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Pillole Nere: Speciale Diramazioni - 2° parte - Intervista con Jessica Angiulli e Lucio Mondini

Creato il 07 novembre 2011 da Alessandro Manzetti @amanzetti
Pillole Nere: Speciale Diramazioni - 2° parte - Intervista con Jessica Angiulli e Lucio Mondini
Numero speciale della rubrica Pillole Nere, con la seconda parte dello Speciale Diramazioni, dedicato al duo artistico di illustratori e designer, con l'intervista a Jessica Angiulli e Lucio Mondini. Per chi non ha letto la prima parte, la può trovare qui.
[Alessandro Manzetti] Tornando ai libri e alla realizzazione delle illustrazioni di copertina, è indispensabile la lettura integrale dell’opera? Non tutti sono dello stesso avviso, è davvero importante la fedeltà alla componente narrativa? Oppure, essendo la copertina il primo impatto del lettore, è più importante sintetizzare un messaggio coerente con il marketing del prodotto?
[Diramazioni] Cos’è il marketing del prodotto? Secondo noi la lettura integrale dell’opera non è indispensabile, ma pone le migliori basi per un lavoro ottimale, quindi è utile. Il mezzo per conoscere un testo è leggerlo, senza filtri. In alcuni casi o quando ci sono particolari necessità l’autore o l’editore danno indicazioni, oppure se non c’è la possibilità di leggere tutto per mancanza di tempo o altro, è indispensabile ricevere degli estratti del testo (eventualmente accompagnato da un riassunto) che l’autore reputa particolarmente significativi. Poi nel caso di testi particolarmente complessi o quando dalla narrativa si passa alla saggistica può essere utile avere ulteriore materiale di approfondimento. Di certo la coerenza per noi è importante: se il primo impatto di copertina presenta un soggetto completamente estraneo al contenuto o comunque non in linea, il lettore rimarrà più facilmente deluso, perché la copertina prometteva di soddisfare sue determinate aspettative che poi l’interno del libro non ha mantenuto. Viceversa la coerenza evita sempre spiacevoli malintesi e inutili inganni. Se il marketing, cosa che non ci compete, è lo strumento teorico per ottimizzare la vendita, nel caso in cui utilizza l’inganno, non potrà contare su risultati duraturi e costruttivi. Infatti chi è seriamente interessato a questo settore usa altri strumenti: qualità, funzionalità, dedizione, correttezza. Ovvero la sostanza.
[Alessandro Manzetti] La fotografia è una ispirazione e supporto importante per il vostro lavoro?
[Diramazioni] Sì, c’è sempre una componente fotografica e in particolar modo per Lucio. Alcune volte solo per l’ispirazione, molto spesso è uno dei mezzi utilizzati.
[Lucio Mondini] Si, mi interesso alla fotografia ormai da tempo, ma ora col digitale è fortunatamente tutto molto più accessibile e comodo, quindi utilizziamo molto la fotografia come base per il nostro lavoro, a volte solo come base di partenza e a volte proprio come parte portante dell’immagine. Come ispirazione non saprei, non sono proprio un fotografo esperto, il mio immaginario è sempre rivolto alle cose di cui si parlava precedentemente, certo ci capita di vedere anche mostre di fotografia ma forse questo aspetto è più influenzato dal cinema, che è un’altra mia (e di Jessica) passione. Giusto per citare qualche nome apprezzo molto Jan Svankmajer, David Fincher, Jean-Pierre Jeunet, Terry Gilliam, Tarsem Singh, Sean Penn, Guillermo del Toro, David Cronenberg (soprattutto Spider), Ridley Scott (quello di Alien, Blade Runner e Il genio della truffa), i Fratelli Coen, Brad Anderson (L’uomo senza sonno) e per fare anche un po di nomi italiani Garrone, Sorrentino, Mazzacurati.
[Jessica Angiulli] aggiungo Kiarostami e Kaurismäki. 

