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Pillole Nere: Intervista con Daniele Serra

Creato il 22 agosto 2011 da Alessandro Manzetti @amanzetti
Pillole Nere: Intervista con Daniele Serra
Numero speciale di Pillole Nere con l'intervista all'illustratore Daniele Serra, uno degli artisti più interessanti a livello internazionale.
Daniele Serra ha realizzato cover e illustrazioni per opere di molti autori di genere, come Bruce Boston, Brian Stableford, Rain Graves, Tim Waggoner, Graham Masterton, Mary Sangiovanni, Greg F. Gifune, Tom Piccirilli, J.F. Gonzalez, Allyson Bird e collabora con realtà editoriali come DC Comics, Cemetery Dance, Weird Tales Magazine, PS Publishing, Image Comics, Dark Region Press, Delirium Books. Nel 2009 e 2010 è stato nominato per il British Fantasy Award. Daniele Serra è anche l'autore della cover (che sarà presentata a settembre) della raccolta di racconti horror Arkana-Racconti da Incubo (Il Posto Nero Free Ebooks), curata da me e Daniele Bonfanti, che sarà pubblicata ad Halloween
[Alessandro Manzetti] Collabori con numerose case editrici USA specializzate nell’horror e nella narrativa dark, quali Cemetery Dance, Dark Regions, Delirium Books, Bad Moon Books, PS Publishing. Come è iniziato questo tuo rapporto speciale con l’editoria statunitense?
[Daniele Serra] Diciamo un po' per caso e un po' per necessità. Ho iniziato a collaborare con alcune piccole case editrici americane 4 anni fa spedendo un piccolo portfolio, qualcuna mi ha risposto interessata e così sono partito, diciamo che una volta in cui si riesce a mettere un piede dentro il meccanismo tutto è più facile. Ad ogni modo è molto importante guardarsi in giro e non stare mai fermi, difficilmente qualcuno ti cerca, sei tu che ti devi proporre. Ho parlato di necessità perchè proporsi in Italia o paesi limitrofi (esclusa l'Inghilterra) è molto dura, da noi infatti si preferisce spendere meno per l'estetica e concentrarsi unicamente sui contenuti, mentre in America, soprattutto nel campo dell'horror, è molto vivo l'interesse per la copertina illustrata, l'edizione cartonata limitata, insomma il libro come oggetto di valore da collezionare.
Pillole Nere: Intervista con Daniele Serra
[Alessandro Manzetti] Come nasce la cover di un romanzo? Nella tua interpretazione l’illustrazione è strettamente legata ai contenuti dell’opera o prende vita dalle emozioni che l’autore è riuscito a suscitarti ?
[Daniele Serra] Non c'è nella mia esperienza un modo univoco di impostare una cover, molto dipende dall'editore: c'è chi mi dice esattamente cosa vuole nella copertina, chi mi manda una sinossi e chi mi dà delle indicazioni sommarie lasciandomi campo libero. Spesso non c'è il tempo di leggere il romanzo e così mi affido unicamente alle descrizioni che mi mandano. In ogni caso il mio modo di interpretare la cover è sempre emotivo, non ho uno stile ultra dettagliato e plastico, spesso lascio andare il pennello facendomi totalmente trasportare dal suono del titolo del libro. Per il mio modo di intendere il disegno, conoscere troppi dettagli della storia può essere un'arma a doppio taglio, perchè crea paletti che frenano nel processo creativo.
[Alessandro Manzetti] Quali sono i temi che ti ispirano di più? A quale scuola ti senti di appartenere, quali opere e quali artisti, in Italia e all’estero, hanno influenzato la tua produzione e i tuoi progetti?
[Daniele Serra] Sono molti gli artisti a cui mi ispiro e che hanno avuto un'importanza fondamentale nell'elaborazione del mio stile. Sicuramente non invento niente, sono fortemente convinto di un costruttivismo di fondo, siamo ciò che vediamo, sentiamo e leggiamo. Oltre ai classici dell'espressionismo, ammiro molti artisti contemporanei in primis Giger, Kent Williams, Ashley Wood, Phil Hale. Non so se ci sia una scuola di appartenenza di fondo, ma sicuramente mi sento come un alunno che continua a imparare. Ho iniziato studiando questi artisti e l'ispirazione penso sia evidente, spero solo di riuscire ad aver elaborato un minimo la loro lezione.
Pillole Nere: Intervista con Daniele Serra
[Alessandro Manzetti] Per i non addetti ai lavori, quali strumenti usi nel tuo lavoro? Quali sono i tuoi colori preferiti? Lavori da solo o con il supporto di collaboratori?
[Daniele Serra] Ho iniziato utilizzando molta elaborazione grafica al computer, ora invece preferisco lavorare maggiormente a mano. In genere inizio a dipingere a olio su tela, una volta terminato il quadro lo fotografo e lo sistemo al computer. Per quanto riguarda i colori mi piacciono molto le terre e a volte ne faccio abuso, infatti devo decidermi a sperimentare nuovi colori! Lavoro da solo supportato e sopportato da mia moglie che passa al vaglio tutti i miei disegni. Il suo apporto ha un'importanza fondamentale, perchè avere un riscontro immediato da un occhio esterno mi aiuta a capire subito che direzione prendere. Mi fido ciecamente di lei, ha molto gusto e mi aiuta a crescere e migliorare.
[Alessandro Manzetti] Il cinema, i cortometraggi, la fotografia, rappresentano fonti di ispirazione per te?
