Vi siete mai accorti che le belle Pin-Up indossano sempre le calze? Calze e reggicalze sono d’obbligo sotto qualsiasi vestito per queste ragazze procaci e sensuali . In pose spiritose e mai volgari, le belle modelle americane ritratte in disegni e fumetti hanno allietato una generazione.. Ho fatto una ricerca per scoprire qualcosa di più e messo insieme un po’ di foto che voglio condividere con voi..

Questa categoria di sex-symbol venne identificata col nome di pin-up, e appunto stava a indicare una categoria di splendide ragazze, sensuali e affascinanti, prive di quell’alone di mistero che aveva caratterizzato le “dive” degli anni ’30, elemento che contribuì di certo a conferire loro il favore del pubblico. Erano tipiche bellezze americane, dalle gambe lunghe, seno prorompente e nasino all’insù, quindi prosperose ed attraenti ma dallo sguardo sereno, quasi fanciullesco, ed armonioso. Erano delle “dive” private del classico “divismo”: l’ampia diffusione delle loro storie sulle riviste concorse a conferire loro un carattere comune agli occhi del pubblico.









Di lì a poco, il “fenomeno” delle pin-up approdò anche al cinema e al teatro, attraverso le attrici-ballerine degli spettacoli di burlesque. Assieme a Betty Grable, Gipsy Rose Lee, Tempest Storm - tipici esempi di pin-up - la diva che più di ogni altra ha saputo emergere nel periodo dell’immediato dopoguerra è stata la mitica Rita Heiworth, giunta alla celebrità grazie al film Gilda (del 1946), è divenuta nell’immaginario collettivo non solo statunitense una figura rappresentativa di un certo tipo di bellezza femminile. Ciclicamente, il fenomeno rivive dei momenti di popolarità, anche soprattutto grazie al tratto evergreen e vintage che caratterizza tutto ciò che proviene dagli anni ’50. Con il passare degli anni lo stile pin-up, coniugato con aspetti moderni e collegato allo stile dell’upskirt, è rinato in ambienti underground venendo poi man mano ripreso anche dal mainstream.