Pillole Nere: Speciale Diramazioni - 2° parte - Intervista con Jessica Angiulli e Lucio Mondini

illustrazioni per i libri "Carnevale" (AA.VV.) e "Melodia" (Daniele Bonfanti) - Edizioni XII


[Alessandro Manzetti] Avete realizzato tutte le copertine dei libri di Edizioni XII, le vostre illustrazioni sono diventate uno dei caratteri distintivi della produzione di questa casa editrice. Trovo particolarmente ispirate le copertine per i romanzi Malapunta (di Morgan Perdinka), I Vermi Conquistatori (di Brian Keene) e La Corsa Selvatica (di Riccardo Coltri). Tra queste, quale è risultata l’illustrazione più complessa da realizzare? In assoluto, tra le opere realizzate per Edizioni XII, qual è il lavoro che è stato più immediato, che ha ispirato più rapidamente l’idea di base che poi avete sviluppato?
[Diramazioni] Più immediato: Malapunta. Una volta condivisa l’idea della Bandree che cinge il mare con l’isola l’abbiamo realizzata senza troppi problemi come la immaginavamo, ed è subito piaciuta. Più complesso: La Corsa Selvatica. Al di là dell’idea ci abbiamo lavorato su molto, se ricordiamo bene, cambiando alcune parti e a più riprese. Con la casa editrice e con l’autore ci siamo dovuti confrontare maggiormente per spiegare alcune particolari scelte, che alla fine sono piaciute, ma all’inizio, di primo impatto avevano suscitato qualche dubbio. Sono inoltre state richieste dall’autore alcune modifiche per motivi concettuali e si è arrivati ad un risultato che ha convinto tutti. I Vermi Conquistatori sono un caso particolare in cui ci sono state date delle indicazioni da seguire (mentre altre volte siamo liberi su tutti i fronti). Le abbiamo seguite e il risultato è piaciuto, però noi questa volta non eravamo completamente soddisfatti, abbiamo spiegato i motivi e proposto un’altra versione, che è poi stata quella definitiva. A nostro parere il romanzo di Brian Keene, permetteva di sfruttare e far risaltare un tratto che lo distingue dalla quantità di materiale narrativo di genere apocalittico esistente: ovvero l’esistenza di un vissuto di un personaggio credibile e non stereotipato nell’affrontare una catastrofe di tali dimensioni. Quindi evitando lo stereotipo del punto di vista scenico e spettacolare della catastrofe, ma puntando su quello inquietante, intimo e vissuto, che permette tra l’altro di suggerire e lasciare qualcosa all’immaginazione.  Nel romanzo di Daniele Bonfanti (Melodia) un personaggio avverte: «Attento ai mostri piccoli!», nella cover per Keene i primi vermi ad emergere dal sottosuolo sono quelli piccoli, di dimensioni reali, che nel racconto aumenteranno a dismisura fino a lasciare il posto appunto ai vermi giganti.  C’è sempre un percorso prima di arrivare alla distruzione, la distruzione è solo uno stadio finale (probabilmente sarebbe d’accordo anche Gigi Musolino, traduttore de I vermi conquistatori). Leggendo il romanzo la parte che ci ha particolarmente colpito è infatti la prima, quella di preparazione e inquietudine.

Pillole Nere: Speciale Diramazioni - 2° parte - Intervista con Jessica Angiulli e Lucio Mondini

illustrazioni per i libri "I Vermi Conquistatori" (Brian Keene) e "Malapunta" (Morgan Perdinka) - Edizioni XII


[Alessandro Manzetti] E’ limitativo il lavoro su commissione, rispetto alle esigenze di libertà artistica, di sperimentazione, di seguire un proprio percorso interno?
[Diramazioni] In questo senso da una parte può essere limitativo, dall’altra permette di affrontare diversi temi e cimentarsi spesso con testi di grande ispirazione. Come già detto altrove ci permette di confrontarci ed è un’esperienza molto utile, spesso anche piacevole.  Dipende molto dalla sintonia che c’è o non c’è con chi si lavora per esempio con Edizioni XII si lavora molto bene. L’esigenza di fare lavori personali in parte rimane sempre.
[Jessica Angiulli] Personalmente al momento mi trovo bene creando un equilibrio tra le due cose, quindi non ho limitazioni. I lavori commissionati sono molto stimolanti, e più impegnativi, anche da un punto di vista della concentrazione e dell’approfondimento delle tematiche trattate. Per compensare, ultimamente nel creare lavori personali cerco di pensare di meno e sperimentare senza farmi problemi, senza alcun tipo di giudizio e dandomi meno vincoli possibili, in maniera più veloce e istintiva: sporcarmi le mani con la materia, il colore, mi risulta piacevole dopo aver lavorato molto in digitale, per non perdere la sensazione tattile del reale. In entrambi i casi mi piace variare (la cosa più bella del lavoro creativo è non fare mai una cosa uguale all’altra), anche per via della curiosità. In ogni caso l’unione di diversi mezzi rimane per me la cosa migliore e a volte anche su commissione la possibilità di sperimentazione tecnica non è del tutto assente. Anche per i soggetti dipende, alcune volte sono più vicini ai nostri percorsi personali altre volte più lontani, nel primo caso il lavoro è più spontaneo, nel secondo ci sforziamo al massimo di avvicinarci al soggetto richiesto, e quindi è più faticoso.
[Lucio Mondini] No, non è limitativo, come dice Jessica dipende sempre da caso a caso, ma il più delle volte si rimane stimolati e si imparano cose nuove. Poi trovo naturale seguire comunque una certa strada e quindi appena si ha un po’ di tempo si cerca sempre di creare qualcosina di strettamente personale che può essere anche solo una foto, oppure a volte è piacevole creare delle piccole serie di illustrazioni che ruotano attorno ad uno stesso concetto, un’idea magari anche semplice.