[Daniele Serra] Assolutamente sì! Il cinema è una mia grande passione, colleziono b-movie horror e di fantascienza, sono una risorsa importantissima nel mio lavoro. Mi piace molto il weird asiatico contemporaneo, i film della Hammer e le produzioni italiane anni 60-70. Mario Bava è un mio punto di riferimento intoccabile insieme a Bergman, Cronenberg, Tsukamoto e Kurosawa. Tutti i film e le immagini che vedo gravitano nella mia testa e i miei pochi neuroni, al momento di creare un'illustrazione, pescano da questa risorsa infinita. Mi piacciono molto anche i cortometraggi che trovo di una difficoltà notevole da realizzare, un po' come le strisce umoristiche, perchè bisogna trovare un'idea forte di partenza che regga da sola il tutto. In teoria dovrebbe valere sempre questa regola ma soprattutto ultimamente l'effetto speciale nel cinema ha più importanza della sceneggiatura.
Pillole Nere: Intervista con Daniele Serra
[Alessandro Manzetti] Qual è l’autore di narrativa con cui sei riuscito a trovare una particolare alchemica empatia, che ha materializzato nuovi elementi per la tua ispirazione?
[Daniele Serra] Penso che E.T.A. Hoffman, Pirandello e Bruno Schulz abbiano avuto un peso specifico notevole nella mia crescita personale.
[Alessandro Manzetti] Dalla narrativa alla poesia, cosa cambia per il tuo lavoro di illustratore? Parti dallo stesso approccio oppure la poesia ti spinge verso una interpretazione più criptica, onirica?
[Daniele Serra] La poesia mi permette di essere meno descrittivo, la vedo come un flusso ritmato a cui accostarsi con delicatezza, non mi sento di spiegare o descrivere attraverso l'illustrazione la poesia ma piuttosto di seguirla in parallelo senza disturbarla.
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[Alessandro Manzetti] Di quale famoso romanzo horror ti sarebbe piaciuto realizzare l’illustrazione di copertina?
[Daniele Serra] Giro di Vite di Henry James e illustrare un qualunque racconto di Ambrose Bierce.
[Alessandro Manzetti] Quali sono le tue esperienze con il mondo delle graphic novels? Puoi parlarci delle nuove prospettive e tendenze di questo genere in grande crescita?
[Daniele Serra] Ho lavorato e lavoro tutt'ora per il mondo dei fumetti, ho avuto la fortuna di collaborare con la DC Comics e la Image Comics per delle mini serie, e ho disegnato una graphic novel per la Creation Oneiros (pubblicano roba molto weird!), al momento ho dei progetti in ballo scritti da Rain Graves e Alex Irvine. In Italia si sta cercando di dare valore artistico al fumetto tramite le GN, purtroppo da noi il fumetto è sempre stato considerata una lettura di serie B, un qualcosa per adolescenti e ancora oggi rappresenta un mercato di nicchia a differenza di paesi come la Francia, dove i fumetti vendono come i libri e anche di più. Ora sembra che qualcosa molto lentamente si stia muovendo anche se manca ancora la cultura di fondo, c'è la tendenza in Italia a pensare che la vera cultura sia solo Foscolo, Leopardi e compagnia e si tende a considerare tutto il resto semplice intrattenimento. Lo stesso discorso penso valga per la  letteratura di genere e il cinema.
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[Alessandro Manzetti] Parlando di pittura, quali aggettivi useresti per la produzione di grandi artisti come Edvard Munch e Egon Schiele?
[Daniele Serra] Fondamentali! Soprattutto Schiele mi ha influenzato tantissimo, adoro tutta la sua produzione. Munch l'ho studiato di meno, ma stiamo parlando di persone col terzo occhio avanti anni luce. Un altro artista che mi piace citare è Bacon, ho visto una sua mostra a Milano e sono rimasto pietrificato.
[Alessandro Manzetti] Per finire, parlaci dei nuovi progetti di cui ti stai occupando, riguardano anche l’Italia stavolta?
[Daniele Serra] Sì, sto iniziando a lavorare anche in Italia. A settembre uscirà un libro illustrato per bambini scritto da Mignone e pubblicato da Aìsara, casa editrice che rappresenta una bella realtà sarda. Poi sto firmando con Guanda per una GN scritta da Marcello Fois, un hard boiled molto tosto che mi sto divertendo tantissimo a disegnare. Per quanto riguarda l'estero, ho terminato di illustrare un libro scritto da Alex Irvine che probabilmente verrà pubblicato da PS Publishing, e molti progetti in cantiere tra cui una rivisitazione del mito di Faust con Allyson Bird.
Grazie Daniele per essere stato ospite del Posto Nero.
Pillole Nere: Intervista con Daniele Serra
Profilo dell' Ospite
Daniele Serra classe 1977, illustratore professionista, i suoi lavori sono stati pubblicati in Europa, Australia e Stati Uniti, è stato protagonista  di diverse mostre negli Stati Uniti e in Europa. Hrealizzato illustrazioni per opere di autori come Bruce Boston, Brian Stableford, Rain Graves,Tim Waggoner, Graham Masterton, Mary Sangiovanni, Steven Savile, Tim Curran, Greg F. Gifune, Tom Piccirilli, Ronald Malfi, Lee Thompson, J.F. Gonzalez, Allyson Bird. Collabora con DC Comics, Image Comics, Cemetery Dance, Weird Tales Magazine, PS Publishing, Dark Region Press, Delirium Books, Creation Oneiros e altre pubblicazioni. Nel 2009 e 2010 è stato nominato per il British Fantasy Award. Sito Web

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a sinistra "Il Posto Nero" realizzato per il primo numero della Queen Annes' Resurrection

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