Teatro del Torrino, domenica 6 marzo 2011
La riduzione del grande capolavoro, una lunga favola ad episodi con innumerevoli personaggi ed un protagonista sempre presente, ha comportato un notevole lavoro di adattamento teatrale ed un gran numero di scelte stilistiche, tecniche ed espressive.
Per quanto riguarda i contenuti, invece, si è rimasti il più possibile legati allo spirito dell’Opera realizzando oltretutto una versione quasi integrale. L’uso di varie tecniche del teatro dà ritmo e vivacità alla narrazione e consente l’avvicendarsi di luoghi e situazioni diverse.
Un uomo in carne ed ossa interpreta la figura del babbo, falegname e burattinaio (nel quale un po’ ci identifichiamo come creatori di figure animate) scambiandosi in alcuni episodi con un sosia burattino; il personaggio di Geppetto, bonario e un po’ patetico, è protagonista all’inizio dello spettacolo e torna poi alla fine come oggetto della gratitudine del figlio ed è lui stesso a chiudere la scena assieme al bimbo “vero”.
Anche Mangiafuoco (anch’esso incarnato da un attore, seppure prigioniero della baracca dei burattini) , in versione burbera e minacciosa, ma generosa e protettiva, svolge un ruolo di tipo paterno, come lo stesso Grillo Parlante, moralista fino a diventare fastidioso, insieme a molti personaggi minori, che si prendono la briga di ammonire e consigliare Pinocchio per il suo bene.La Fata Turchina è rappresentata, come ci propone lo stesso Collodi, in una mutevole complessità di aspetti: sorellina, donna misteriosa, buona madre o nume tutelare.Una commedia musicale frizzante, allegra e divertente come nello stile del TEATRO DEL TORRINO che lascerà grandi e bambini a bocca aperta.
Adattamento e regia di LUCA PIZZURRO
Con:
GIULIANO CALANDRA
DARIO BIANCONE
FRANCESCO STELLA
VALERIA NARDELLA
ALESSIA DI FUSCO
Musiche Originali PERICLE ODIERNA
Scenografie EMANUELA DOBROVICH
Costumi ALESSIA SIMONE
Coreografie SARA BIONDINI
Prezzo unico: 7 euro