Juliet
In questo albo fa la sua prima comparsa il giovane ed eccentrico conte Cain Hargreaves, personaggio che Kaori Yuki avrà modo di ripresentarci ancora molto in futuro. “Juliet” si compone di cinque storie brevi: “Juliet”, che dà il nome all’albo (e che costituisce un omaggio ai “Romeo e Giulietta” di Shakespeare), “Il marchio di Bibi”, “I ragazzi che fermarono il tempo”, “Il doppio” e “Morte di Cleo Dreyfus”. Il conte Cain, famoso per essere un collezionista di veleni, compare in tre di queste cinque storie. Comune denominatore di queste brevi ma intense storie sono le tematiche, che attraversano il giallo, la ghost story ed il racconto nero. Omicidi, disperazione, vendette, ed amori vanno ad incastrarsi per creare il puzzle di queste storie, che travolgeranno i protagonisti di turno, chiamati a risolvere i misteri che si celano dietro a delle orribili morti e segreti inspiegabili. Con questi racconti (e gli altri che li seguiranno in futuro) l’autrice non ci offre solo una storia, dotata di un disegno piuttosto buono, misteriosa e coinvolgente, ma ci dà anche un oscuro quadro di come gli esseri umani possano arrivare a compiere i più efferati omicidi per i propri egoistici sentimenti, positivi o negativi che siano.
Suoni
In “Suoni” ritroviamo il personaggio del conte Cain, con le cinque nuove storie che compongono questo albo: “L’appeso”, “Suoni” (che dà il nome a questo manga), “Chi ha ucciso il pettirosso”, “La tragedia di Miss Pudding tagliata e mangiata”, “Una fiaba ritorta”.
In “Suoni” ritroviamo le stesse tematiche (quelle del racconto giallo, della ghost story, del racconto nero) di “Juliet”, precedente one-shot nel quale la Yuki ci aveva presentato la strana figura del collezionista di veleni Cain Hargreaves, ora alla prese con nuove misteriose morti che più o meno direttamente lo coinvolgono. Con questo albo l’autrice ci presenta anche il passato del conte Cain, indispensabile per capire il suo presente e la sua indole. Vi anticipo che con “Suoni” troveremo un nuovo personaggio fisso che affiancherà il conte Cain, oltre al già incontrato maggiordomo Riff, che invece qui verrà caratterizzato meglio. In queste nuove storie possiamo anche notare un disegno leggermente migliorato, soprattutto nella cura dei personaggi.
Kafka
Dopo “Juliet” e “Suoni” una nuova, misteriosa avventura attende il conte Cain in questo nuovo albo intitolato “Kafka”. Questo titolo costituisce un tributo allo scrittore Franz Kafka (l’incipit di questa storia è una frase tratta da “La Metamorfosi” di Kafka), ma anche un curioso gioco di parole perché se riportato in caratteri cinesi, la parola “Kafka” assume il significato di “mondo immaginario”. Comunque, in “Kafka” il conte Cain si trova invischiato in una vicenda nella quale compare una misteriosa ed affascinante vampira che uccide le sue ignare vittime col favore delle tenebre.
Con questa nuova storia Kaori Yuki sembra voler dare alle inquietanti avventure di Cain un nuovo filo conduttore: dietro a questa vicenda, infatti, si nascondono infatti più misteri di quanto sembri inizialmente.
Il Sigillo
Siamo nella Londra di fine ottocento. Girare da soli di notte nelle brumose strade dei bassifondi della città è quanto di più azzardato si possa fare. Da tempo infatti una serie di orribili omicidi tinge l’oscurità del rosso del sangue. A commetterli un inafferrabile serial killer, noto come Jack The Ripper (Jack lo Squartatore). Sembra che nessuna vittima designata possa scampare alla sua furia omicida…
“Il Sigillo” è il quarto racconto della serie del conte Cain, che stavolta si trova addirittura imbrigliato nella famigerata vicenda di Jack The Ripper, misterioso assassino londinese la cui identità non è mai stata scoperta. Alle macabre uccisioni di Jack The Ripper si aggiungono le vicende personali del conte Cain (la prospettiva di un matrimonio di convenienza) e nuovi misteri legati alla persona di Cain, già introdotti ai lettori della precedente storia che vedeva il conte Cain protagonista (intitolata “Kafka”): gli oscuri propositi del dottor Disleery e della misteriosa organizzazione che sta alle sue spalle, la Delilah, indissolubilmente legata alla figura del padre di Cain.
God Child
Dopo le prime avventure, contenute nella collana "Kaori Yuki presenta", ecco che fa il suo ritorno in "God Child" il conte Cain Hargreaves.
Cain è il rampollo della nobile casata degli Hargreaves, divenuto conte già in giovane età a causa della prematura scomparsa del padre Alexis, che in realtà lo odiava profondamente, sino al punto di frustarlo crudelmente (sui motivi di questo suo odio, quasi morboso, che Alexis celava abilmente agli altri non vi posso rivelare altro in questa sede). Rimasto solo al mondo (anche la madre era morta, gli altri parenti si preoccupavano più della salvaguardia del buon nome della famiglia che di lui), Cain trova un antidoto alla solitudine nella compagnia del devoto maggiordomo Riff e, successivamente, della sorellastra Maryweather, di cui avevo ignorava per molto tempo l'esistenza. Carismatico ed affascinante, Cain crescendo non tarda a farsi conoscere negli ambienti della nobiltà londinese della Londra di fine ottocento. Noto soprattutto per essere un grande collezionista di veleni, Cain ha anche una innata tendenza a finire immischiato, o casualmente o per sua stessa volontà, in macabre vicende delittuose, che egli risolve grazie alla sua intelligenza e alla sua perspicacia fuori dal comune. Non è infatti un caso che qualcuno lo abbia soprannominato "il nobiluomo che richiama la morte". Ed è proprio attraverso una di queste sue funeree avventure che Cain fa una incredibile scoperta: suo padre è vivo. Quel padre che odiandolo non gli ha solo provocato con la sua frusta indelebili ferite del corpo, ma che lo ha anche profondamente segnato nell'anima, non è morto come tutti credevano. Ma non è tutto, i nefasti sentimenti che suo padre provava nei suoi confronti sono più vividi che mai, ed inoltre egli è diventato il capo di una organizzazione segreta, la Delilah, i cui obiettivi sono imperscrutabili. Braccio destro del padre di Cain è il sinistro e sfuggente dottor Disleery, pronto a fare del male a Cain ad ogni costo. Insomma, molte oscure sorprese ci attendono in God Child.
[Trame da qui]
Il conte Cain è uno dei mostri sacri di Kaori Yuki, dopo Angel Sanctuary è la storia che più rispecchiagli ideali stilistici della mangaka, senza mai perdere un colpo!
Cain o si ama o si odia e, nel secondo caso, l'unica fine possibile è la morte!