Pillole Nere: Speciale Diramazioni - 2° parte - Intervista con Jessica Angiulli e Lucio Mondini

illustrazioni per i libri "la Corsa Selvatica" (Riccardo Coltri) e "Six Shots" (Alfredo Mogavero) - Edizioni XII


[Alessandro Manzetti] Come cambia il linguaggio visivo per l’illustrazione di fumetti? Che esperienze avete avuto?
[Diramazioni] La nostra esperienza diretta in questo ambito è limitata per il momento, nel senso che non siamo mai stati particolarmente interessati al fumetto classico per così dire, ma più a quello contaminato dai diversi campi, o in qualche modo sperimentale, l’esempio più calzante sono le graphic novel di Dave McKean, o alcuni  fumettisti che abbiamo apprezzato molto, per esempio Gipi, e Stefano Ricci. Entrando in fumetteria sono più le volte che usciamo senza comprare niente, ma quando usciamo con qualche acquisto sono davvero delle conquiste…Sondiamo ogni angolo alla ricerca della sorpresa nascosta, presente in poche copie o che per i nostri gusti si distingue dal resto, per questo entriamo più spesso nelle fumetterie estere, durante le vacanze. Come esperienza diretta recentemente abbiamo fatto un esperimento di graphic novel insieme a Samuel Marolla e Daniele Bonfanti su un loro progetto di racconti horror italici. Ma per ora il progetto è fermo e inedito, per cui non possiamo dire di più. Nel 2006 abbiamo realizzato sul testo di Alessio Bonizzato una brevissima graphic novel intitolata Notte, Musica selezionata ad un concorso di fumetto, esposta alla Triennale in una mostra collettiva e pubblicata su Kappa magazine. Ci piacerebbe riprendere il discorso graphic novel qualora si presentasse un’opportunità interessante e la possibilità di dedicarci tempo ed impegno. Sicuramente il fumetto o comunque la graphic novel permette di approfondire in maniera particolare il rapporto tra parole e immagini e l’approccio alla narrazione visiva. In questo senso può diventare un lavoro più complesso e lungo rispetto alla creazione di copertine.
[Alessandro Manzetti] Tra le mostre cui avete partecipato ho letto che avete esposto al Museo dei Tarocchi. Qual è il vostro rapporto personale con il mondo del magico e dell’irrazionale?
[Jessica Angiulli] Mi ha sempre attirato. Riguardo ai tarocchi, i primi che ho visto me li regalò un amico ed erano dei semplici fogli “compilati” a mano da un’anziana signora a formare delle carte, accompagnati da una breve spiegazione. Più avanti mi è ritornata la curiosità e se ne sono aggiunti alcuni. A Lucio anni fa regalai The Particle Tarot di McKean, e quella fu un’ottima sorpresa di una libreria italiana, a Milano; c’era solo una copia. Sicuramente il mondo del magico ci ha in qualche modo ispirati, però è un fattore del tutto personale e quindi risulta difficile parlarne. Posso però dire che mi ispira molto tutto ciò che è legato al folklore, alla mitologia, misteri archeologici, l’arte preistorica, il simbolismo femminile, le incisioni medievali e tutti i contesti storico-culturali in cui appaiono figure grottesche e creature magiche d’ogni genere, dai gargoyle ai vari demoni, streghe, uomini Verdi, arpie...Visitare luoghi dopo averne letto misteri e dettagli particolari, e anche perdersi grazie al privilegio di avere uno scarso orientamento geografico, così come il fatto di ricordare i sogni.
[Lucio Mondini] Il magico è per me una sensazione molto personale di difficile esplicazione, potrei dire che lo ritrovo soprattutto in determinati luoghi (luoghi abbandonati decadenti o semplicemente vecchi, posti naturali misteriosi, boschi, costruzioni molto antiche), che poi cerco di assorbire almeno a livello simbolico e riportarlo nelle immagini o nei suoni.

