Arrestato per l'omicidio e reo confesso - durante il processo è emerso che il movente dell'omicidio sarebbe stato il desiderio di avere presto l'eredità, per continuare a mantenere l'alto tenore di vita cui era abituato -, dal 22 ottobre 2008 è in regime di semilibertà grazie al precorso di recupero compiuto, in particolare al diploma di ragioneria conseguito e ad un posto di lavoro. Tutti i giorni, infatti, esce dal carcere di Opera alle 07:30 per recarsi a lavorare presso una fabbrica che assembla computer, e la sera alle 22:30 fa rientro in carcere.
Adesso Pietro Maso si trova nel reparto semiliberi del carcere di Opera, dal quale non potrà uscire fino al 5 maggio, data dell'udienza che deciderà se ridare il regime di semilibertà, revocarlo definitivamente o affidarlo ai servizi sociali - come da lui richiesto il 29 marzo di quest'anno -.
Condannato a 30 anni di carcere, grazie all'indulto e allo sconto per la "liberazione anticipata" - che detrae 1 anno ogni 4 di reclusione -, Maso terminerà di scontare la sua pena tra 1 anno e mezzo.
Roma, 20 aprile 2011 Avv. Daniela Conte
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