suo nome di battaglia: Suzanne e come Suzanne Valadon la piccola modella di Puvis divenne una grande pittrice.Pierre Puvis de Chavannes moriva il 24 ottobre 1898 e nel 2002 è stato riconosciuto come precursore di gran parte delle avanguardie.

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