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Dave McKean da The Particle Tarot


[Alessandro Manzetti] Oltre Diramazioni, singolarmente, quali progetti artistici state portando avanti?
[Diramazioni] Singolarmente siamo Tryfar (Lucio) e Vocisconnesse (Jessica). Entrambi collaboriamo con bands, fanzine, e altro per la realizzazione di illustrazioni e materiale grafico. In particolare Lucio ha iniziato da poco a lavorare insieme ad Avantgarde Music. Individualmente realizza serie di illustrazioni sulla base di fotografie personali ispirandosi alla fotografia cimiteriale, monumentale, le suggestioni del mondo naturale (foreste, dettagli botanici…), ricordi di luoghi evocativi. Ha iniziato un progetto con un amico illustratore, che però è ancora molto in alto mare. Inoltre gestisce l’etichetta trazeroeuno di cui cura tutto l’aspetto visivo dei prodotti, oltre al progetto musicale personale Asofy e collaborativo Sleeping Village. Jessica sperimenta con piccoli assemblaggi utilizzando materiali vari, alcuni recuperati o curiosità dai mercatini dell’antiquariato, stampe delle proprie illustrazioni e paste modellabili realizzando piccoli quadri-sculture tridimensionali che rappresentano figure bizzarre, spesso animali fantastici, in parte creature sconosciute e curiose, tra il weird e l’ironico (serie Windows on this World). Oggetti evocativi da appendere a muri o a colli (alcuni ispirati ad artefatti antichi), che vende tramite il suo e-shop. Crea anche individualmente illustrazioni spesso ispirate al mondo dei sogni, della magia e del grottesco, al mondo naturale e fiabesco, e tutto ciò che le viene in mente, tempo permettendo. 

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illustrazione per il libro "Opera Sei" (David Riva) - Edizioni XII


leggi la 1° parte dello Speciale Diramazioni
Profilo degli ospitiDiramazioni. Jessica Angiulli e Lucio Mondini vivono e lavorano a Milano. Le loro esperienze sono confluite in una collaborazione continua che li ha portati a lavorare a quattro mani sulle illustrazioni commissionate e su progetti personali creando così il team Diramazioni. Diramazioni si occupa principalmente di illustrazione, ma anche di progetti grafici, collaborando con case editrici ed agenzie pubblicitarie. Diramazioni deriva dal seguente concetto: attraverso le possibili idee, la stratificazione dei pensieri, le diramazioni dei colori, si giungerà a un ricordo.
Prediligono tecniche miste, unendo tecniche materiche con fotografia e Photoshop e i loro interessi si espandono dall’illustrazione al fumetto, fotografia, musica. In particolare Lucio Mondini è appassionato di musica, ha realizzato artwork e webdesign per fanzines, band ed etichette, e collabora a vari progetti musicali, gestisce una piccola etichetta trazeroeuno.org e collabora come grafico e illustratore con Avantgardemusic.com. Entrambi sono stati selezionati a diversi concorsi partecipando a mostre collettive, tra cui Fumetto International - Talent Award 2006 (Menzione Speciale per il Miglior Disegno ed esposizione presso la Triennale di Milano) con una breve graphic novel dal titolo Notte, Musica (testo di Alessio Bonizzato); Illustrissimi 2007; 8° Concorso Accademia Pictor; Strade del Cinema/Silent Art Movies; e hanno esposto presso il Museo dei Tarocchi (Riola, Bologna) e in occasione di eventi e mostre a esso correlati. Jessica Angiulli ha pubblicato nel 2006 un albo illustrato dal titolo Dappertutto (per Almayer Edizioni) e nel 2007 un progetto sui Tarocchi, 22 Arcani Maggiori (Tarocchi di Connessione, per Hermatena Edizioni/Museo dei Tarocchi); le sue illustrazioni sono apparse su Dpi Magazine di Taiwan e nella pubblicazione Design Stars Boulevard. Tra i concorsi più recenti: 2009 Concorso internazionale d'illustrazione Accademia Pictor / Editrice Sonda con esposizione Torino Bookfair e pubblicazione, 2010 CQ21, “Creative Quarterly” magazine -the Journal of Art & design - selezionati come "runner ups" illustrators, sezione "illustration: professional".
Diramazioni si occupa dell'art direction di Edizioni XII, per la quale ha realizzato tutte le illustrazioni di copertina dei libri pubblicati, i progetti grafici di collana e ha curato il visual della comunicazione. Sito Web

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illustrazioni per i libri "I Ragni Zingari" (Nicola Lombardi) e "Maledette Zanzare" (Simone Corà) - Edizioni XII




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